Astral Chain: le considerazioni sul gameplay dai nuovi video dell'E3 2019

Durante il Nintendo Direct dell'11 giugno è stata mostrata una nuova sequenza giocata di Astral Chain, in attesa del lancio previsto a fine agosto.

Astral Chain
Anteprima: Nintendo Switch
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  • Switch
  • Sebbene abbia tenuto per sé il misterioso Babylon's Fall, Platinum Games ha condotto il suo Astral Chain all'E3 2019, mostrandone prima un trailer e poi una lunga demo. Forte di un gameplay atipico e adrenalinico, il peculiare action promette di scrivere una pagina importante della storia del genere, in linea con quanto fatto da altre IP della software house. Supervisionata da Hideki Kamiya in persona, l'esclusiva Nintendo Switch sembra vantare una direzione creativa e artistica con pochi eguali, capace di reggere il confronto con le più blasonate produzioni giapponesi. Tra l'altro, quello di Takahisa Taura e Masakatsu Katsura - rispettivamente il lead game designer di NieR Automata e il mangaka a cui dobbiamo Zetman - non è l'unico sforzo sinergico a rinsaldare le basi del gioco, che di fatto è stato definito come un "Synergetic Action Game". Bramosi di saperne di più abbiamo analizzato il materiale inedito, in modo da carpire dettagli preziosi e rispondere ad alcune delle domande che affollavano la nostra mente. Preparatevi dunque: stiamo per partire alla volta di Ark.

    Il teatro della lotta e l'avanguardia della Neuron

    Come abbiamo già detto Astral Chain sembra avere un'identità molto forte, forgiata nel segno dell'ormai iconico Nier: Automata. Ark, la metropoli multiculturale che ospita gli eventi del gioco, sta venendo inquinata dalla Materia Rossa, una sostanza corruttiva sprigionata da misteriose creature che rispondono al nome di Chimere.

    Noncuranti dell'invasione di questi esseri extradimensionali, i grattacieli del distretto finanziario e le aree più ricche della città - che ci hanno ricordato non poco la Times Square di Manhattan - non hanno perso la propria maestosità e costituiscono quasi un mondo a se stante, lontano dai negozi cadenti, dalle strade fangose e la miseria dei bassifondi. A tal proposito, è impossibile non notare quanto i personaggi abbiano beneficiato dello stile di Masakatsu Katsura, che ha saputo conferire un look ben distinto sia alla divisione della Neuron, sia alle mostruosità che infestano la Terra. Platinum insomma sembra avere i numeri per offrire un'esperienza cyberpunk con tutti i crismi, tra veicoli futuristici, armi e armature all'ultimo grido e fiumi di luci al neon che costellano la superficie di Ark.
    Dopo aver impiegato tempo, denaro e un numero incalcolabile di vite umane - come abbiamo appreso dalle parole di Yoseph nel trailer della storia - la task force della Neuron è riuscita a costruire un dispositivo in grado di catturare le Chimere e connetterle a livello neurale con un agente. Di conseguenza, un Legion non è un essere biomeccanico o un androide guerriero, bensì la versione "soggiogata" di una Chimera. In parole povere, è come se Yoseph e i suoi avessero trattato l'invasione di tali mostri come una malattia virale, sintetizzando un vaccino ad hoc in grado di debellarla.

    La soluzione del barbuto pezzo grosso - che potrebbe essere il capo della stessa task force - nulla avrebbe potuto senza un altro elemento fondamentale, da ricercarsi proprio in alcuni esseri umani "speciali": solo chi è in grado di vedere le Chimere infatti può ambire a diventare un membro della Neuron e un Legionis (un individuo legato a un Legion), perché un uomo sprovvisto di tale dono non riuscirebbe nemmeno a percepirle. Sempre dal trailer sono emersi altri dettagli interessanti, che abbiamo ottenuto dando ascolto a un paio di voci femminili non meglio precisate.

    Quello dei gemelli visti nei filmati - che ricordiamo essere i due protagonisti del gioco - potrebbe non essere un dono ma una maledizione. Non sappiamo che cosa ciò possa voler dire ma siamo assolutamente curiosi di scoprirlo. Ultimo ma non per importanza è un altro aspetto fondamentale del legame simbiotico tra il Legion e il suo Legionis: connettendosi a livelli molto profondi, i due arrivano a costituire un'unica entità e ciò potrebbe esporre l'essere umano a un serio pericolo.

    A quanto pare infatti, se il Legionis dovesse trovarsi sul punto di morire, l'istinto di sopravvivenza del Legion potrebbe prendere il sopravvento, con conseguenze tutte da scoprire. Tale evenienza potrebbe avere delle implicazioni ludiche oltre che narrative ma per adesso non ci sentiamo di formulare ipotesi a riguardo. In ogni caso l'immaginario proposto da Astral Chain ha saputo colpirci non poco, proprio come a suo tempo hanno fatto i primi contatti col mondo di 2B e dell'unità YoHRa.

