Baba Is You: un puzzle game per PC dallo stile unico e originale

Plurinominato all'Independent Games Festival, Baba Is You è un puzzle game basato su una sola meccanica dalla forte carica concettuale.

Baba Is You: un puzzle game per PC dallo stile unico e originale
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  • Il bello di un medium multiforme come quello videoludico è che per dar vita a un'opera davvero originale possono bastare pochissimi elementi: talvolta anche solo un'idea messa in pratica come si deve. Che è poi una filosofia molto cara agli sviluppatori indipendenti, i quali, per un misto di voglia e necessità, sono spesso i produttori d'idee più valorosi, capaci di far fronte alla mancanza di risorse con dei guizzi creativi a dir poco eccezionali.
    L'Independent Games Festival, costola della più nota Game Developers Conference, nasce proprio con il fine di celebrare i giochi più peculiari facenti parte di questo sottobosco, quelli che dimostrano che l'estro, con la disponibilità monetaria e tecnologica, c'entri fino a un certo punto. Non a caso tra i titoli con il più alto numero di nomination agli Awards 2018 - le premiazioni avverranno a marzo, in concomitanza con la GDC - spiccano nomi che della brillante creatività "low-budget" fanno un vessillo. Dell'ottimo Night In The Woods, candidato in ben tre categorie, avete a disposizione la nostra recensione completa, così come del tre volte nominato Getting Over It, il videogioco virale di Bennett Foddy, vi abbiamo già mostrato abbondantemente tutta la machiavellica stravaganza.
    Chi però può vantare più candidature quest'anno è Baba Is You, puzzle game partorito nel corso della Nordic Game Jam 2017 su cui, a un primo sguardo, non verrebbe da scommettere neanche un centesimo. Salvo poi scoprire, tastiera alla mano, che un concept - anche molto semplice - può realmente fare la differenza, quand'è interessante sul serio.

    Dev Is You

    Detto schiettamente: se farsi notare nel mare magnum di produzioni che affollano l‘industria non è facile già di per sé, provarci sfruttando un linguaggio come quello del puzzle game è impresa forse ancora più ardua. Si tratta infatti di una tipologia di videogiochi che non beneficia dei ritmi ludici e dell'appeal di altri generi di stampo più commerciale, che dunque, per far presa anche soltanto su uno spicchio di pubblico, necessita di prodotti imperniati attorno a caratteristiche molto originali e distintive. Non è impossibile, beninteso, e anzi alcuni progetti recenti stanno lì a dimostrarlo, uno su tutti lo splendido Gorogoa. Esempio perfettamente opposto è appunto quello di Baba Is You, la cui cifra, a differenza dell'opera prima di Jason Roberts, non consiste di certo in una caratterizzazione estetico-artistica sfolgorante. Fatichiamo anzi a immaginare una resa in pixel più essenziale, per cui i livelli di gioco, dei quadri statici suddivisi idealmente a scacchiera, accolgono oggetti graficamente a malapena abbozzati quali macigni, blocchi, pozze d'acqua o di lava, e in più qualche personaggio che stenteremmo perfino a definire stilizzato. La particolarità del lavoro del finlandese Arvi ‘Hempuli' Teikari va insomma ricercata altrove, nello specifico all'interno di una formula di gameplay tanto basilare quanto -a suo modo- ingegnosa. Come scritto gli stage contengono diversi oggetti canonici, alcuni dei quali possono essere spostati dal giocatore di casella in casella, in orizzontale o in verticale, tramite il movimento del proprio avatar, che si anima alla pressione delle quattro frecce direzionali della tastiera.
    Oltre agli oggetti comunemente intesi come tali, ogni scenario ospita altresì una serie di vocaboli, parole movibili esattamente alla stessa maniera degli altri elementi che, se accostate in un ordine tale da creare brevi proposizioni di senso compiuto - tipicamente due nomi connessi dal verbo essere -, sono in grado di sovvertire letteralmente le regole in-game.
    Le voci di cui tenere maggiormente conto sono sostanzialmente due. Il termine "Win", messo alla fine della frase, definisce la condizione di vittoria che permette di risolvere il rompicapo di turno.

    Per esempio, mettere in fila le parole "Flag Is Win" significherà poi dover trovare il modo affinché il nostro avatar raggiunga l'unica bandierina presente all'interno del setting per poter passare alla sfida seguente. L'altra parolina da tenere in grande considerazione è "You", dato che va a determinare quale sia l'entità in campo che saremo effettivamente in grado di manovrare. All'inizio di ciascun quadro è sempre prevista la direttiva del "Baba Is You", là dove Baba è uno strano animaletto bianco in pixel art.
    Basta però trascinare la parola "Rock" al posto di "Baba" per assumere immediatamente il controllo del masso -o dei massi- in scena, il che potrebbe servire, ad esempio, per superare indenni una barriera di magma rovente. E in egual modo è possibile impersonare ogni cosa goda della presenza del suo corrispettivo scritto, che sia essa un oggetto di dimensioni ridotte, un muro intero, finanche il vuoto dei riquadri non occupati da alcunché.
    L'importante è che "You" sia sempre preceduto da soggetto e verbo, altrimenti il gioco si "rompe" e si è costretti a ripetere lo stage daccapo.

    Descrivere come funzioni Baba Is You è evidentemente più complesso dell'apprendimento delle sue leggi una volta poggiate le dita sulla tastiera. Leggi che, sfruttando la sintassi anglosassone, elevano il giocatore al pari di uno sviluppatore-demiurgo capace di manipolare continuamente il videogioco al fine di risolvere i puzzle e progredire negli stage.
    A proposito dei puzzle, i tredici livelli proposti dalla demo mettono sul piatto una serie di prove di logica dalla difficoltà crescente. La curva di apprendimento sembra ben calcolata, così come il grado di complessità dei rompicapi, che cresce con garbo e, sul finire della dimostrazione, non lesina di trovate di puzzle solving bizzarre e ispiratissime. Compito del developer norreno sarà quello di mantenere stabile questo mix di creatività e bilanciamento anche nella versione finale del gioco, ad oggi prevista entro e non oltre l'estate dell'anno in corso.

    Baba is You Progetto dal carattere spiccatamente concettuale, Baba Is You fa capolino tra le nuove proposte del mercato videoludico indipendente con una ricetta rompicapo immediata ed estremamente originale. Esperimento digitale unico nel suo genere, il titolo di Hempuli gioca con le regole della grammatica inglese e con le meccaniche del puzzle game tradizionale in un mix dove l’ampio impiego del pensiero laterale, da parte di chi gioca, è pratica indispensabile per avanzare verso gli stage successivi. Va da sé che la sua netta indole sperimentale, unita a un manto grafico non propriamente à la page, non sia cosa per tutti i palati. Vale comunque la pena seguire gli sviluppi di Baba Is You con una certa attenzione, specialmente da chi fosse solito apprezzare le sfide di logica dure e pure.

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