Anteprima Age of Empires III

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Anteprima Age of Empires III
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  • Il ritorno alle origini

    Age of Empires 2 è stato a lungo dichiarato uno dei migliori rts della storia videoludica, e non si può negare che, nonostante qualche ingenuità storica e una eccessiva uguaglianza tra le varie fazioni, il concept di gioco fosse uno dei più ben riusciti dell'epoca. La serie è stata portata avanti da un capitolo che, pur non portando il nome dei predecessori, li eguagliava in molti aspetti:,Age of Mithology (e relativa espansione),prodotto che, forse troppo legato ai precedenti episodi, non riuscì ad emergere con forza e soprattutto a sconfiggere i sovrani degli strategici in tempo reale di allora, Warcraft III e Medieval Total War. Dopo un anno di silenzio, è stato ufficialmente annunciata la terza incarnazione della saga Age of Empires che, cancellando le fantastiche divinità di Age of Mithology, tornerà a coprire qualche secolo della storia reale attraverso l'evoluzione di numerose civiltà che hanno segnato la storia del periodo di ambientazione, ovvero quello immediatamente successivo al medioevo: l'età delle conquiste nel nuovo mondo, delle potenze commerciali, fino ad arrivare al 1800 e ai suoi complessi conflitti sociali.

    Alla scoperta del nuovo mondo

    Il periodo storico è stato scelto sia per poter facilmente ricollegare gli eventi a quelli riportati nei titoli passati, sia perché l'immensa mole di scoperte e di tecnologie avvenute all'epoca sono facilmente intrecciabili in un complesso albero tecnologico, in perfetto stile Age of Empires, sia perché inizialmente saranno ripresentate alcune delle unità medievali viste in Age of Kings, in modo da ricollegarsi anche dal punto di vista del gameplay al predecessore. Spadaccini e arcieri tuttavia saranno ben presto sostituiti da unità più evolute e pittoresche, poiché fin dalla seconda epoca evolutiva sarà possibile accedere a diverse tipologie di soldati dotati di armi da fuoco e cavalieri equipaggiati con sciabole e lance tipiche dell'età barocca. Un'altra differenza sarà data dall'evoluzione degli armamenti e delle tattiche, dove in Age of Empires, pur avanzando tecnologicamente, si era comunque al comando di versioni potenziate dei primordiali "uomini con la spada" e "cavalieri in armatura", i frequenti rinnovamenti di materiale bellico avvenuti nel periodo 1500-1800 diversificarono realmente i vari corpi militari dei diversi secoli, e così come nella realtà anche nel gioco un fuciliere del 1800 non sarà solo una versione con più punti ferita e più danno della sua controparte di 2 secoli prima. Una delle maggiori rivoluzioni sarà quella delle artiglierie: mentre in Age of Kings queste fungevano solamente come armi d'assedio particolarmente potenti, in Age of Empires 3 assumeranno un ruolo importante anche come strumenti per colpire le formazioni di fanti e di cavalleria (diventando la cosiddetta "artiglieria di linea"). Un'ennesima differenza sarà data dalla fedeltà storica, questa volta molto più meticolosa che nei predecessori,e che cercherà di far diventare solo dei brutti ricordi degli anacronismi come i fucilieri del Cid e i cannoni di Attila e veri e propri obbrobri come i balestrieri e i picchieri maya(presenti in Age of Conquerors, espansione di Age of Empires 2).

