Anteprima Dragon Age Inquisition: prime informazioni sul GDR targato BioWare

Trapelano le prime informazioni dell'RPG targato Bioware

Anteprima Dragon Age Inquisition: prime informazioni sul GDR targato BioWare
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  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Da quando è stato annunciato lo scorso giugno, durante la conference di Electronic Arts a Los Angeles, Dragon Age Inquisition ha fomentato gli animi di tutti gli appassionati di RPG, di cui il popolare franchise è un fiero modello. Dopo un primo riuscitissimo capitolo pubblicato sulla piattaforma PC, la software house canadese ha tentato anche la strada delle home-console, prima con Origins e successivamente con Dragon Age II, ottenendo risultati altalenanti ma tutto sommato soddisfacenti. Ora, all'alba di un'evoluzione videoludica che vedrà la luce attraverso le console di nuova generazione, Inquisition è mantenuto nel più totale riserbo, da cui trapelano solo rari artwork o immagini rappresentative di alcuni momenti di gioco, rendendo difficile capire l'esatto stadio dello sviluppo. Fortunatamente durante il Digiexpo di Helsinki tenutosi nei giorni scorsi, un visitatore è riuscito a riprendere una lunga demo della versione next-gen del titolo (comunque in pre-alpha), permettendo di farci un'idea sulle dinamiche di gioco scelte e sull'attuale fase di programmazione.

    Scelte e cambiamenti

    Durante la prima parte della demo viene spiegato brevemente l'incipit narrativo di Dragon Age: Inquisition, che si riallaccia agli avvenimenti del precedente capitolo. Il protagonista è a capo dell'Inquisizione, un enorme gruppo di soldati e incantatori che difende le popolazioni più deboli e cerca con le proprie forze di liberare il mondo dagli interminabili conflitti tra maghi e templari che si consumano nelle terre di Thedas. Il personaggio principale è accompagnato da alleati fidati, che i fan più fedeli non faranno fatica a riconoscere: Varric, potente nano dedito al combattimento e Cassandra Petaghast, ricercatrice della Chiesa e prode incantatrice, saranno al fianco dell'eroe pronti ad intervenire in caso di necessità, ma anche e soprattutto a contestarne o assecondarne le azioni. Dopo i primi minuti di gioco i programmatori hanno ritenuto doveroso precisare che le scelte in Inquisition sono parte fondamentale del gameplay, e vanno quindi affrontate con la massima attenzione e consapevolezza che in pochi istanti tutto possa radicalmente cambiare. Il peso delle risoluzioni non sarà solo "apparente", come accade in titoli con simili peculiarità o come accaduto nel recente passato Bioware, ma le ripercussioni saranno pesantissime e durature. Aree letteralmente rase al suolo con NPC e missioni secondarie spariti, e naturalmente rapporti con i compagni compromessi. Durante l'esplorazione di un'area recentemente conquistata dall'Inquisizione, ad esempio, il protagonista viene informato da un sottoposto che un villaggio nelle vicinanze sta per essere assalito da una fazione nemica; a questo punto l'Inquisitore può chiedere ai suoi uomini di sacrificarsi, occupandosi in prima persona di sconfiggere i nemici e affrontando uno scontro potenzialmente letale, oppure abbandonare gli abitanti al loro destino e rinforzare le difese con l'ausilio dei soldati rimasti. Scegliendo il percorso più crudele ma necessario per evitare il cedimento delle difese, il nostro eroe si allontana, dirigendosi verso la fortezza da proteggere per esplorarne i dintorni e scovare eventuali tracce nemiche.

    L'esplorazione sarà una delle molteplici opportunità offerte dal vastissimo setting open world del nuovo Dragon Age: in Inquisition sarà possibile vagare liberamente per le terre di Thedas alla ricerca di missioni secondarie, tesori o luoghi segreti. Addentrandosi in territorio ostile l'Inquisitore trova ad esempio alcune imbarcazioni lasciate incustodite; il pericolo che vengano usate per un attacco a sorpresa dal mare è troppo alto e così l'eroe decide di incendiarle con un incantamento, evitando una potenziale catastrofe. Le possibilità in termini esplorativi si ripercuoteranno dunque sull'andamento delle vicende, modificando a volte persino gli equilibri degli scontri, fulcro principale di Dragon Age: Inquisition di cui abbiamo un assaggio poco dopo. Alcuni templari circondano ed attaccano i protagonisti, che si ritrovano costretti a reagire sguainando le proprie armi. Nonostante la versione pre-alpha della demo, i combattimenti appaiono abbastanza convincenti e molto più immersivi rispetto al passato. Ogni nemico, per stessa ammissione degli sviluppatori, avrà skill e capacità peculiari che non esisterà ad utilizzare se messo alle strette. Questo dovrebbe garantire una varietà senza precedenti ed un livello di sfida più avvincente, basato sullo studio delle caratteristiche di ciascun avversario e sullo sfruttamento delle tecniche più adatte a colpirne i punti deboli. Anche i comandi sono stati rivisitati per agevolare l'impiego delle varie abilità a disposizione, che possono essere facilmente richiamate tramite un comodo menù circolare a comparsa, disponibile anche per interagire con gli altri NPC. Durante i combattimenti siamo inoltre riusciti ad apprezzare il nuovo sistema di parate e contrattacchi, che riesce ad ampliare il respiro dei conflitti, donando quel pizzico di profondità che prima mancava. Nelle fasi di combattimento inoltre, la telecamera si allontanerà, offrendo una panoramica migliore del campo di battaglia e dei propri compagni in azione. Sconfitto il manipolo di soldati, fa la sua entrata in scena un gigantesco golem di roccia fusa, e diventa necessario adottare una strategia differente onde evitare di soccombere sotto i suoi colpi letali. Le meccaniche di switching e controllo diretto di ciascuno dei personaggi ci vengono in aiuto: la magia di Cassandra indebolisce il mostro, mentre Varric approfitta del suo stordimento per colpirlo con la balestra; una tattica semplice ma efficace, che permette all'eroe senza nome di liberarsi del mostro senza troppi problemi. Peccato solo che in questo caso l'intelligenza artificiale abbia mostrato alcuni limiti, attaccando in maniera un po' troppo ripetitiva e disinteressandosi spesso del protagonista. Sventata la minaccia annidata nel sottosuolo, il gruppo torna in superficie per fare un'atroce scoperta: la decisione iniziale ha salvato la fortezza, ma il villaggio vicino ne ha subito le devastanti conseguenze come l'enorme quantità di corpi martoriati al suolo dimostra chiaramente. Varric, sconvolto dall'accaduto, si inginocchia accanto alle vittime, pentendosi di aver preso parte alla decisione e biasimando pesantemente il protagonista. Il drastico calo di affinità con il compagno e la desolazione a cui assistiamo mettono in chiaro le possibili conseguenze di ogni scelta, portando alla luce un lavoro apparentemente soddisfacente da parte di Bioware