    Vita di un agente

    Il titolo di Platinum Games ci permette di impersonare uno dei due gemelli al centro delle vicende: non importa se sceglieremo il protagonista maschile o la controparte femminile, perché l'altro/a ci accompagnerà nel corso dell'avventura in qualità di comprimario. Oltre a poter dare un nome al nostro alter-ego, potremo modificarne l'acconciatura, il colore degli occhi e la tonalità della pelle, grazie a un apposito editor del personaggio.

    Inutile dirlo, l'offerta ludica di Astral Chain non si limita ai soli combattimenti sinergici e prevede una serie di attività in linea con i doveri di un agente speciale. Per dirne una, il prologo del gameplay vede il nostro eroe sfrecciare in sella a una motocicletta, nel tentativo di raggiungere sua sorella Akira prima che sia troppo tardi. Tali missioni dovrebbero intitolarsi Hot Pursuit e ci chiameranno a eliminare i nemici con le mitragliatrici del veicolo: tra una schivata all'ultimo secondo e gli immancabili balzi dalle rampe potremo fare uso della nostra arma d'ordinanza, in grado di cambiare aspetto e adattarsi di volta in volta alla battaglia.

    Terminata la sezione in moto, il nostro uomo ha visitato il quartier generale della Neuron, pieno di dispositivi avveniristici e agenti pronti a pattugliare le strade in cerca di mostri. Raggiunta l'area di addestramento - pensata appositamente per introdurre le basi del combat system - il director di Astral Chain si è soffermato su una delle meccaniche principali dell'azione sinergica: il controllore del Legion potrà farlo spostare a piacimento, continuando nel mentre a sferrare attacchi o a muoversi.

    Inutile dirlo, una simile possibilità andrà a massimizzare le strategie offensive, fornendo una libertà inedita alla costruzione degli attacchi. Ottenuta l'unità Legatus - che dovrebbe servire a contenere il Legion al di fuori della missione - abbiamo visto anche il funzionamento dell'IRIS, un sistema di realtà aumentata che sarà molto utile durante le fasi investigative. Fatta la conoscenza di Max, l'agente è stato incaricato di cercare indizi sulla possibile presenza di una Chimera nel centro cittadino, un'ipotesi avvalorata dall'improvviso crollo di un ponte.

    Similmente al Connor di Detroit: Become Human, la recluta della Neuron ha ricostruito digitalmente l'accaduto, scoprendo una forte presenza di Materia Rossa nell'area. Tralasciando la raccolta degli indizi minori, vogliamo soffermarci su un frangente specifico di tale sezione e cioè quando l'agente ha usato il Legion per origliare una conversazione tra due poliziotti "ordinari".

    Siccome questi non possono vedere né i mostri, né i portali, li abbiamo ascoltati mentre s'interrogavano sul ruolo della Neuron con del sano scetticismo, accusandola di rubare il lavoro alla polizia: la minaccia delle Chimere - tra le sparizioni di esseri umani e la corruzione dell'intero pianeta - assume i tratti di una catastrofe invisibile per il genere umano, cosa che non potrebbe non appesantire il già gravoso fardello sulle spalle dei Legionis. Direttamente dal trailer del Nintendo Direct invece arriva un'altra componente fondamentale della ricetta ludica di Astral Chain, che a quanto sembra ci permetterà di visitare ed esplorare la dimensione dei mostri.

    Tali frangenti potrebbero presentare alcuni enigmi ambientali, che con ogni probabilità andranno risolti sfruttando la tipologia di Legion più indicata: alcuni possono fendere una parete gigantesca per creare un nuovo cammino, mentre altri - grazie alle loro manone da Bud Spencer - hanno la facoltà di spostare delle piattaforme per farci superare in sicurezza un'intera zona priva di terreno calpestabile.

    I nostri amici extradimensionali possono anche sigillare i portali in procinto di aprirsi, fungere da cavalcatura e "ammanettare" i criminali. In altre parole, sebbene ci sia ancora molto da vedere sulla componente esplorativa di Astral Chain, le attività di contorno sembrano non mancare e paiono sfruttare efficacemente la connessione tra il protagonista e gli stessi Legion, il che non è poco.

