Age of Empires 4: torna il re dei giochi di strategia per PC

Dopo una pausa durata dieci lunghi anni, la serie Age of Empires si appresta a tornare sulle scene con il quarto capitolo.

Age of Empires 4: torna il re dei giochi di strategia per PC
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  • Xbox One
  • Xbox One X
  • Xbox Series X
  • La serie di Age of Empires è in pausa da più di dieci anni (The Asian Dynasties, l'ultima espansione di Age of Empires III, è uscita nel 2007) ed è quindi comprensibile che attorno al quarto capitolo del brand di Microsoft ci sia così tanta attesa. La Definitive Edition del primo Age of Empires e quella del secondo (su cui potete informarvi con la nostra recensione di Age of Empires 2 Definitive Edition) stavano preparando il terreno in attesa che Age of Empires 4 si mostrasse al mondo: è accaduto proprio durante l'evento Inside Xbox 2019 di Londra, a poco più di due anni dall'annuncio ufficiale. Purtroppo la dimostrazione sul palco dell'evento è stata tutto fuorché esaustiva: un solo minuto di gameplay da una versione pre-alpha, troppo poco per farsi un'idea chiara sul gioco sviluppato da Relic (lo stesso studio di Dawn of War e Company of Heroes), ma abbastanza per poter individuare qualche dettaglio interessante.

    Indietro nel tempo

    La prima cosa che salta all'occhio guardando il video è l'ambientazione: non ci troviamo, come molti avevano pronosticato, in un'epoca successiva rispetto a quella della colonizzazione dell'America raccontata nel terzo episodio (il secondo era invece ambientato nel medioevo e il primo nell'epoca classica). Relic ha infatti deciso di rivisitare l'età di mezzo di Age of Empires II, ma non è detto che si tratterà dell'unico setting storico: dal palco dell'Inside Xbox ci è infatti stato suggerito che quella era solo una delle tante epoche a disposizione, e per ora non è ancora possibile stabilire con certezza quale sarà il numero e la varietà di periodi storici presenti in Age of Empires 4.

    Un altro dettaglio che cattura immediatamente lo sguardo è lo stile grafico, molto diverso da quello degli altri capitoli, che invece prediligevano una rappresentazione più realistica. Il gioco di Relic sembra abbracciare un art design più vivace e cartoon: dobbiamo confessare che ad una prima occhiata non ci ha lasciati a bocca aperta, ma prima di trarre conclusioni bisognerebbe vedere più civiltà, edifici, ambientazioni ed epoche.

    Per quanto riguarda le costruzioni, con uno sguardo più attento ai pochi frame del video è possibile individuare una caserma, un tiro con l'arco, un laboratorio d'assedio, un mulino (probabilmente tornerà la gestione dei singoli campi, diversamente da Age of Empires 3), una chiesa e tanti altri edifici storici del franchise. Insomma chi pensava che Relic avrebbe stravolto l'anima della serie dovrebbe ricredersi, se non del tutto almeno di una buona parte. Anzi, quel che abbiamo visto ci è sembrato anche troppo aderente all'anima originale della saga, specialmente a quella di Age of Empires 2.

    Tutto, dalle unità fino agli edifici, ci ha ricordato il gioco di Ensemble Studios datato 1999, ed è probabile che Age of Empires 4 nasca anche con l'intento di celebrare ed evolvere le idee di quello che è stato il capitolo più apprezzato della serie. Continuando a sbirciare tra le vie del piccolo borgo mostrato nel trailer abbiamo adocchiato anche un sacerdote, un'unità iconica del brand che nel terzo episodio aveva perso la capacità di convertire le unità nemiche: chissà se in Age of Empires 4 riotterrà questo potere (wololo!).

    Nella battaglia visibile nel filmato si affrontavano due civiltà differenti, una occidentale, forse gli inglesi o i francesi, e una orientale, probabilmente i mongoli. Le varie unità schierate in campo sembravano ancora molto anonime nell'aspetto, ma abbiamo notato un maggiore sforzo nella loro differenziazione. Fanteria e cavalleria mongola si distanziavano molto molto dai picchieri, balestrieri e dalla cavalleria leggera inglese, chissà se sarà così per il resto delle truppe e delle fazioni. Esaminare con uno sguardo più attento l'assedio ci fornisce poi dettagli aggiuntivi.

    Per prima cosa sarà possibile presidiare le mura e quindi utilizzarle per posizionare unità da tiro in grado di inondare il nemico di dardi (o unità da mischia in difesa dalle torri d'assedio, visibili sullo sfondo). Si potranno costruire palizzate, torri di difesa in muratura e in legno (se ne vede un paio sbriciolarsi), e poi tornano anche i trabucchi di Age of Empires II (senza tuttavia che ci siano dei modelli che caricano e lanciano i proiettili: un'approssimazione un po' amara da buttar giù al giorno d'oggi).

    L'orda mongola sembra inoltre disporre di un gran numero di forze (con animazioni che ricordano quelle di Total War): che Relic voglia ampliare il numero di unità presenti su schermo ed ingigantire la scala delle battaglie? Ancora troppo presto per dirlo.

    Quello che si è potuto carpire dall'osservazione del primo trailer di gameplay e dalle poche informazioni pronunciate all'Inside Xbox non risponde, insomma, a tutti i dubbi che Age of Empires 4 aveva suscitato fin dal suo annuncio. Alcuni dettagli son ora più chiari: abbiamo colto delle gradite novità e tanti ammiccamenti al passato, ma la curiosità che ancora ci domina non si placherà per diverso altro tempo, almeno fino a quando l'uscita del gioco, forse prevista nel 2020, non si farà più vicina.

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