Baldo: un gioco tutto italiano tra The Legend of Zelda e Studio Ghibli

In esclusiva temporale per Switch, Baldo promette un'avventura ispirata a due immaginari imponenti. Per saperne di più abbiamo contattato Naps Team.

Baldo
Anteprima: Nintendo Switch
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Negli ultimi anni il ruolo del panorama indipendente nell'industria videoludica si è fatto sempre più importante: al giorno d'oggi perfino un solo sviluppatore, con tempo e budget, può conquistare la fama mondiale. Non esiste una precisa ricetta per il successo, un segreto per conquistare l'interesse del pubblico: a volte basta uno scorcio visivo di grande impatto, altre volte è il concept a convincere la platea che una produzione sia un possibile "cavallo vincente". Un'altra buona strategia è quella di citare apertamente opere immortali, anche appartenenti ad altri media.

    Pensando a quest'ultimo caso, non c'è stata notizia o approfondimento che non abbia affiancato Baldo, titolo in lavorazione presso Naps Team, alle produzioni dello Studio Ghibli e al sempiterno The Legend of Zelda. Anche noi abbiamo messo gli occhi sul gioco, e ben prima che figurasse tra i titoli più interessanti dell'ultimo Indie World di marzo. Tuttavia abbiamo voluto far qualcosa in più: abbiamo chiamato in causa Domenico Barba, fondatore insieme a Fabio Capone di Naps Team, per toglierci qualche dubbio su Baldo.

    Capelli dorati e un gran sorriso

    "Da fan dei grandi action adventure RPG e degli iconici anime giapponesi, abbiamo sempre sognato di fare qualcosa che unisse queste due anime: volevamo un gioco che fosse un viaggio in un mondo magico ricco di personaggi fantastici, di dungeon complessi da affrontare ed enigmi da risolvere. Un viaggio che noi stessi avremmo voluto affrontare."

    Con queste parole, pronunciate durante l'ultimo Indie World, Fabio Capone ha presentato Baldo alla community Nintendo. Bastano pochi secondi di gameplay per restare catturati da atmosfere fiabesche vicine, ancora una volta, alle grandi opere dell'animazione giapponese. Personaggi caratterizzati in un modo talmente peculiare da ricordare il tratto del maestro Hayao Miyazaki, ma anche dei toni a cavallo tra spensieratezza ed epicità, con forti richiami a The Legend of Zelda.

    Su questo punto abbiamo interpellato Domenico, il quale ci ha confermato come Baldo sia un action adventure RPG con meccaniche ispirate alle avventure di Link ma impreziosito da un "sapore ghibliano". L'obiettivo del duo di Naps Team è infatti quello di trasformare Baldo in un sentito omaggio alle loro passioni.

    Abbiamo voluto insistere su questo aspetto, chiedendo se un'opera in particolare avesse influenzato il processo creativo, ma Domenico non ha voluto indicarci un titolo preciso. I due immaginari di riferimento sono infatti dei "mostri sacri", così variegati e ampi da aver condizionato l'intero processo di sviluppo.

    Queste fonti d'ispirazione sono chiaramente percepibili e riescono a catturare l'attenzione nel giro di una frazione di secondo. Sensazioni condivise dalla community internazionale: dati alla mano (un grazie a Naps Team per averceli forniti) Baldo ha raccolto sei milioni di visualizzazioni tra filmati vari e social, sintomo che l'opera del team messinese è decisamente seguita dai giocatori.

    Il dilemma dell'avventuriero

    Restano tante domande a cui dare risposta: chi sia il protagonista dell'avventura, oppure quali siano le ragioni che lo porteranno a intraprendere il suo viaggio. Su questo punto Domenico non si è potuto sbottonare, e ha scherzato affermando che si tratta "di quello che da sempre spinge tutti gli eroi a partire: una principessa. Oppure era il drago? No, no era il cristallo del... il nostro piccolo eroe si annoiava".

    Toni scherzosi a parte, è certo che il giovane protagonista di Baldo affronterà un cammino pieno di pericoli e personaggi potenzialmente memorabili: giusto per citarne uno, siamo estremamente curiosi di far la conoscenza del gatto stregone visibile nel primo trailer di presentazione.

    Proseguendo, in pochi secondi è possibile notare una stralunata pianta vivente, dei piccoli omini della foresta (che ci hanno ricordato i Kodama di Principessa Mononoke), topi esploratori del deserto, golem alimentati a vapore e ranocchi menestrelli. In una sola parola: una fiaba.
    Non bisogna però dimenticare che si tratta di un action adventure che farà leva anche su puzzle da risolvere. Abbiamo espressamente chiesto a Domenico quanto The Legend of Zelda abbia influito sul sistema di progressione, se Baldo offrirà un'avventura incentrata sulla raccolta di oggetti, e se il team ha ancora qualche asso nella manica. "Ci sono altre meccaniche che al momento non vorremmo svelare. Crediamo che potranno dare un piccolo tocco in più per apprezzare il viaggio".

    Parole che ci lasciano con l'acquolina in bocca, ed esaminando ancora una volta il trailer di Baldo, salta subito all'occhio la commistione tra combattimento ed enigmi. Piattaforme legate a marchingegni meccanici, ma anche strategie per sfruttare a proprio vantaggio l'ambiente circostante: si vede ad esempio il piccolo eroe lanciare un vaso su un nemico, riuscendo a bloccare la sua testa all'interno del recipiente.

    È altrettanto palese la presenza di oggetti magici, come la maschera che rende il protagonista invisibile, senza dimenticare quelle che sembrano delle boss fight contro alcuni titani. In attesa di avere tra le mani il gioco completo - o una demo - la sensazione è che Baldo sia un titolo benedetto dalla creatività non solo nel world design, ma anche nella struttura ludica. Ad arricchire il tutto, infine, la deliziosa colonna sonora a cura del compositore Gianluca Cucchiara.

    Impressioni quindi positive, condivise dalla stessa Casa di Kyoto: il nostro intervistato ci ha raccontato infatti come Nintendo stessa abbia contattato Naps Team con "notevole entusiasmo", offrendogli l'opportunità di presenziare all'Indie World. Un'opportunità che attesta nuovamente il potenziale di Baldo e ci riporta al concetto con cui abbiamo aperto questo articolo: la difficoltà di emergere al giorno d'oggi nell'industria videoludica.

    Naps Team esiste dal 1993, pubblica giochi dai tempi dell'Amiga e ha avuto alcune "hit" degne di nota, come Gekido e il sequel Kintaro's Revenge. Eppure Baldo sembra avere un qualcosa in più, forse per il materiale di riferimento, o forse per il semplice fatto di rispondere al "sogno mai realizzato" di un duo dallo spiccato talento. Domenico ci dice che oggi l'industria è "più semplice da approcciare, ma al contempo è più complicato emergere in un panorama indubbiamente più ampio, capace di sfornare idee valide e interessanti".
    Baldo sta emergendo, e noi aspetteremo pazientemente il suo arrivo.

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