Anteprima Atelier Iris -Eternal Mana-

Le perdute arti alchemiche presto in tutta Europa!

Anteprima Atelier Iris -Eternal Mana-
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • DAL GIAPPONE CON AMORE

    A distanza di 9 anni dalla nascita della popolare saga Atelier (correva l’anno 1997 quando apparve sulle Playstation nipponiche), KOEI LTD annuncia lo sviluppo di questo sesto capitolo che, per la prima volta in assoluto, dopo aver raggiunto il mercato americano. Sviluppato dalla giapponese Gust e distribuito negli States da NIS America (publisher di titoli del calibro di Phantom Brave, Makai Kingdom, La Pucelle e Disgaea), questo celebre RPG giapponese sbarcherà nel vecchio continente intorno alla prima metà di Marzo. “Stiamo rafforzando il nostro impegno per lo sviluppo del genere ruolistico su Ps2 al quale abbiamo lavorato negli ultimi 2 anni e il rilascio di Atelier Iris rappresenta un altro significativo passo in tale direzione” spiega David Hope, General Manager della KOEI LTD. “Siamo molto felici di portare questo gioco anche in Europa perché questo titolo ha suscitato un notevole interesse e ci fa molto piacere soddisfare la domanda dei clienti”. In attesa della sua uscita, ecco un piccolo assaggio di quello che vi aspetta in Atelier Iris: Eternal Mana.

    NUOVO MONDO, NUOVI PROBLEMI

    La storia avrà luogo nell’incantato mondo di Regallzine, terra sorretta dai poteri elementali degli spiriti Mana. Ogni cosa, ogni sostanza in questo universo è composta da svariati elementi (fuoco, acqua, legno, pietra, tuono, buio, luce, tempo, sacro, spirito, potere, aria e vita) e le persone vivono sotto la guida e la protezione dei Mana. Solo gli Alchimisti, ristretta elite ormai in decadenza, sono in grado di servirsi della loro straordinaria forza, con la quale hanno la capacità di creare oggetti magici. Il giocatore vestirà i panni di Klein Keisling, un giovane aspirante Alchimista che sarà chiamato a sventare l’apocalisse bramata dal folle Mull, il cattivo di turno. Inutile dire che il giovane eroe incontrerà ogni sorta di amici ed avversari e che le sue eccezionali doti saranno affinate mano a mano che procederà nell’avventura che lo porterà a viaggiare per tutto il globo. Come era da aspettarsi la trama ricalca fedelmente le più diffuse e stereotipate tradizioni narrative e se da una parte questo prologo farà storcere la bocca a coloro che sono alla ricerca di novità, dall’altra va invece a rafforzare la sensazione che il tema classico rimanga sempre il più gradito (e venduto).

    IL FASCINO DELL'ALCHIMIA

    Atelier Iris: Eternal Mana a quanto pare sarà un RPG strategico unico nel suo genere. Accanto agli elementi standard vanterà infatti alcuni aspetti innovativi e molto interessanti per la tipologia di gioco a cui appartiene. Come accennato qualche riga sopra, gli Alchimisti saranno in grado di elaborare degli oggetti, operazione che verrà permessa da un “Synthesis System” grazie al quale il giocatore potrà appunto sintetizzare nuovi oggetti estraendo sostanze elementali da tutto ciò che potrà trovare (o comprare, qualora si trovi nei pressi di un negozio) sul campo di battaglia: piante, fiumi, pietre e quant’altro. L’aspetto interessante di questo sistema è dato dal fatto che ogni cosa creata potrà essere a sua volta utilizzata per realizzare nuovi e più potenti artefatti, fino a raggiungere un massimo di circa 300 combinazioni. Va ricordato tuttavia che la collezione di oggetti rappresenta da sempre un marchio distintivo della serie e che grazie alla vastissimo numero di accostamenti possibili unito ad un elevato grado di personalizzazione, il giocatore avrà (almeno a livello teorico) un controllo quasi illimitato sulle perdute arti alchemiche. Collezionare oggetti non sarà tuttavia una necessità puramente pratica ma darà la possibilità, dopo aver completato determinate serie, di sbloccare contenuti speciali come musiche, gallerie di immagini, artwork e molto altro ancora. Altro importante elemento del gameplay sarà costituito dai Mana, bizzarre e potenti creature che, una volta equipaggiate, conferiranno poteri speciali ai loro portatore. Non è ancora confermato, ma sembra che la scelta del tipo da utilizzare sarà spesso subordinata alla situazione che si andrà ad affrontare, se non addirittura necessaria alla prosecuzione del gioco. Ogni qualvolta chiamerete in azione i Mana

