ANNO Mutationem: un'avventura tra RPG e Cyberpunk allo State of Play

ANNO: Mutationem è un particolare indie, opera di uno studio cinese, che ha meritato di presenziare allo State of Play. Ecco perché.

ANNO Mutationem: un'avventura tra RPG e Cyberpunk allo State of Play
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • PS4 Pro
  • Incentrato perlopiù su titoli già annunciati in precedenza, lo State of Play del 6 agosto non è stato particolarmente esplosivo. In compenso Sony, attraverso l'ultima puntata dello show, ci ha aggiornati sullo stato dei lavori riguardanti produzioni del calibro di The Pathless e soprattutto ha permesso ai fan del marsupiale più famoso di tutti i tempi di ammirare alcuni livelli inediti del nuovo Crash Bandicoot (per tutti i dettagli vi suggeriamo di consultate la nostra anteprima di Crash Bandicoot 4: It's About Time).

    Fra un titolo e l'altro, è finito sotto i riflettori anche ANNO: Mutationem, un particolare adventure game con elementi da RPG, una squisita grafica in 2.5D e non per un'ultima una vivace ambientazione contraddistinta da tinte cyberpunk, che a quanto pare esordirà su PlayStation 4 e PC durante il mese di dicembre 2020. Incuriositi dai suoi deliziosi fondali in tre dimensioni e da un paio di meccaniche alquanto interessanti, abbiamo raccolto le informazioni finora divulgate dallo sviluppatore per cercare di capire grossomodo cosa dovremmo aspettarci dal promettente gioco di ruolo.

    La guerriera solitaria

    Accolto già nel 2019 sotto l'ala protettrice del "PlayStation China Hero Project", il titolo confezionato dai ragazzi di ThinkingStars ci condurrà tra le strade della gigantesca Metropolis (no, non quella di Superman!), un'affascinante città che, dopo essere sopravvissuta a una catastrofe globale non meglio specificata, ospita al suo interno delle sinistre megacorporazioni, misteriosi gruppi di reietti e inquietanti creature dall'aspetto assai bizzarro. Caratterizzata da una chioma scura e da generose rotondità, che nonostante l'utilizzo di una veste grafica in pixel art contribuiscono ad accentuare l'innegabile sex appeal della protagonista, Ann è una superba guerriera addestrata al combattimento: attualmente è impegnata in una missione strettamente personale che la spinge ad affrontare la corruzione e le minacciose creature che imperversano in tutta la città. Sfortunatamente non sono ancora chiari i motivi che la spingano a combattere, né le circostanze in cui abbia affinato i propri talenti, in quanto lo sviluppatore ha finora mantenuto un certo riserbo sul comparto narrativo del prodotto. Si direbbe comunque che la ragazza sia tormentata da una criptica visione o da un ricordo del proprio passato in cui compaiono un luogo angosciante, tante croci e una pseudo-kunoichi con due katane dall'aria tutt'altro che amichevole.

    Quel che è certo è che la solitaria e caparbia Ann potrà contare sull'aiuto della propria partner, una hacker di nome Ayane, e su un armamentario vasto e micidiale, che le consentirà di alternare le bocche di fuoco alle immancabili armi bianche. In base alla situazione, alla conformazione del terreno e alla vicinanza dei bersagli, i giocatori potranno infatti ricorrere all'arma da fuoco per eliminare i nemici più lontani o addirittura lanciare delle granate per farsi strada tra vere e proprie orde di aggressori.

    L'utilizzo della spada, invece, privilegerà il concatenamento di lunghe e devastanti combo, nonché il caricamento di un'abilità speciale: utilizzandola, la lama dalla fanciulla si trasformerà per una manciata di secondi in uno spadone, incrementando a dismisura i danni inflitti dai suoi già rapidi e precisi colpi di spada.

    A giudicare da una breve sequenza ammirata nel trailer dello State of Play, si direbbe inoltre che Ann avrà con sé una coppia di spade corte, che oltre ad essere utilizzate in maniera tradizionale - per la gioia degli estimatori del dual wield - potranno essere combinate per formare un unico e micidiale strumento di morte con cui affettare gli sventurati avversari incontrati lungo il proprio cammino.