    Un "Synergetic Action Game"

    Novità dal Nintendo TreehouseI ragazzi di Platinum Games hanno mostrato una seconda demo di Astral Chain al Nintendo Treehouse, concentrandosi sull'investigazione e il combat system. In primis, a quanto pare la metropoli di Ark è una sorta di ultima spiaggia per l'umanità, che ha dovuto costruire un luogo sicuro in un pianeta Terra sempre più inquinato. Esplorando un'area più ampia della città - che brilla più sul versante artistico che su quello meramente grafico - il nostro protagonista trova una frattura dimensionale e decide di entrarvi, pronto alla battaglia. Al fianco di un Legion con le doppie lame, utilizza lo spadone per infliggere ingenti danni ai nemici, eseguendo ove possibile anche i "sync attack", che come da titolo sono delle mosse sincronizzate tra Legion e Legionis. Cosa ancor più interessante, questi possono essere eseguiti uno dopo l'altro e assicurano dei combattimenti dal forte impatto scenico. Da bravo poliziotto, l'agente dovrà non solo risolvere dei casi secondari con l'aiuto dell'IRIS ma anche sventare i crimini minori e raccogliere la spazzatura per strada, in modo da riporla negli appositi cestini. Tornando a parlare di cose serie l'abbiamo visto dare la caccia a Jena, una misteriosa donna che pare essere stata corrotta dalla Materia Rossa: a riconferma di ciò, la donna ha aperto un varco per l'altra dimensione, costringendo l'impavida recluta a inseguirla. Superati alcuni puzzle ambientali - che come già detto prevedono la collaborazione tra Legion e Legionis - sono apparse le Chimere alate, dei nemici dal look angelico che mettono in luce il character design illuminato di Masakatsu Katsura. Per quanto concerne la boss fight contro Jena, questa ci è parsa molto più ostica e varia rispetto allo scontro con il Briareos. In questa fase abbiamo avuto conferma che sarà possibile scambiare le cinque tipologie di Legion in tempo reale, adattandosi a ogni tipo di situazione: il Legion da difesa ci attornierà con una barriera protettiva, schermandoci dagli attacchi degli avversari, mentre l'alleato simil-felino ci consentirà di raggiungere velocemente il nemico e mettere a segno dei colpi difficilmente parabili.

    Mentre Nier: Automata fa della narrazione a lungo termine il proprio cavallo di battaglia - offrendo in ogni caso un combat system godibile - Astral Chain potrebbe muoversi in direzione opposta. Ci spieghiamo meglio: non dubitiamo che la nuova opera di Platinum punti a raccontare una storia interessante ma è chiaro che il fulcro dell'esperienza risieda nelle sue peculiari meccaniche di gameplay. Durante l'addestramento con Jin nella centrale della Neuron, abbiamo visto il protagonista eseguire una schivata perfetta e sfruttare il momento per contrattaccare con il Legion. Proprio come accadeva in Devil May Cry e God of War, alcuni colpi specifici portano l'avversario in juggling e consentono di inanellare una serie di attacchi più lunga del solito. Tali dinamiche sono più che gradite ma non potremmo certo definirle una novità, al contrario di ciò di cui vi parleremo adesso.
    Prima vi abbiamo detto che è possibile muovere a piacimento il proprio Legion senza perdere il controllo del Legionis. Ebbene, sarebbe stato assurdo non sfruttare tale possibilità per dar vita a soluzioni offensive mai viste prima. L'agente e il suo compagno sono fisicamente legati da una catena d'energia, la quale può essere utilizzata sia per intrappolare un nemico - girandogli attorno con il Legion - sia per scagliarlo in aria a mo' di elastico: stando alle parole di Takahisa Taura, queste due insolite tecniche sono solo le basi di un combat system che promette di rendere giustizia all'appellativo di "Synergetic Action Game". In aggiunta sappiamo che il nostro eroe potrà catturare diversi tipi di Chimere, le quali si trasformeranno in dei Legion differenti. In una frazione di gameplay del Nintendo Direct, ad esempio, vediamo l'eroe servirsi di un arciere in grado di infrangere le barriere dei nemici o di un energumeno capace di spazzar via gli opponenti con i suoi pugni rotanti.

    Se a tutto questo ben di dio aggiungiamo le varie forme dell'arma d'ordinanza, allora non possiamo far altro che attendere con ansia il giorno in cui riusciremo a mettere le mani su Astral Chain, al fine di fugare ogni dubbio e testare la bontà di uno dei titoli più attesi dai possessori di Nintendo Switch.

    Astral Chain Forte di un comparto artistico capace di far chiudere un occhio su qualche incertezza di natura tecnica, Astral Chain è una produzione che attendiamo con sincero entusiasmo, sperando che alla profondità del combat system corrisponda una serie di valide attività secondarie. Quello delle Chimere e dei valorosi agenti della Neuron è un universo cyberpunk tutto da scoprire e - nel caso in cui l’intreccio narrativo dovesse rivelarsi all’altezza - potrebbe rappresentare un altro grande centro firmato Platinum Games.

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