È passato un intero anno dalla nostra precedente anteprima di Baldo The Guardian Owls, il prossimo titolo di Naps Team che ha conquistato l'attenzione della platea mondiale. Del giovane e biondo eroe si erano purtroppo perse un po' le tracce, ma niente paura: in realtà gli sviluppatori messinesi stanno lavorando alacremente, come testimoniato dal recente video di gameplay distribuito dal team.
In attesa quindi di gettarci all'avventura (manca ancora una data di uscita), il materiale concesso da Naps Team ci ha dato l'occasione di vedere un po' più da vicino le meccaniche di Baldo e il suo sistema di progressione. C'è molto di cui discutere, e un eroe merita tutta l'attenzione possibile.
Un corno per domarli
Se vi state avvicinando solo ora a Baldo, sappiate che parliamo di un adventure RPG che strizza abbondantemente l'occhio alla grande animazione giapponese e a serie del calibro di The Legend of Zelda. La vicinanza al franchise Nintendo diventa ancor più palese analizzando il gameplay del gioco: per esempio il villaggio Kidoge, in cui il protagonista muove i primi passi del suo viaggio, ci ha ricordato vagamente la foresta dei Kokiri dell'epopea di Link. Parliamo d'altronde di luoghi sereni, in cui la gente vive la propria quotidianità immersa nella natura.
È proprio in questa routine che intervengono Baldo e la sua amica Luna, aiutando allevatori e altri membri del villaggio a risolvere piccoli grattacapi: galline scomparse, pecore che bloccano il passaggio o artigiani che armeggiano con la propria fornace. Si respira quella semplicità tipica dei lungometraggi dello Studio Ghibli, e saranno proprio questi incarichi all'apparenza più modesti a comporre un sistema di quest secondarie che appare decisamente corposo già dalle prime battute.
Baldo sarà però chiamato a un'importante missione, ossia ritrovare il misterioso Galeone Perduto che il nonno ha cercato per anni interi: la leggenda narra che il veliero contenesse una temibile arma e un artefatto di inestimabile valore, in grado di rivelare il cammino per il villaggio dei Guardian Owls. Seppur per pochi secondi, si è anche intravista una boss fight con un'enorme creatura tentacolare, e possiamo aspettarci di certo diverse sfide lungo il tragitto. I miti tuttavia devono attendere, giacché i membri della comunità di Kidoge si danno sempre una mano a vicenda.
Dagli elementi mostrati nei filmati possiamo presupporre che Baldo alternerà quest più "umili" al suo grande cammino, accettando gli incarichi dispensati dai numerosi NPC sparsi per il mondo. Oltre che The Legend of Zelda, l'approccio scelto da Naps Team ci ha ricordato anche produzioni come Okami, in cui le
ambientazioni sono popolate di personaggi che si affidano unicamente all'eroe principale per richieste d'aiuto. È proprio la ricchezza e la caratterizzazione dei comprimari a suggerire un'altra qualità del futuro titolo dello studio messinese, ma prima di esaminare il ricco campionario di stramberie visibili nei filmati, c'è da discutere di un altro punto in comune tra Baldo e Link. Nelle battute iniziali dell'avventura, infatti, il protagonista ottiene un corno magico dalle doti misteriose. Lo strumento, collegato proprio alla tribù dei Guardian Owls, può essere usato per suonare canzoni per il viaggio rapido o per attivare marchingegni, e ai più nostalgici ricorderà sicuramente una certa ocarina. Ovviamente, le melodie verranno trasmesse da creature peculiari, e di queste il reame di Baldo ne sembra davvero ricco.
Un po' di Zelda, un po' di Ghibli
Baldo si è da subito presentato al pubblico con una trafila di personaggi ampiamente ispirati allo Studio Ghibli, e i filmati mostrati di recente ci hanno fornito qualche ulteriore dettaglio sulla loro caratterizzazione: c'è per esempio Ranotto, il gigantesco rospo menestrello che elargisce una nuova melodia per il corno e utili indicazioni sulle zone circostanti; oppure il grande Moiro, un nano circense vestito da clown che viaggia per il mondo con il suo circo itinerante.
Sono anche questi individui straordinari a dare a Baldo un tocco decisamente gustoso, ma ciò che ha catturato la nostra attenzione è una specifica reazione di Moiro a un gesto del protagonista: se decidessimo, per esempio, di attaccare il maiale ammaestrato dell'artista, questi si rifiuterebbe di parlare ulteriormente con noi, precludendoci la possibilità di accedere al suo negozio. Non sappiamo ancora quali interazioni "segrete" saranno presenti nel gioco finale, ma questo elemento suggerisce che Naps Team potrebbe aver celato diverse sorprese per chi vorrà sperimentare (o perfino azzardare) approcci inusuali.
Sono proprio simili potenziali misteri a rendere Baldo un titolo stuzzicante e vicino a quella tradizione di avventure RPG dove non tutto viene rivelato in maniera esplicita. A un rapido sguardo dei menu sembra presente inoltre una comoda sezione in cui troveranno posto gli indizi più importanti forniti dagli NPC, spesso evidenziati nelle linee di conversazione per risaltare all'occhio dell'utente, una soluzione già utilizzata in produzioni come The Legend of Zelda: Link's Awakening.
Giacché torniamo ancora una volta sul tema delle vicinanze alla serie Nintendo, la presenza di diversi scudi da acquistare - soggetti a rottura in caso di continuo utilizzo - ci riporta alla mente la variabilità dell'equipaggiamento vista in Breath of the Wild. Spostandoci infine sul piano del combattimento, ancora una volta le movenze del biondo protagonista appaiono estremamente familiari ai fan di Link, grazie a piccole combo di attacchi che possono terminare in un fendente "roteante".
Come si evince quindi dai gameplay che Naps Team ha mostrato, Baldo pare voler ricreare il medesimo senso di meraviglia che ha reso immortale la saga Nintendo. Un tratto testimoniato anche dalla presenza di diversi dungeon che si alternano all'esplorazione dell'overworld: mentre quest'ultimo è più ricco dei personaggi strampalati e "ghibliani", i primi faranno probabilmente maggior sfoggio di enigmi e combattimenti, come da tradizione del genere.
In definitiva, The Guardian Owls potrebbe davvero rivelarsi un prodotto da tenere d'occhio. Ovviamente ci sono ancora alcuni aspetti da limare, e laddove l'impianto artistico risulta già pregevole (compreso l'assaggio della colonna sonora composta da Gianluca Cucchiara), il comparto animazioni non appare ancora rifinito del tutto. Come detto, data l'assenza di qualsivoglia data d'uscita (e persino dell'anno di release), c'è ancora tutto il tempo necessario per effettuare un corposo lavoro di rifinitura.
Baldo sembra avere tutte le carte in regola per diventare il “The Legend of Zelda nostrano”, e Naps Team continua a meritare l’attenzione che sta raccogliendo in questi mesi dalla platea di giocatori di tutto il mondo. Se i primi trailer mostravano maggiormente l’ispirazione ai grandi lungometraggi dell’animazione giapponese, attraverso i video gameplay diventa palese l’omaggio dello studio messinese agli episodi più noti di The Legend of Zelda. Eguagliare un mostro sacro del genere non sarà di certo un compito facile, ma il corposo materiale che è stato pubblicato suggerisce che il cammino intrapreso dagli sviluppatori potrebbe essere quello giusto verso il successo.