    L'introduzione della Tactical View

    Nella seconda fase della demo gli sviluppatori hanno descritto più accuratamente i cambiamenti derivati dal passaggio da ambienti chiusi agli spazi aperti e completamente esplorabili di Inquisition, senza dubbio una delle novità più importanti della serie. La mancanza di confini e di una progressione fortemente instradata ha reso in primis necessaria l'introduzione di un classico strumento di navigazione: la bussola circolare, che consente di orientarsi nell'enorme mappa ed allo stesso tempo raggiungere facilmente gli obiettivi prefissati o cercare nuove missioni. Già vista in Skyrim sembra essere anche qui un ideale compromesso per evitare di perdersi nelle enormi lande di gioco o essere continuamente costretti a richiamare la mappa, eliminata dalla schermata per aumentare l'immersività. Ciò che ci ha colpito maggiormente è stata però la presentazione della Tactical View, che permette di organizzare ogni combattimento nei minimi dettagli. Durante questa seconda parte il gruppo si è ritrovato a dover ripulire un antico castello occupato da una pericolosa setta di incantatori: un gruppo numeroso rivelatosi l'ideale per mettere alla prova la nuova visuale tattica. Con la pressione di un tasto il tempo si ferma, la visuale si allarga e consente di ordinare velocemente ai compagni chi attaccare o quale incantesimo lanciare e dove. Considerata l'azione "ad area" di alcuni incantamenti e la possibilità di sfruttarli per mantenere a distanza avversari particolarmente pericolosi, questa introduzione sottolinea immediatamente la sua importanza. Mantenendo il cursore sugli avversari si possono inoltre ottenere informazioni aggiuntive, come punti di forza e debolezza nemici, ed agire di conseguenza. La Tactical View, oltre ad offrire costantemente nuovi spunti per l'approccio a ciascun combattimento, è utilissima durante le boss fight, dove l'impiego di stratagemmi tattici si rivela fondamentale. Ne è un esempio la battaglia contro il capo dei cultisti, qualche minuto più avanti nel corso di questa demo. Il pericoloso mago compensa la sua debolezza fisica circondandosi da guardie del corpo armate che lo difendono costantemente: una rapida attivazione della Tactical View e, come già detto, possiamo isolare il mago dai suoi accolti tramite un muro di ghiaccio evocato da Cassandra, che permette di concentraci agilmente sul malcapitato. La possibilità di cambiare personaggio in tempo reale, in questo senso, rende tutto il combattimento più interessante, vario e movimentato, dandoci la possibilità di combinare efficacemente attacchi fisici ed incantamenti. Sensazioni di libertà e controllo acuite anche dalla possibilità di personalizzare ogni oggetto dell'equipaggiamento, rendendo il party un'amalgama perfetta per il nostro personalissimo stile di gioco.

    Tecnicamente è ancora presto per dare giudizi, dato che siamo di fronte ad una versione molto prematura di Dragon Age: Inquisition. Di sicuro si nota già ora una grande attenzione ai dettagli ed un colpo d'occhio generalmente di alto livello. Effetti luce ottimamente implementati ed una spettacolare selezione di particellari impreziosiscono una scena apparentemente ricca e curata. Non mancano elementi ambientali con cui è possibile interagire e in alcuni casi addirittura distruggere per ottenere interessanti vantaggi in combattimento. A questo stadio c'è ovviamente ancora molto da migliorare, riguardo alle espressioni facciali o la macchinosità di alcuni movimenti: tutti aspetti che Bioware avrà indubbiamente tempo di sistemare entro il day one (previsto per l'autunno 2014), per proporre un titolo all'altezza delle aspettative.

    Dragon Age: Inquisition Dragon Age Inquisition è apparso ai nostri occhi più in forma che mai. Allontanatosi da alcune dinamiche non apprezzate dai fan, l’RPG targato Bioware si presenta forte di importanti novità, potenzialmente in grado di riportare al successo la serie. Tante sono ancora le domande senza risposta, ma questo nuovo materiale ci ha già permesso di constatare come lo sviluppo si stia dirigendo nella giusta direzione. Convinti della strada intrapresa da Bioware, restiamo in trepidante attesa di nuove informazioni, magari più dettagliate e direttamente provenienti dalla software house canadese.

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