Recensione Rugby World Cup 2015

Arriva il videogioco ufficiale della Coppa del Mondo Rugby 2015: un titolo che purtroppo non riesce a riproporre sullo schermo le sensazioni e il feeling di questa disciplina sportiva.

Recensione Rugby World Cup 2015
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • PSVita
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Mi piacerebbe tanto dirvi che sì, il giorno è giunto, che è arrivato il momento di stappare una bottiglia di birra e abbracciarsi tutti fortissimo come solo dei veri maschi di 120 chili di muscoli sanno fare durante il terzo tempo. Mi piacerebbe tanto dirvi che, alleluia, anche il rugby è uno sport importante come gli altri, che gode della stessa considerazione da parte di media, tv, giornali, avventori al bar il lunedì mattina. Mi piacerebbe tanto dirvi che, orsù, è scattata l'ora di levare quella testolina dalla sabbia e andare in giro fieri a mostrare il tatuaggio del guerriero longobardo che vi siete fatti sulla fronte in onore della vostra squadra del cuore, il Calvisano Rugby. Mi piacerebbe tanto anche farvi sapere che, era ora, anche i videogame si sono accorti che c'è questo strano sport con la palla ovale ma senza cheerleader e John Madden, e che ora c'è un gioco degno della nobiltà e della fierezza di questo sport. Mi piacerebbe tanto fare tutto questo. Ma non lo farò. Perché Rugby World Cup 2015 è una tale ciofeca di gioco che, davvero, non me la sentirei di consigliarlo nemmeno al più irriducibile dei fan di Parisse e compagnia. Perché questo Rugby World Cup 2015, titolo dedicato alla coppa del mondo di rugby che si sta svolgendo in Inghilterra, è un gioco brutto, triste, pieno di bug e con scarsa voglia di vivere. Insomma, un disastro.

    Invictus

    Il gioco arriva, ma guarda un po', giusto in contemporanea con la coppa del mondo in Inghilterra e ad appena pochi mesi di distanza dall'altrettanto orribile Rugby 15. C'è la licenza ufficiale della coppa ma non tutte le 20 squadre presenti sono riprodotte con kit e nomi ufficiali: l'Australia ad esempio è senza licenza. Il menu principale vi accoglierà con il suo design minimalista, così come minime sono le opzioni a disposizione. Che poi non è così difficile scegliere visto che le modalità offerte fondamentalmente sono solo due: amichevoli internazionali e coppa del mondo. Questo è tutto. Scelto il vostro team potrete scendere in campo nel tentativo di portarvi a casa uno dei trofei più antichi tra gli sport professionistici. Peccato che ogni partita a Rugby World Cup 2015 si trasformi in una dolorosa esperienza dove a un gioco già di per sé piuttosto scarso si aggiunge una lunga sequela di bug che, in alcuni casi, possono compromettere la partita. Partiamo dalle note positive. Le ruck, o mischie aperte se preferite, sono gestite piuttosto bene: il sistema è lo stesso di Rugby 15, un mini gioco in cui bisogna muovere le due leve analogiche alla ricerca del punto "di rottura" della compagine avversaria. L'idea funziona, peccato che sia applicata malino: a livello normale è davvero troppo facile avere la meglio, mentre basta alzare anche solo di una tacca la difficoltà per ritrovarsi di fronte a una missione talmente impossibile che nemmeno Tom Cruise sotto anfetamine. Fare meta, in teoria, è diventata un'operazione più corale: se c'è una cosa che ci è piaciuta di questo titolo è il fatto che favorisce le azioni in verticale, le corse a tagliare la difesa, piuttosto che le lunghe e irrealistiche sequenze di passaggi laterali. Adesso si può fare meta anche toccando con la palla a terra. I placcaggi invece soffrono di un motore di gioco davvero non all'altezza. Le animazioni sono maldestre, i modelli 3D si compenetrano stile quadro di Picasso, e l'IA fa acqua da tutte le parti: a volte capita di assistere a spettacoli davvero surreali. Un paio di volte, ad esempio, ci è capitato di fermarci dentro l'area di meta, toccare, ma non vederci assegnata la segnatura. Il computer nel frattempo, evidentemente entrato in crisi, continuava a girarci intorno senza placcarci, perché probabilmente per lui ormai era già meta. Il gioco è pieno di bug simili, alcuni dei quali possono compromettere una partita e costringere a cominciare da capo.

    Cucchiaio di legno

    Tecnicamente, insomma, il gioco è davvero povero. Per rendersene conto basta vedere la fisica del pallone: più che la palla ovale sembra di giocare col Super Santos per quanto è leggera e svolazzante. Non solo: le animazioni di interazione tra giocatori e palla sono ridicole o, nei casi peggiori, assenti. Nei passaggi ad esempio, si ha la sensazione che la palla, quando arriva al compagno, quasi sparisca per poi materializzarsi magicamente tra le sue braccia.

    Manca completamente un'animazione di raccordo, e la palla arriva a destinazione come se fosse attirata da una misteriosa calamita. L'animazione della corsa è la stessa per tutti i giocatori, che si muovono in maniera scattosa, innaturale. Anche il "contorno" alla partita non va molto meglio. Sono solo tre gli stadi presenti, e sono anche piuttosto bruttini. Non c'è un minimo di atmosfera, nulla: per dire, un gioco sulla coppa del mondo che non ha nemmeno gli inni nazionali a inizio partita non è esattamente il massimo. I volti dei giocatori poi sono privi di dettagli, anonimi, alcuni si ripetono un po' troppo e non c'è possibililità di modificare nulla se non i nomi (cosa buona, visto che molti sono inventati) e pochissimo altro. La grande novità è l'aggiunta dei replay, che prima nella serie erano assenti. Peccato che siano un modo per A tutto questo bisogna aggiungere la totale assenza di qualsiasi modalità online: sinceramente, nel 2015 in un gioco sportivo non avere nemmeno uno straccio di opzioni online è inaccettabile.

    Rugby World Cup 2015 Rugby World Cup 2015Versione Analizzata Xbox OneIl vero problema di Rugby World Cup 2015 è che la puzza di operazione commerciale è troppo forte. Questo è un gioco brutto, realizzato in fretta e furia proprio per uscire in contemporanea con la Coppa del Mondo del Regno Unito. Un modo per sfruttare l’eco dell’evento e convincere qualche sventurato e ignaro appassionato a tirare fuori 70 euro dal portafogli. Ecco, anche il fatto che venga venduto a prezzo pieno è davvero imperdonabile: un gioco con venti squadre, tre stadi, zero opzioni online e per giunta stracolmo di bug. Rugby World Cup 2015 è un titolo brutto e disonesto, che non fa onore a uno sport glorioso come quello della palla ovale. Anche se siete gli irriducibili appassionati di cui parlavamo all’inizio, lasciate stare: purtroppo non vale la pena. Ed è un peccato, perché uno sport come il rugby meriterebbe un trattamento all’altezza.

    3.0

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