Provato Forza Motorsport 5: il rombo dei motori riecheggia alla Gamescom 2013

Il rombo dei motori Turn 10 invade Colonia

Provato Forza Motorsport 5: il rombo dei motori riecheggia alla Gamescom 2013
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  • Xbox One
  • Primissima giornata della Gamescom 2013 totalmente all'insegna delle esclusive, sia per quanto riguarda Xbox One che Playstation 4. Parlando di Microsoft, uno dei titoli maggiormente sotto i riflettori è Forza Motorsport 5, che in quel di Colonia ci ripropone la demo E3 corredata da volante Thrustmaster e la possibilità, esclusivamente utilizzando il joypad, di girare nella splendida Laguna Seca. Il "cambio di prospettiva" e la possibilità di provare qualche autovettura in più ci hanno dato alcuni nuovi spunti di riflessione, partendo dalle solide basi di quanto visto a Los Angeles.
    Inutile (ma doveroso) aggiungere che Forza 5, disponibile al lancio di Xbox One, ci ha convinti anche nel corso di questa prova, dando dimostrazione di ottimo feeling e grande differenziazione nell'handling system tra le varie autovetture, anche senza disporre di volante.

    Pad e Volante

    Per riprendere le fila della prova effettuata durante l'E3, qui a Colonia ci siamo gettati immediatamente sulla postazione più familiare. A nostra disposizione un volante Thrustmaster (un prototipo appositamente assemblato) ed un parco auto limitato ma da far girare la testa. Una Pagani Huayra, una McLaren P1, una Ferrari Berlinetta ed una Lamborghini Aventador facevano bella figura nel nuovo garage digitale, pronte a scendere in pista sul tracciato cittadino di Praga, una delle tante aggiunte di questa nuova incarnazione.
    Seduti alla postazione abbiamo immediatamente trovato il feeling descritto mesi or sono, grazie alla possibilità di agire sugli aiuti alla guida e tante altre opzioni immediatamente familiari. Un'esperienza aperta tanto a chi preferisca una scampagnata senza mai dover staccare il piede dall'acceleratore, tanto a chi si esalta riuscendo a parzializzare il gas a dovere o guadagnando qualche secondo dopo aver girato e rigirato sullo stesso tracciato per ore.
    Siccome chi vi scrive fa parte di questa seconda categoria, partiamo immediatamente in quarta: solo ABS e TCS attivi, sterzo settato su "Normale" (dopo le brutte sorprese di Forza Motorsport 4) e marce rigorosamente manuali. L'esperienza lungo le strade di Praga a bordo della McLaren P1 non si dimentica facilmente. I cavalli di questa bestia tecnologica ruggiscono letteralmente sotto i nostri piedi, portando al limite le capacità di guida lungamente affinate, nel giro di un paio di curve. Sembra impossibile ma Turn 10 ha stretto ancora un giro di vite, aggiungendo qualche novità ancora non completamente sviscerata alle già precise telemetrie Pirelli che sfruttava Forza Motorsport 4. Mantenere correttamente in strada la vettura risulta dunque leggermente più difficile, ma enormemente più soddisfacente. Non abbiamo potuto fare più di un giro tra le piastrellate strade della capitale ceca, ma tanto è bastato per sentire trasferite alle nostre mani e braccia tutte le vibrazioni legate alle diverse tipologie di terreno e alle varie sconnessioni. Il lavoro delle sospensioni e dei pneumatici ha dell'incredibile anche nella gestione del trasferimento di carico, già ben bilanciata nel predecessore. Ogni variante è una vera sfida contro se stessi, e la fugace durata della prova al volante un attentato alla passione automobilistica.

    Sensazioni meno impattanti ma comunque soddisfacenti anche una volta spostati alla postazione joypad, lasciata deserta a favore del più ambito cockpit. In questo caso abbiamo dapprima potuto saggiare la precisa implementazione dei controlli che, sfruttando a dovere le nuove feature del pad Xbox One (ad esempio la vibrazione sui grilletti), ci ha permesso di godere del preciso e profondo driving system di Forza Motorsport 5. In secondo luogo, vista la presenza di autovetture di serie (una Ford Focus) e di piloti comandati dalla CPU in pista, tastare con mano la differenziazione del modello di guida ed uno sneak peak del tanto decantato Drivatar. In entrami i casi dobbiamo ammettere di essere rimasti positivamente colpiti: le realistiche divergenze nel guidare una sportiva piuttosto che una stradale sono un retaggio dei predecessori, e non c'è dunque da rimanere stupiti. E' il comportamento della CPU, piuttosto, ad aver destato in noi meraviglia. Dimenticate completamente i trenini e la stancante guida su binari che anche Forza Motorsport 4 ha purtroppo mostrato. La nostra prova, pur breve, ci ha messo di fronte comportamenti avversari che oseremmo paragonare a Shift 2 Unleashed, per un piacere ed una varietà di situazioni alla guida (fuoripista, staccate al limite, incidenti...) di grande livello. Non volgiamo gridare al miracolo prima di aver approfondito a dovere ogni caratteristica di Drivatar e delle sue capacità d'imparare dall'essere umano, ma possiamo certamente iniziare a pensarci con moderato ottimismo.
    Scesi dalla "vettura" abbiamo osservato girare qualche collega, notando con stupore il dettaglio dell'inquadratura dall'abitacolo e la solidità del frame rate: aspetti troppo "marginali" per essere notati mentre impegnati alla guida. Ogni dettaglio pare già ora al suo posto. La cura nella realizzazione dei materiali è incredibile, così come il livello di dettaglio raggiunto nella riproduzione dei cruscotti e dei movimenti del pilota all'interno dell'abitacolo. L'illuminazine, come dicevamo in precedenza, fa il resto, mostrandoci incredibili effetti di riflessione e riverbero, ostruendoci la visuale quando spuntiamo all'improvviso all'orizzonte ed esaltando i dettagli di cui abbiamo già ampiamente parlato.

    Forza Motorsport 5 Forza Motorsport 5 è uno tra i titoli più pronti e stupefacenti di questa Next Gen in arrivo. La passione sfrenata del team per il mondo dei motori si vede in maniera ancor più prepotente che in passato, trasudando la gioia di rimettersi in discussione in ambito corsistico da ogni poligono della produzione. Un lavoro veramente coi fiocchi quello svolto da Turn 10, capace di dare un ulteriore giro di vite all’aspetto simulativo ed inserire una feature importantissima come Drivatar, in grado di cambiare radicalmente il modo d’intendere le gare in single player. Se Dan Greenvalt e i suoi riusciranno finalmente ad implementare condizioni atmosferiche variabili e gare endurance (per ora le bocche sono cucite) ecco che la strada verso la perfezione ridurrà drasticamente il numero dei suoi gradini. Al momento, in ogni caso, non possiamo far altro che sperare.

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