Sunset Overdrive: abbiamo giocato le prime fasi della campagna

Mettiamo nuovamente le mani sull'esplosivo shooter di Insomniac, per giocare le prime fasi della campagna.

Sunset Overdrive: abbiamo giocato le prime fasi della campagna
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  • Pc
  • Xbox One
  • Assieme a Forza Horizon 2 e Halo: The Master Chief Collection, all'evento londinese organizzato da Microsoft c'era pure Sunset Overdrive. Nuovo action game di Insomniac, il titolo si è distinto fin da subito per il suo stile esagerato, che contamina non solo il colpo d'occhio ma anche le dinamiche di gioco, mix eterogeneo ed esplosivo fra le stilose acrobazie di un Jet Set Radio e le sparatorie serrate degli altri lavori del team.
    Quello che sarà probabilmente l'ultimo appuntamento con il titolo prima dell'uscita, prevista in esclusiva su Xbox One per il prossimo 31 Ottobre, ci ha permesso di giocare per più di un'ora alla campagna principale, riconfermando sia gli entusiasmi che le preoccupazioni legate alla tenuta della formula di gioco.

    Esplosivo

    L'incipit delle vicende mette subito in chiaro quale sia il carattere di Sunset Overdrive. Esagerato, esplosivo, chiassoso: se non bastassero i toni surreali del racconto, i colori acidissimi sparati in faccia al giocatore, le onomatopee che si materializzano sullo schermo incorniciando una narrazione sempre sopra le righe, a delineare una volta per tutte lo spirito del titolo Insomniac ci pensa il character creator. Dalle nostre sperimentazioni sono uscite donne barbute in shorts e flip-flop, hipster con la pettinatura afro e gli occhiali a specchio, discotecari in doposbornia con camicie dal tocco vintage.
    Tutto è spinto all'estremo, in Sunset Overdrive: persino il plot scheletrico e asciutto, che ci racconta del diffondersi di una strana epidemia legata alle bibite energetiche della FizzCo., e poi ci infila in una sorta di ambientazione post apocalittica ma sgargiante, piena di bifolchi armati di fucili a pallettoni, proto-nerd e alchimisti improvvisati, e assalita da schizzati mutanti con la pelle arancione.
    L'idea che ci siamo fatti, in verità, è che il racconto non sia proprio fondamentale, in Sunset Overdrive: il gioco ci presenta i suoi strambi NPC, e poi ci lascia liberi di girellare per la città, per scoprire tutte le possibilità del gameplay.

    Passando alle dinamiche di gioco, Sunset Overdrive ha preso in prestito un termine molto caro agli skater, e l'ha trasformato in una meccanica di gameplay. Pad alla mano, scopriamo come dopo un salto, singolo o doppio, il nostro alter ego sia in grado di "agganciarsi" a qualunque corrimano, recinzione, cornicione, ed effettuare un grinding proprio come si farebbe con uno skateboard, ossia scivolare a grande velocità mantenendo aderenza alla superficie, e seguendone il percorso. Nel gioco di Insomniac questa meccanica diventa letteralmente vitale, non solo perchè permette di mantenerci in movimento evitando gli assalti degli avversari, ma anche perchè spappolare cervelli mentre si scivola sui fili elettrici fa salire la barra dello stile, che riempiendosi sblocca progressivamente gli AMP.
    Questi non sono altro che dei Perk che possiamo assegnare alle nostre azioni: così l'attacco corpo a corpo può diventare “elettrico”, la capriola per schivare gli avversari si trasforma in una mossa incendiaria, e persino il solo atto di rimbalzare sugli oggetti acquista degli “effetti speciali”.
    Esibirsi in prodezze improbabili è quindi l'unico sistema per aumentare la propria potenza distruttiva, indispensabile per resistere agli assalti sempre più aggressivi degli “Od” (così si chiamano i nemici in Overdose da bibita energetica).
    Sulle prime Sunset Overdrive non fa sconti al giocatore, ed incappare in un game over è piuttosto facile: una volta metabolizzato il sistema di controllo, per fortuna, le cose migliorano. Peccato che più che “imparare” ad eseguire le nostre acrobazie si debba spesso e volentieri “scendere a compromessi” con un sistema di controllo non certo immediatissimo, e con una serie di animazioni che spesso si legano male tra di loro, rendendo spinosa l'interazione con l'ambiente di gioco.
    Non è questa la nostra preoccupazione maggiore, in verità. Il problema che Sunset Overdrive potrebbe avere è legato soprattutto alla qualità della campagna principale. A giudicare dalle dimensioni della città (non troppo più grande rispetto alla mappa vista in Dead Rising 3), e dalle trovate delle prime quest, il titolo Insomniac potrebbe avere una campagna fin troppo leggera e chissà quanto duratura. L'idea che ci siamo fatti è che il gioco voglia proporre un divertimento molto leggero e disimpegnato, puntando molto sulla componente free-roaming. Sparse per la mappa di gioco ci sono infatti sfide di acrobazie e velocità (forse le missioni più riuscite fra quelle che abbiamo giocato); ma anche una serie di materiali da recuperare, fra rotoli di carta igienica con cui i teppisti hanno vandalizzato le strade e telecamere di sorveglianza a cui rubare le ottiche. I materiali vanno raccolti per costruire nuovi AMP, sbloccando progressivamente delle missioni in stile Orda in cui dobbiamo difendere il nostro laboratorio dalle incursioni degli Od.
    Una struttura del genere lascia di fatto molta libertà al giocatore, ma rischia di avere lo stesso punto debole del già citato Dead Rising 3, che sulla lunga distanza si è rivelato un po' troppo vuoto econ poca sostanza. Speriamo ovviamente che il gioco finale sappia smentirci.

