Attack on Titan: il gioco gratis fan game de L'Attacco dei Giganti

Mentre ingannavamo l'attesa per l'esordio della Final Season di Attack on Titan, ci siamo imbattuti in un fan game gratuito de L'Attacco dei Giganti.

Roark's Attack on Titan Fan Game
Anteprima: Multi
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Disponibile per
  • Pc
  • In occasione del debutto della seconda parte de L'Attacco dei Giganti - The Final Season, ci siamo imbattuti in un videogioco fan-made ispirato alla licenza di Hajime Isayama e improntato sul PvP. Dopo esserci cimentati col gioco non ufficiale a tema Naruto che in rete sta riscuotendo un discreto successo (per tutti i dettagli correte a leggere la nostra anteprima su Naruto: Project Shinobi), questa volta abbiamo aggiunto all'equipaggiamento il Dispositivo di Manovra Tridimensionale utilizzato dai tre corpi armati della nazione di Eldia per toccare con mano il gioco di AOT sviluppato dall'utente Roark.

    Offrite il vostro cuore al PvP!

    Con nostra grande sorpresa, lo sviluppo di Roark's Attack on Titan ha avuto inizio ben cinque anni fa, quando un fan della celeberrima serie a fumetti si avvalse del motore grafico Unity per ricostruire la foresta in cui Eren Jaeger e gli altri cadetti del 104° Corpo di Addestramento Reclute si erano allenati nell'uso del Dispositivo di Manovra Tridimensionale.

    Probabilmente ispirato da A.O.T. Wings of Freedom, ovvero il primo gioco di Omega Force basato sulla licenza dei record (per tutti i dettagli rileggere la nostra recensione di A.O.T. Wings of Freedom), Roark mise da parte i Giganti del franchise e le dinamiche legate al loro sterminio per focalizzarsi invece sulla componente multigiocatore e sul PvP, non a caso il titolo fan-made vanta oggi una mezza dozzina di modalità differenti cui possono partecipare un massimo di 24 giocatori. Vi sono ad esempio diverse varianti dei classici Deathmatch, in cui gli utenti competono per accumulare il maggior numero possibile di uccisioni, la modalità Regicidio, nella quale un singolo Eldiano viene insignito del titolo di re e deve rimanere in vita fino allo scadere del tempo per far vincere il proprio team, senza dimenticare la simpaticissima modalità Infection, che vede tutti i partecipanti dare la caccia all'infetto di turno, e così via. Non mancano nemmeno delle modalità legate all'addestramento e che appunto prevedono l'abbattimento di manichini in legno, né aree virtuali in cui gli utenti possono sfidarsi in vere e proprie corse a ostacoli, similmente a quanto avviene nelle maggior parte dei tie-in ispirati alle più famose serie d'animazione giapponese.

    L'esiguo numero di giocatori connessi ci ha impedito di provare alcune delle modalità incluse nel pacchetto, ciononostante i test che abbiamo condotto su Roark's Attack on Titan ne hanno posto sotto i riflettori delle caratteristiche interessanti. Nonostante il prodotto sia alquanto minimalista sul lato grafico e presenti qualche fastidioso problema di natura tecnica, come l'eccesivo lag registrato in un paio di match, bisogna riconoscere che lo sviluppatore ha ricreato minuziosamente le meccaniche legato al Movimento Tridimensionale.

    Ricorrendo al rampino e alle bambole di gas che questi trasportano, ognuno dei quattordici personaggi giocabili può agganciare un punto qualsiasi dello scenario per librarsi in volo e sfrecciare in mezzo ad alberi ed edifici in pietra, planare addosso agli avversari per eseguire uccisioni aeree o magari rifugiarsi sotto i balconi coperti per seminare eventuali inseguitori. Ad averci soddisfatti è proprio il volo, poiché durante la nostra prova non ci siamo mai imbattuti in zone prive di potenziali appigli da sfruttare per prendere quota tra un balzo e l'altro. Anche il dispendio del gas ci è parso abbastanza equilibrato, ma in ogni caso occorre specificare che tanto le aree cittadine quanto quelle esterne traboccano di scorte cui attingere velocemente.

    Passando invece al combattimento vero e proprio, va detto innanzitutto che allo stato attuale i componenti del roster non presentano statistiche individuali o abilità speciali, ragion per cui la scelta dell'avatar non influenza in alcun modo le performance belliche dei soldati. In compenso, prima di scendere in campo l'utente è chiamato a decidere se portare in battaglia le classiche spade utilizzate dal Corpo di Ricognizione per abbattere i Giganti, o se invece equipaggiare gli strumenti che abbiamo ammirato in azione durante la terza stagione de L'Attacco dei Giganti (siete un click dalla recensione de L'Attacco dei Giganti - Stagione 3).

    Laddove le lame anti-titano rimangono l'arma ideale per il corpo a corpo, in Roark's Attack on Titan è quindi possibile avvalersi dell'equipaggiamento sfruttato da Kenny Ackerman e dagli altri membri della Squadra di Soppressione Anti-Uomo per aprire il fuoco a distanza media e riempire di piombo gli avversari. Un prezioso vantaggio, questo, che i pistoleri compensano con l'impossibilità di parare gli attacchi in entrata e soprattutto l'incapacità di ricaricare a mezz'aria. In alternativa i componenti dell'Armata Ricognitiva sono liberi di equipaggiare le micidiali Lance Fulmine inventate da Hanji Zoe per superare le difese del Gigante Corazzato e del Bestia. Stando a quanto spiegato dallo sviluppatore Roark, queste possono essere impiegate per prendere di mira dei nemici ignari ed eliminarli da lontano, o magari per allestire delle efficaci trappole esplosive durante gli inseguimenti e ricorrere al detonatore manuale per farle saltare in aria al momento propizio. Tuttavia, poiché il client del fan game si chiude bruscamente ogni qualvolta venga selezionata la Lancia Fulmine come strumento d'offesa, durante i nostri test non abbiamo potuto saggiarne la potenza in prima persona.

    Come accennato in precedenza, è sul versante grafico che Roark's Attack on Titan si mostra estremamente essenziale, difatti le ricostruzioni dei paesaggi storici del franchise - come ad esempio la caverna di cristallo sotto la Chiesa dei Reiss - appaiono molto spartane e povere di dettagli. Tenendo però presenti le vere finalità del progetto, ossia offrire ai fan del franchise un'arena PvP in cui destreggiarsi in fughe e uccisioni acrobatiche, non sorprende affatto che Roark abbia adottato un look tanto semplice per la propria creatura.

    Augurandoci che lo sviluppatore riesca a rimediare quanto prima ai crash e agli altri problemi tecnici che al momento affliggono il prodotto, continueremo a seguirne da vicino i progressi, incoraggiando tutti gli estimatori del brand a provare personalmente il fan game e a competere nei tornei che l'autore terrà di tanto in tanto. Chiudendo entrambi gli occhi sulla povertà dei poligoni, Roark's Attack on Titan potrebbe rivelarsi un piacevole passatempo, specie se affrontato in compagnia di amici.

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