ASH Archaic Sealed Heat: il nuovo gioco del papà di Final Fantasy

ASH è un gioco di ruolo strategico per Nintendo DS sviluppato da Hironobu Sakaguchi, meglio conosciuto come il creatore della serie Final Fantasy.

ASH Archaic Sealed Heat: il nuovo gioco del papà di Final Fantasy
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  • DS
  • Sakaguchi su DS

    Archaic Sealed Heat (conosciuto anche con l'acronimo ASH) è il primo titolo sviluppato per Nintendo DS dalla casa di produzione Mistwalker, società fondata nel 2004 da Hironobu Sakaguchi (il creatore della celeberrima saga Final Fantasy); dopo il non esaltante esordio su Xbox 360 con Blue Dragon (il cui seguito è previsto proprio su DS), Mistwalker ci riprova con questo interessante RPG strategico da poco pubblicato in Giappone.
    Il lasso di tempo intercorso fra l'annuncio e l'uscita di ASH è durato ben due anni, durante i quali non è mai trapelata nessuna nuova informazione, se non negli ultimissimi mesi. Ora che il titolo è disponibile per il mercato nipponico possiamo dare uno sguardo ravvicinato alla creazione di Sakaguchi, il cui sviluppo tecnico è stato affidato a Racjin.
    ASH è ambientato in un medioevo fantasy dove non mancano elementi tecnologici (quasi la norma per un gioco di ruolo giapponese) e racconta la storia di Aisha, futura principessa del trono di Millinear. La vicenda ha inizio quando una forza malefica interrompe la cerimenia dell'incoronamento portando distruzione all'interno del castello e dando fuoco a cose e persone; misteriosamente però tutti coloro i quali sono stati consumati dalle fiamme risorgono dalle proprie ceneri e sono pronti a combattere al fianco di Aisha per sventare la minaccia che rischia di distruggere Millinear.

    Due fasi di gioco

    L'esperienza di gioco di ASH è divisa nettamente in due. Una volta cominciata una delle missioni che compongono l'avventura, il giocatore guida il proprio party in una schermata che segue i canoni degli RPG strategici: buoni e cattivi sono rappresentati da piccoli sprite immersi in un paesaggio diviso in caselle; le azioni che possono essere intraprese da ogni personaggio durante il turno del giocatore consumano un determinato quantitativo di Punti Azione, i quali sono comuni per tutti i membri del gruppo. L'aspetto strategico è dunque molto marcato, tuttavia non è spinto al massimo (come accade in altri titoli del genere, uno su tutti Final Fantasy Tactics) dato che ad esempio non si tiene conto dell'orientamento dei personaggi all'interno delle caselle; in questo senso, il parametro fondamentale da considerare in ASH è la distanza fra i propri combattenti ed i nemici: come si può facilmente intuire, sarà opportuno durante ogni scontro mandare contro gli avversari le unità più resistenti e dotate di attacchi a corto raggio, tenendo nelle retrovie maghi, evocatori e via discorrendo.
    Dopo aver disposto le pedine sulla scacchiera ha inizio la fase di lotta vera e propria, in cui il nostro party e quello avversario si affrontano in un classico combattimento a turni, fino a che tutti i mostri non sono stati sconfitti.
    Questa dualità che contraddistingue il gioco è ancora più netta se si considera il comparto grafico. Nella fase strategica, il campo di battaglia è inquadrato dall'alto e mostra degli sprite bidimensionali formati da una manciata di pixel e scarsamente animati. Di contro, durante i combattimenti a turni entrambi gli schermi mostrano i personaggi coinvolti utilizzando una grafica di ottima fattura, composta da filmati in CG caratterizzati da una buona risoluzione e da ottime animazioni. La computer grafica è ampiamente utilizzata anche durante i momenti di narrazione della storia, tanto da rendere necessario per Mistwalker l'utilizzo di cartucce da ben 2 gigabit (ovvero 256 megabyte).
    L'incostanza del comparto tecnico non è però l'unico difetto riscontrato dai recensori giapponesi. Una scelta discutibile è infatti l'implementazione del touch screen per cui quasi tutte le scelte vengono effettuate tramite "doppio click", toccando rapidamente lo schermo due volte; il fatto che ASH non permetta l'utilizzo di nessun tasto sfruttando esclusivamente il pennino non è di per se negativo (il recente The Legend of Zelda: Phantom Hourglass ne è la prova), tuttavia non è chiaro il perchè il gioco costringa il giocatore a tartassare lo schermo quando sarebbero bastati dei semplici tocchi singoli.
    Un aspetto del gameplay interessante e già noto agli estimatori di Fire Emblem è la gestione della morte di un componente del party: in caso di azzeramento degli HP è necessario provvedere alla cura del proprio compagno prima della fine del combattimento, pena la scomparsa definitiva del personaggio, a prescindere se si tratti di un protagonista o di un comprimario.
    Inoltre è possibile sacrificare volontariamente un membro del gruppo al fine di migliorare le caratteristiche di Aisha o di farle imparare qualche nuova abilità. Ovviamente questa azione è proibita nel caso si scelga di fare a meno di un personaggio entrato da poco nel party; la scelta è ristretta ai soli combattenti dotati di una certa esperienza, la cui perdita non è un fatto trascurabile.

    Un'uscita in sordina

    Per quanto riguarda la pubblicazione giapponese (avvenuta lo scorso 4 Ottobre), ASH non ha fatto faville come alcuni si aspettavano. Nonostante sia stato creato da un nome altisonante come quello di Sakaguchi e sia stato distribuito dalla stessa Nintendo, i giapponesi non hanno certo fatto la fila per acquistare il gioco, che nella prima settimana ha venduto solo 40.000 copie per poi galleggiare fuori dalla top ten nelle settimane successive. La colpa è da imputare in parte all'inefficiente campagna pubblicitaria che ha accompagnato l'uscita di ASH, per altro avvenuta in tempi relativamente brevi rispetto alla divulgazione delle prime informazioni tangibili e quindi in totale assenza di hype; d'altro canto il gioco appartiene alla sottocategoria degli strategici, non troppo amata dai gamer nipponici.
    Non rimane dunque che sperare in una pubblicazione occidentale, non ancora annuciata, per poter godere di un titolo che, seppur con i suoi difetti, sembra in grado di coinvolgere con una storia avvincente ed un sistema di combattimento profondo e appagante.

    Archaic Sealed Heat Archaic Sealed Heat tenta di sfruttare al meglio le idee alla base degli RPG classici e strategici, confezionando il tutto in una trama dai contorni epici ed una grafica (almeno per quanto riguarda la computer grafica) ai massimi livelli su Nintendo DS. In questi ultimi mesi, tra uscite e annunci, il panorama della console a doppio schermo si sta letteralmente riempiendo di giochi di ruolo e sarà interessante scoprire (sempre che ASH faccia la sua comparsa in Europa, o almeno in America) se Sakaguchi sia riuscito a infondere nel titolo un pò di quella magia che contrassegnava i primi Final Fantasy.

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