    A caccia di mecha e creature giganti

    Se il breve filmato trasmesso durante l'evento organizzato da Sony ha mostrato di sfuggita alcune meccaniche e sequenze di combattimento del prodotto, una lunga diretta tenuta nel mese giugno dal team di ThinkingStars ci ha invece offerto un primo assaggio dell'esplorazione. Nei panni di Ann potremo infatti aggirarci per la città e visitarne i vari vicoli, ricorrere ad ascensori per setacciare i luoghi strutturati su più livelli, interagire con gli NPC e prendere parte a conversazioni con risposte multiple, entrare nei negozi di abbigliamento e modificare radicalmente il vestiario dell'eroina, e così via. In quello che a primo acchito sembrerebbe un HUB vero e prorpio, invece, Ann potrà rilassarsi sotto la doccia, armeggiare coi computer o tornare in auto, al fine di raggiungere velocemente una diversa area di Metropolis. Nonostante la mole dalla stessa, il giocatore dovrebbe comunque riuscire a non perdersi, anche grazie alla presenza di un marcatore richiamabile in qualsiasi momento e incaricato di indicare costantemente la direzione da imboccare per raggiungere la meta della missione in corso.

    A seconda dell'obiettivo, Ann dovrà ricorrere alla sua straordinaria agilità per lottare all'interno di arene chiuse o saltare da un mezzo all'altro per avanzare nel traffico, azionare piattaforme semoventi per recuperare materie prime, scivolare tra i laser posizionati nelle varie strutture e distruggere tutta una serie di ostacoli, come pareti frantumabili e robot di piccole dimensioni. Come imposto dalla tradizione del genere action adventure, la fase conclusiva di ogni missione vedrà Ann destreggiarsi contro boss immensi, sempre diversi e dotati delle abilità più disparate.

    Ad esempio, in un livello urbano la ragazza dovrà fare i conti con una raccapricciante creatura biomeccanica in grado di sferrare potenti ganci e pericolosi raggi laser, mentre un lucertolone scheletrico costringerà i giocatori a saltare continuamente da un capo all'altro del mostro, al fine di evitare i suoi morsi, le cariche frontali, le codate e le sfere velenose sputate dalla bocca.

    Sviluppato da un team di veterani, ANNO: Mutationem è principalmente indirizzato ai giocatori hardcore, non a caso le battaglie contro i boss sono state strutturate per garantire un discreto tasso di sfida agli appassionati di action adventure abbastanza impegnativi. Oltre a disporre di vaste barre di HP, le mastodontiche creature affrontate da Ann potranno contare su uno scudo che la fanciulla dovrà distruggere coi suoi colpi, al fine di stordire momentaneamente il bersaglio: solo allora le combo della guerriera andranno a segno e priveranno i giganteschi avversari dei loro preziosi punti vita.

    Salvo sorprese dell'ultimo minuto, si direbbe poi che Ann, nel mezzo delle battaglie, non potrà ricorrere a oggetti curativi per ripristinare la propria barra HP, di conseguenza starà al giocatore valutare con estrema attenzione quando passare all'offensiva e viceversa, evitando ove possibile di sprecare i pochi punti vita della ragazza. Ad ogni modo, per ampliare il target e andare incontro alle esigenze dei giocatori meno abili, lo sviluppatore ha rivelato che il prodotto finale presenterà vari livelli difficoltà, in modo tale che ciascun utente possa selezionare il grado di sfida più consono alle proprie necessità. I pavidi, quindi, potranno avvicinarsi ad ANNO: Mutationem senza il timore di rimanere bloccati da qualche parte.

    ANNO: Mutationem Caratterizzato da splendidi e colorati scenari tridimensionali, ANNO: Mutationem ci ha stregati sin dal primo istante con la sua squisita e irresistibile grafica in pixel art bidimensionale, che a tratti sembra voler prendere vita. Il sistema di combattimento, con i suoi repentini cambi d’arma e le rapidissime combo a mezz’aria, ci ha invece incuriositi poco per volta, anche perché in questi anni i ragazzi di ThinkingStars hanno centellinato le informazioni relative alla loro creatura, impedendoci di farci un’idea chiara del gameplay e delle meccaniche che avremo a disposizione. Non a caso, la componente RPG è ancora oggi una grossa incognita, in quanto non abbiamo ancora potuto ammirare il già confermato sistema di crafting e l’utilizzo dei chip per modificare le armi, per non dimenticare la crescita del personaggio, che tra le altre cose dovrebbe prevedere il miglioramento delle statistiche e l’acquisizione di nuove abilità. Nei mesi a venire, di conseguenza, ci auguriamo che ThinkingStars adotti un diverso approccio comunicativo, al fine di fugare tutti i nostri dubbi e prepararci al sempre più vicino esordio della sua promettente creatura.

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