Anteprima Beyond the Labyrinth

DA tri-ace arriva un Dungeon Crawler particolare, dai tratti delicati.

Anteprima Beyond the Labyrinth
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  • 3DS
  • Il Nintendo DS è stato nell’ultima generazione il punto di riferimento per quanto riguarda i giochi di ruolo giapponesi. Tra titoli nuovi, remake, porting, sulla piccola console si è visto sfilare quasi tutto lo scibile del genere, dai giochi dall’impostazione più classica a quelli apertamente sperimentali: si è passati, per esempio, da Chrono Trigger al remake di Final Fantasy IV, toccando Etrian Odyssey, in una varietà che senz’altro i giocatori hanno saputo apprezzare, visto che gli sviluppatori hanno continuato nella loro opera fino alla fine del ciclo vitale della console. Proprio all’ultimo di questi appena elencati, ovvero Etrian Odyssey, si avvicina per concezione Beyond the Labyrinth, dungeon crawler di tri-Ace, autori della serie Star Ocean e responsabili del buon Valkyrie Profile: Covenant of the Plume su DS.

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    Svelato pochi mesi fa con una manciata d’immagini, Beyond the Labyrinth ha catturato immediatamente l’attenzione dei giocatori. In pochi screenshot veniva mostrato infatti un mondo fantastico ed affascinante, rappresentato magnificamente da uno stile artistico d’impatto; il tutto, condito da una realizzazione tecnica di buonissima qualità. In più, c’era un elemento che nel suo mistero non poteva far altro che calamitare ancora di più la curiosità: una ragazza, poco più che una bambina, indifesa, pallida, eterea, sulla cui identità si è trovato subito modo di questionare: che sia il personaggio principale, da guidare nel mondo di gioco? O uno dei componenti del gruppo? Un affetto da proteggere, similmente a quanto avviene in Ico con Yorda, che la ragazza ricorda per l’apparenza quasi evanescente?
    Alla fine, niente di tutto questo: più che colei da condurre, la ragazza sarà proprio la nostra guida all’interno dei labirinti, sebbene non sia stato ancora specificato in che modo, visto che comunque molto del gameplay ruoterà attorno alla libera esplorazione dei dungeon, da cartografare esattamente nella stessa maniera in cui lo facevamo in Etrian Odyssey: pennino alla mano dunque, dovremo segnare percorsi, scale, tranelli, scorciatoie segrete, in un intrico di livelli non sappiamo ancora quanto complessi. Nelle intenzioni degli sviluppatori i dungeon non dovrebbero essere di sconcertante mole e complessità, per facilitare l’approccio al gioco, e probabilmente perché non vuole essere l’esplorazione fine a sé stessa il focus dell’esperienza.
    Più probabile che lo sia lo scoprire passo dopo passo la natura del legame con la misteriosa ragazza, che è sì la nostra guida ma appare persino nei combattimenti. In questi frangenti non sarà possibile controllarla, ma dovrebbe essere possibile parlarle, per chiedere consigli o quant’altro. Troppa è l’attenzione a lei riservata in immagini e trailer promozionali del gioco per lasciare che sia solo una comprimaria di poco peso: lecito aspettarsi qualcosa in più, con una trama sufficientemente esplicativa al riguardo e testi all’altezza, visto e considerato che le scene d’intermezzo saranno doppiate.
    Dal punto di vista squisitamente ludico, è opportuna qualche considerazione riguardo il battle system, visto che sempre di un dungeon crawler stiamo parlando, seppure non siano disponibili dettagli tali da poter avere un coerente quadro d’insieme. Il party sarà composto da quattro personaggi, ognuno con le sue peculiarità, ma ancora non sappiamo se tali peculiarità deriveranno dalla divisione in classi o dalla libera scelta delle skill da parte del giocatore. Quello che nelle intenzioni degli sviluppatori dovrebbe essere un sistema di combattimento orientato all’azione sembra, sempre dalle poche immagini e informazioni che abbiamo, un esempio tutto sommato classico di battaglie a turni, con il personaggio che potrà scegliere l’azione da eseguire, con la sequenza dei turni stessi impressa a schermo. Il riserbo che Konami sta tenendo al riguardo probabilmente lascia presagire che ci sia decisamente qualcosa in più oltre l’aspetto del tutto tradizionale dei combattimenti, pertanto non ci avventureremo ulteriormente in deduzioni che potrebbero essere facilmente smentite.
    Quello su cui non abbiamo timore di essere smentiti, ulteriormente fomentati dall’ultimo trailer uscito in occasione del Tokyo Game Show 2011, è l’indubbio carisma che ha un titolo del genere. Il fascino dei dungeon crawler è del tutto particolare, e qualche giocatore potrebbe lasciarsi scoraggiare dalla struttura di gioco basilare e priva di orpelli; la semplificazione della fase prettamente esplorativa può essere pertanto un’ottima mossa da parte di tri-Ace, che potrebbe avvicinare al genere anche giocatori non avvezzi. Ma è soprattutto il feeling che la produzione riesce a trasmettere, anche in poche immagini e qualche video, a lasciare fiduciosi. C'è il potenziale per un ottimo titolo, permeato da un’atmosfera malinconica e misteriosa, e poggiato su solidissime fondamenta tecniche. Non ci resta che attendere.

    Beyond the Labyrinth Niente di più rispetto a ciò che era stato già visto è stato mostrato nell’ultimo trailer per il TGS 2011, pertanto parlando di Beyond the Labyrinth dobbiamo navigare a vista, commentando quel poco che sappiamo e non andando troppo oltre in fallaci deduzioni. Di certo, il titolo tri-Ace, pur nel mistero che lo avvolge, è tra quelli che più attendiamo per Nintendo 3DS: resta solo da sperare che Konami si sbottoni di più nei prossimi mesi.

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