    consumerete la loro energia e, particolare curioso, diminuirete la loro benevolenza nei vostri confronti: questo aspetto lascia intuire la grande importanza che verrà rivestita dal tipo di rapporto che deciderete di stringere con i vari esseri, dal quale dipenderanno con ogni probabilità i vostri progressi come alchimisti. Onde evitare che gli ameni spiritelli si rifiutino di collaborare, dovrete sempre tenere sotto controllo i loro parametri, ripristinandoli tempestivamente in caso di riduzione, facendo loro dei regali (?!) e, in generale, trattandoli con il massimo rispetto e riguardo. Ognuno di loro avrà difatti personalità e abilità univoche e sarà utile sia per l’elaborazione di oggetti che per il potenziamento delle armi. Tolti questi due elementi la struttura di gioco rimarrà pressoché fedele a quella propria di un RPG vecchio stampo: esplorazione, dungeons, combattimenti casuali, potenziamento di armi ed equipaggiamenti, level up dei personaggi e tante, tante sidequests. Il gioco dovrebbe essere strutturato in modo tale che ogni volta che si completerà una missione, ne comparirà subito un’altra da portare a termine in una nuova area: sembra che gli spostamenti da una zona all’altra del pianeta saranno possibili sia attraverso i sentieri (quindi a piedi) o tramite dei portali magici che trasporteranno immediatamente il giocatore nella locazione desiderata. Sebbene non si conoscano notizie più precise sulle modalità, molto probabilmente la scelta di come muoversi dipenderà dalla volontà di correre il rischio di imbattersi in qualche scontro o meno. A proposito di scontri, va detto che (almeno da quello che si è potuto vedere dagli screenshot) la schermata di battaglia avrà delle connotazioni decisamente classiche, a partire dalla visuale bidimensionale che vedrà l’assalitore (o gli assalitori, in caso di attacco multiplo) occupare la parte sinistra dello schermo, mentre nella parte opposta prenderanno posizione sulla ormai nota linea immaginaria, i membri del party (tre in tutto). La modalità di combattimento, scandita dalla tradizionale azione a turni sarà arricchita da un “Cost Turn Battle System” grazie al quale sarà aumentata la pianificazione strategica, mettendo chi gioca in condizione di scegliere tra attacchi poco efficaci (ma che permettono di aggiungere più velocemente il prossimo turno) e offensive più potenti che richiederanno un tempo di esecuzione maggiore. Durante i combattimenti, pare sarà inoltre possibile cambiare uno o più personaggi, magari per sostituire un membro prossimo alla morte o affetto da alterazioni di status. Questo aspetto, oltre a facilitare la vita al giocatore permettendogli di rimandare quasi all’infinito il momento del game-over, sarà particolarmente utile per saggiare le abilità dei personaggi (7/8 disponibili) in ogni frangente, cambiando strategia a seconda dell’avversario. Stando alle informazioni in circolazione, tutti i membri della squadra guadagneranno esperienza (e con essa punti da distribuire per il potenziamento di parametri come difesa, attacco e abilità) indipendentemente dalla loro partecipazione o meno alle battaglie: se da una parte questa opzione potrebbe scoraggiare l’uso di tutti i personaggi a disposizione, dall’altra rappresenta invece un’allettante opportunità per tutti coloro che non intendono passare ore e ore di gioco solamente per “mettere alla pari” i guerrieri lasciati indietro.

    UN GUSTO UN PÒ RETRÒ

    Quello che stupisce di questo titolo è senza dubbio la scelta di una grafica così datata e poco consona agli standard delle console a 128 bit. Questo non rappresenta necessariamente un lato negativo poiché il risultato che ne deriva è piuttosto gradevole e conforme alle ambientazioni fantastiche e fumettose proposte da questo gioco. A giudicare dagli screenshot, sembra quasi che gli sviluppatori abbiano voluto rendere omaggio alle vecchie glorie per SNES attraverso sfondi in 2D disegnati a mano, personaggi miniaturizzati in perfetto stile anime e una palette di colori variopinta e luminosa. Gli ambienti, da quel poco che si è potuto vedere, non mostreranno nulla di nuovo (foreste, villaggi, città, castelli ecc.) mentre i nemici, come spesso accade, spazieranno da creature mitologiche (es. draghi, golem) a stravaganti esseri di varia forma e natura (troll, piante assassine, cavalieri e ogni altra cosa possibile immaginabile). Pare inoltre che i dialoghi (alcuni dei quali veramente spassosi) saranno accompagnati da grandi artwork dei personaggi e che sarà presente il doppiaggio delle scene sia in Inglese che in Giapponese. Allo stadio attuale rimangono tuttavia numerosi interrogativi di natura tecnica (sonoro, qualità della conversione, presenza o meno del selettore a 60 Hz) che purtroppo potranno essere sciolti solo al momento della prova effettiva.

    Atelier Iris -Eternal Mana- Atelier Iris: Eternal Mana è un titolo molto promettente. Accanto alle solide basi di un gioco di ruolo vecchia maniera, offre nuovi e stimolanti elementi (tra cui un livello di personalizzazione altamente discrezionale) che potrebbero dargli una marcia in più. Si tratta tuttavia di un titolo che verrà sicuramente visto con grande piacere dai nostalgici del 16 bit ma che difficilmente sarà apprezzato da coloro che si aspettano un comparto tecnico all’altezza delle più recenti tecnologie. Come sempre, sarà il tempo a fornire tutte le risposte.

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