Speciale Xbox One Senza Kinect - Se non puoi batterli...

Seconda inversione a U per Xbox One, venduta ora a 399 euro senza Kinect

Speciale Xbox One Senza Kinect - Se non puoi batterli...
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Dal comunicato stampa ufficiale Microsoft, datato 13/05/2014
"Da sempre ci siamo focalizzati nel fornire le migliori esperienze di gioco e di intrattenimento per gli utenti. Il loro feedback è sempre molto importante per noi e influenza il modo in cui sviluppiamo prodotti e servizi. Dal lancio dello scorso novembre e in seguito ad ogni singolo aggiornamento, i videogiocatori hanno fornito il loro prezioso feedback. Oggi siamo particolarmente lieti di condividere con voi quanto il feedback degli utenti sia importante per noi e quanto impatta sullo sviluppo dei prodotti.
A partire dal 9 giugno, in tutti i mercati in cui è disponibile Xbox One, offriremo Xbox One a partire da 399 euro iva inclusa. Questa è una nuova opzione per avere la console che non include Kinect. Per 399 euro la nostra nuova offerta Xbox One continuerà a fornire l'accesso ai migliori titoli tra cui Titanfall, Call of Duty Ghosts, Forza Motorsport 5, Dead Rising 3 e ai titoli in uscita prossimamente tra cui Watch Dogs, Destiny e Sunset Overdrive. Gli utenti potranno anche accedere alle applicazioni di intrattenimento più diffuse tra cui YouTube, Netflix, Twitch e Mediaset Premium. Infine potranno continuare ad utilizzare alcune funzionalità uniche di Xbox One, tra cui la possibilità di ricevere inviti di gioco mentre sei impegnato in altre attività sulla console, passare da un'applicazione di gioco ad una di intrattenimento in modo semplice.
"

E con questa sono due. È la seconda volta che Microsoft compie un'inversione a U su Xbox One, scatenando, irrimediabilmente, un mare di polemiche. L'annuncio di ieri, tuttavia, porta con sé qualcosa di molto positivo per il mercato, e per le potenziali vendite della console stessa. Venduta a partire da giugno a 399 euro senza Kinect, la next gen di Microsoft si è liberata di quello che ormai molti consideravano, evidentemente non a torto, un inutile fardello, e appare ora molto più accessibile dal punto di vista economico, mettendosi in pari con il prezzo di Playstation 4. Chi però si è sentito "tradito" sono i cinque milioni di consumatori che hanno acquistato la console dal lancio ad oggi, e a piena ragione. Non tanto per la decisione, in sé e per sé, di fare marcia indietro su una periferica che evidentemente non ha portato nulla di nuovo in ambito gaming. Semmai, per il reiterato affermare di Microsoft che l'intera architettura di Xbox One fosse legata a doppio filo a quella di Kinect, e dunque la console non potesse funzionare appieno senza periferica. La questione era già stata più volte smentita, ma questo non ha impedito alla divisione entertainment della casa di Redmond di ribadire questo concetto infinite volte, perdipiù in sede ufficiale, tra comunicati stampa e conferenze.
Non solo Microsoft è tornata sui propri passi, ammettendo implicitamente di aver mentito per mesi sul legame tra Xbox One e Kinect, ma riconosce anche una sconfitta nei confronti di Sony -che guida le vendite per quanto riguarda la next gen- semplicemente conformandosi, e riconoscendo la propria strategia iniziale come fallimentare su tutta la linea.
Se già con la precedente marcia indietro, relativa al digital delivery e all'always online, si era rinunciato a fare di Xbox One un prodotto unico e innovativo, oggi, con quest'ultimo passo, l'adeguamento è completo. In altre parole, quella di ieri, per tutti coloro che sono ancora in attesa di passare alla next gen, è una grande notizia; eppure è una decisione che ha un suo "prezzo" non indifferente. Per i fedelissimi, proprio coloro che hanno investito sul futuro acquistando una console a scatola chiusa, e che già si sono dovuti ingoiare a forza il resolution gate, ieri è arrivato il colpo di grazia. Un'accettata alla fiducia, che già aveva traballato nei primi, difficili, mesi di vita della console, rischiarati se non altro da vendite tutt'altro che deludenti.
Va detto che gli early adopters, di qualunque bene di consumo, dalle macchine agli smartphone, sono sempre consapevoli di farsi carico di un bel rischio. Prevedere questa situazione non era difficile, come testimoniato dal tweet qua sotto, postato da chi scrive il 19 giugno 2013.

Ciò non toglie tuttavia che gli early adopters abbiano tutto il diritto di farsele girare.
Guardando al lato positivo, va riconosciuto a Microsoft il coraggio di aver voltato pagina fino in fondo, e senza compromessi. Viene spontaneo chiedersi cosa sarebbe stata Xbox One se Phil Spencer avesse sostituito Don Mattrick, alla cui guida si deve tutta la strategia iniziale per la next gen di Microsoft, qualche anno fa; ma si tratta di speculazioni piuttosto fini a se stesse. Quello che davvero conta è che a partire dal mese prossimo le vendite di Xbox One inevitabilmente saliranno, aumentando la base installata, già tutt'altro che malvagia, permettendo finalmente a questa next gen di decollare. Senza dubbio non sarà quella generazione rivoluzionaria, always online, all digital e controllata da gesti e comandi vocali che si era prospettata sul fronte Microsoft.
Eppure, potrebbe non essere un male. Con quest'ultima inversione ad U, Xbox One è ora costretta a tornare prepotentemente a concentrarsi sull'unica cosa che ormai può davvero fare la differenza. Le esclusive. E speriamo, nel corso di questo imminente E3 2014, di vederne davvero tante.