Aliens Fireteam: a caccia di Xenomorfi in un nuovo sparatutto coop

Il nuovo gioco di Aliens targato Cold Iron Studios si è mostrato con un nuovo corposo gameplay di 25 minuti: ecco la nostra analisi.

Aliens Fireteam: a caccia di Xenomorfi in un nuovo sparatutto coop
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Da diverso tempo si vociferava della sua esistenza e, tra conferme e rimandi, finalmente Aliens Fireteam è stato annunciato. A seguito dell'annuncio ufficiale del nuovo titolo che riporta in vita il brand di Alien - e che arriverà su PC e console in estate - abbiamo avuto la possibilità di vedere il gioco in azione in ben 25 minuti di gameplay. L'impressione è che la nuova fatica di Cold Iron Studios sembri intenzionata a far tornare la serie ai fasti del passato.

    Dopo lo splendido Alien: Isolation (qui la nostra recensione di Alien Isolation), il franchise, attualmente tra le mani di Disney, ha subito una tremenda battuta d'arresto. La pesante eredità di The Creative Assembly è stata raccolta dallo studio fondato nel 2015 da Craig Zinkievich, Matt Highison e Shannon Posniewski, che ha potuto affidarsi alla potente macchina produttiva della 20th Century Studios per pubblicare un action online AAA cooperativo in terza persona tecnicamente al passo con i tempi.

    Atmosfere travolgenti

    Prima di addentrarci in un'analisi di quanto visto, è bene soffermarsi su quella che sarà l'ambientazione di Fireteam. Ci troviamo nel 2202, e sono passati 23 anni dai fatti accaduti in Alien 3: l'esistenza degli Xenomorfi nell'universo è ormai appurata da tempo, e sono diversi gli umani che cooperano nelle varie Colonial Marines per contenere il più possibile la minaccia, a seguito del Colonial Protection Act datato 2187. A bordo della USS Endeavor c'è il nostro protagonista, un soldato alle prime armi che si trova sulla nave mentre si avvicina alla stazione spaziale di Katanga, che orbita attorno a una raffineria e che aveva inviato una richiesta di supporto.

    Nel corso delle varie campagne (quattro avventure story-driven della durata di più di un'ora ciascuna, a detta del team di sviluppo), i giocatori dovranno farsi largo tra orde di alieni e terribili minacce, per riuscire a risolvere la situazione e portare a termine la loro missione. In Fireteam ci toccherà fronteggiare più di 20 tipi diversi di Xenomorfi e Sintetici, ognuno con le sue caratteristiche peculiari e in grado di metterci in difficoltà in svariati modi.

    I nemici cambieranno a seconda della campagna, e alcuni algoritmi in-game permetteranno di evitare l'eccessiva ripetitività degli incontri, dando maggiore varietà alla progressione. Il tutto è apparentemente condito da una straordinaria atmosfera, capace di farci tornare con la mente alle pellicole che tanto ci hanno affascinato per più di quattro decenni: ed è proprio questa, al momento, la caratteristica più convincente di Fireteam.

    Tanto ritmo e divertimento

    Abbiamo già detto che il nuovo titolo di Alien è un gioco in co-op action online in terza persona, ricordando vagamente produzioni di spessore come Left 4 Dead e affini. Per ogni singola partita, il team sarà composto da tre giocatori, ma sarà possibile anche affrontare l'avventura in singolo, con gli altri due personaggi gestiti dall'intelligenza artificiale. In ogni caso, come ci tengono a puntualizzare Zinkievich e Highison, il cuore pulsante dell'esperienza riguarda la possibilità di affrontare in compagnia le varie sfide che ci ritroveremo davanti, nelle quali dovremo collaborare per non essere sopraffatti da un numero di nemici che popolano le ambientazioni, davvero considerevole nelle sequenze a cui abbiamo assistito. Una particolarità emersa dagli intensi filmati di gioco riguarda lo spawn degli alieni, che sembrano davvero poter venire fuori "dalle f*****e pareti", come ci insegna la saga cinematografica.

    Ciò contribuisce a dare all'avventura un ritmo piuttosto elevato (senza tuttavia apparire eccessivamente frenetico), e costringerà l'utente a muoversi con attenzione per non essere colto di sorpresa. Che sia dietro un angolo, da un condotto di areazione, o semplicemente dopo aver varcato una porta, il pericolo ci attende in ogni istante, ed è buona norma essere sempre pronti al peggio.

    Per sopravvivere alle orde di alieni, il giocatore potrà scegliere tra cinque classi - Tecnico, Artigliere, Medico, Esploratore e Demolitore - ognuna con un proprio equipaggiamento unico e una sua diversa utilità. Considerando che ogni partita si svolgerà insieme ad altri due partecipanti, è importante scegliere un team il più bilanciato possibile, in grado di infliggere danni consistenti, ma anche di essere preparato a fasi più statiche e tattiche.

    Inoltre, ampio spazio sarà lasciato alla personalizzazione del personaggio: tra cambiamenti cosmetici e un impressionante numero di armi a disposizione, non mancherà una grande varietà di accessori, che permetteranno una customizzazione completa della propria esperienza. Una serie di equipaggiamenti tattici ci darà modo di gestire il ritmo del combattimento a nostro piacimento, e di variare al massimo l'approccio al gameplay. Ognuno potrà trovare il suo stile, affinarlo e persino cambiarlo nel corso del tempo.

    Una feature che vorremmo approfondire di più riguarda le cosiddette Challenge Card, delle carte che saranno in grado di alterare corposamente la progressione. Tramite una carta sfida, infatti, saremo costretti a soddisfare determinate condizioni per poter proseguire: ad esempio, una specifica card potrebbe rendere il nemico vulnerabile solo a un certo tipo di attacco, imponendoci di eliminare gli alieni solo con colpi alla testa. Le carte sfida, unite a cinque gradi di difficoltà, renderanno unico il modo di vivere la partita. Da una parte, per coloro che vogliono soltanto divertirsi con gli amici sarà possibile giocare a un livello più modesto, mentre gli hardcore players potranno trovare pane per i loro denti impostando il massimo tasso di sfida e affrontando le Challenge Card più impegnative.

    Raffinatezza e fluidità

    Focalizzandoci brevemente sul lato tecnico, quanto è stato mostrato nel video ha saputo convincerci. Il gameplay della missione gira a 1440p per 60FPS, ma - stando a quanto afferma il collega di IGN Ryan McCaffrey - il framerate in-game della partita era addirittura più elevato. In attesa di dettagli più completi sulla risoluzione, ci ha colpito la resa grafica della produzione, con illuminazioni piacevolissime e una profondità di campo in grado di mostrare al giocatore un'ampia area della mappa.

    Anche dal punto di vista artistico la nostra impressione è positiva: a sorprenderci è stata soprattutto la caratterizzazione degli Xenomorfi, mai così sfaccettati e ricchi di dettagli come in Fireteam. Al termine di 25 minuti di intenso gameplay possiamo dunque ritenerci alquanto soddisfatti. La nostra voglia di eliminare orde di orripilanti alieni si fa davvero "troppo troppa"!

    Aliens Fireteam Elite Aliens: Fireteam è - a nostro avviso - un titolo da tenere d'occhio, sia perché la saga manca ormai da troppo tempo nel mercato videoludico, sia perché il gioco di Cold Iron Studios sembra avere le carte in regola per rendere onore alla serie cinematografica. Mancano ancora pochi mesi all'esordio, e solo a quel punto potremo scoprire se Fireteam sarà in grado di dire la sua nel settore dei cooperativi online, o se sarà solamente una parentesi su licenza in un mercato già saturo di produzioni simili.

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