    Dal punto di vista grafico, Sunset Overdrive ci ha invece convinto su tutta la linea: supportato da un design personalissimo e straripante idee folli ed originali, il lavoro svolto sul fronte tecnico ci ha soddisfatto appieno. Le texture in alta definizione rendono l'intera ambientazione molto credibile pur nel suo tratteggio volutamente esagerato, e un buon filtro antialiasing contribuisce a una resa generale molto pulita. E' però lo stile tracotante ed estremo, che mescola suggestioni fumettistiche con un look estremamente “pop”, il punto di forza della produzione.

    Armato di tutto punto.

    L'arsenale a disposizione del protagonista è uno dei punti forti della produzione, caratterizzato da armi completamente fuori di testa. Passando per fuochi d'artificio e vinili, ben poche sono le volte in cui vi troverete a sparare ai mutati delle tradizionali pallottole, sebbene una vecchia gloria come l'AK47 non manchi all'appello. Nel corso della prima ora di gioco si può anche sbloccare l'esplosivo TnTEddy, che spara orsetti di peluches con un paio di candelotti di dinamite incollati alla schiena. C'è anche un'arma che lascia chiazze di bibita gorgogliante, attirando molti nemici in un unico punto, e lasciandoci poi la possibilità di farli esplodere tutti assieme.
    All'appello di aggiungono fucili che lanciano Palle da Bowling e armi congelati: tutte le bocche da fuoco possono poi essere personalizzate grazie a specifici AMP. Il munizionamento non certo abbondante impone all'utente di cambiare arma spesso e volentieri, usando una Weapon Wheel che sembra uscita da Ratchet & Clank.

    Sunset Overdrive Dopo il playtest eseguito a Colonia, scrivevamo che “Sunset Overdrive è costante esplosione di colore, azione che non permette mai di respirare, e grafica mozzafiato che rende tutto più divertente, tutto più avvincente. Certo, si tratta di un classico gioco d'azione, ma qui si lanciano bombe nucleari tascabili che fanno strabuzzare gli occhi, si corre lungo le pareti di palazzi da cento piani e l'emozione è dietro ogni scorcio di città, lungo ogni strada brulicante minacce”. Tutto questo era vero un mese fa come adesso, ma una prova più circostanziata della modalità principale ci ha sollevato qualche dubbio in più. L'impressione è che il titolo Insomniac Games abbia mostrato, nel corso della prima ora di gioco, tanto di quello che ha da offrire: forse anche troppo. Se il team di sviluppo pensa che lo spirito free-roaming, oggi, basti a tenere alta l'attenzione dell'utenza, forse non ha fatto tutti i conti nel modo giusto. Ovviamente è possibile che dietro l'angolo si nasconda qualche sorpresa, e che il plot così come la varietà delle missioni subiscano una sincera impennata. Sarebbe opportuno, per valorizzare le qualità di un gameplay vibrante, originale e ben pensato. Restiamo quindi in attesa di scoprire le ultime carte di questa esclusiva Xbox One.

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