    Da Ferdinando Cortès a Ulysses Grant

    Nella versione finale vi saranno 8 nazioni,ma quelle finora rivelate sono solo tre: Francia, Inghilterra e Spagna, ognuna dotata dei propri punti di forza e debolezze. Gli inglesi, ad esempio, avranno un'economia molto fiorente e potranno schierare le temutissime "giubbe rosse", mentre i francesi conteranno su alleati tra i nativi americani e una speciale unità schierabile sia come abitante che come fanteria leggera. Gli spagnoli, infine, conteranno su moltissime unità specializzate e potranno contare su un maggiore aiuto da parte della madrepatria. Le campagne mescoleranno le verità storiche ad avventure rocambolesche immerse nelle guerre indiane, di indipendenza e di conquista, fino a toccare probabilmente le guerre indiane del far west e diverse rivoluzioni sudamericane (similmente a quanto accade nell'ottimo "no man's land" di CDV), e molte delle imprese che affronterete, per quanto immerse in un quadro realistico, non saranno le stesse studiate nei libri di storia. Molte delle meccaniche di gioco hanno ricevuto delle sostanziali modifiche per abituarle al nuovo periodo e alle nuove campagne. Sarà presente un modello economico più particolareggiato ed attualizzato con nuove importanti opzioni, e vi sarà una totale rivoluzione nel sistema di combattimento. Saranno presenti moschettieri in grado di sparare in diverse formazioni per ridurre al minimo i momenti di silenzio durante la ricarica, cannoni in grado di sterminare intere linee di fanteria, e inoltre è stato aggiunto un motore fisico in grado di riprodurre realisticamente gli effetti delle esplosioni (probabilmente con onde d'urto e spostamenti d'aria) e dei crolli degli edifici, donando ad ogni colpo degli effetti che potranno non essere quelli sperati (chi può assicurare che una casa sotto bombardamento non crolli in testa ad un gruppo di alleati che sta in quel momento passandovi sotto). Inoltre, per ricostruire in modo ottimale le battaglie di allora, che sono arrivate a coinvolgere decine di migliaia di soldati per schieramento, o per lo meno diverse centinaia sarà sensibilmente aumentato il limite di unità addestrabili dai giocatori. Per quanto riguarda la componente multiplayer, per ora la Ensemble non si è sbilanciata in promesse, affermando soltanto che terrà conto dell'esperienza fatta con i titoli precedenti e attualizzandola alle nuove meccaniche di gioco.

    Guidoni al vento, divise spazzolate e ottoni luccicanti

    Sebbene la base del nuovo motore grafico sarà la stessa che ha dato vita ad Age of Mithology, la nuova versione dell'engine sarà in grado di sconfiggere tutti gli attuali sovrani della tecnica del genere RTS (un po' azzardata come promessa, visti gli standard qualitativi di Rome Total War,Battle for Middle Earth e del prossimo Imperial Glory ndr), implementando tutte le funzionalità più recenti delle directx 9, compreso lo Shader 3.0 ed altri fronzoli che daranno ad Age of Empires 3 una vastità ed un realismo di dettagli davvero impressionanti (vedere le immagini in merito). Come già accennato nei paragrafi precedenti, la fisica sarà implementata realisticamente nel gioco, usando addirittura il ragdoll (ricostruzione dello scheletro) per le animazioni delle unità, che cadranno in modo diverso a seconda dell'arma (o dell'esplosione) che le colpirà. Si prospettano centinaia di animazioni particolareggiate per ogni unità presente nel gioco, arrivando ad uno splendore mai visto prima ed introducendo elementi mai visti prima, quali i succitati realistici crolli degli edifici e onde d'urto. L'ambizioso progetto dei grafici Ensemble è quello di presentare in Age of Empires 3 quanto di più sfavillante ed elaborato mai visualizzato su un computer, almeno nel campo degli rts.

    Aspettative

    Ciò che è stato promesso è davvero molto, e molti sono gli assi nella manica di Microsoft. Il momento di scoprire se tutto ciò sarà mantenuto tuttavia si dovrà attendere ancora per parecchio tempo, poiché si prevede che occorreranno anni per fare di Age of Empires III il miglior rts di tutti i tempi, quindi possiamo ipotizzare ottimisticamente il 2005 avanzato come data di rilascio. Fino ad allora potremo scaldare i muscoli sull'ottimo No Man's Land e sul vicino Imperial Glory di Pyro Studios

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