Anteprima Bioshock Infinite - Le bestie dell'America

Columbia sorvola ancora i cieli videoludici! Analizzato minuziosamente l'ultimo trailer

Anteprima Bioshock Infinite - Le bestie dell'America
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Già intrecciavamo la corona d'alloro per eleggere Bioshock Infinite gioco dell'anno 2012, prima che due brutte notizie ci assestassero un duro colpo. La prima: dalla ventilata data di uscita di metà Ottobre il videogioco sviluppato da Irrational Games slittò a inizio 2013. La seconda: l'atteso First Person Adventure avrebbe saltato a pié pari i cruciali appuntamenti fieristici dell'E3 e della Gamescom.
    Temevamo il peggio. Che il direttore artistico Ken Levine abbia una visione troppo ampia da concretizzarsi con le tecnologie attuali? Il team non trova soluzioni adeguate ai problemi di sviluppo? Il publisher vuole a tutti i costi inserire modalità multiplayer aggiuntive e ciò invoca tempo extra? Nulla di tutto questo. A quanto pare si tratta di un ritardo dovuto alla volontà di rifinire gameplay e aspetto grafico, un lusso concesso a pochissime software house. Con il breve trailer Le bestie dell'America e l'annuncio delle due edizioni per collezionisti si è rimessa in moto la macchina promozionale. E ora sappiamo anche quando il carrozzone pubblicitario potrà placarsi: la release date è fissata attualmente per il 26 Febbraio 2013, giorno che tutti gli interessati a Bioshock Infinite devono segnarsi sul calendario!

    "Prendi la ragazza e allontana la morte"

    Vi ricordate come cominciava il primo Bioshock? Cielo terso, mare nervoso, timida illuminazione. Un proposito di naufragio e quella torre, oscura e al tempo stesso affascinante, che si ergeva in mezzo al mare. Che ci crediate o meno Bioshock Infinite riprende tale immagine in principio di avventura: un misterioso nocchiere, una barca solca la superficie del mare, dalla nebbia spunta un altro debole faro.
    Io dico, gli uomini non hanno ancora imparato la lezione di Babele?
    Tuttavia Columbia, la città nel cielo, non ha alcuna altra somiglianza con la Rapture dei precedenti capitoli. Sono entrambe utopie presto divenute distopie, ma laddove l'una aveva stretti corridoi in stile nautilus, l'altra vanta ampi viali alberati; i camminamenti metallici vibranti sotto il peso del vapore lasciano spazio a raffinati pavé. A Columbia c'è perfino una spiaggia (Battleship Bay), uccellini che cinguettano, fuochi d'artificio in pieno giorno. Nemmeno i reduci di guerra sono dimenticati a Columbia.



    Il visitatore, in questo caso Booker DeWitt, si trova di fronte ad ogni angolo l'eccezionalismo americano dei primi del '900. Perchè "i soliti americani" non potevano certo organizzare l'esposizione universale del 1911 a New York, a Boston o in una delle altre città industriali del "loro" continente. Nossignore, come ha ben spiegato il game designer Timothy Gerritsen, "perchè anzichè andare all'esposizione non facciamo che sia l'esposizione a venire da noi?".
    Un'esposizione unica e permanente, costruita sopra le nostre teste grazie a dirigibili e macchine volanti mai viste prima, che attraversa la nazione da Est a Ovest, che infine transita sugli spazi aerei degli altri Stati come a raffigurare lo strapotere statunitense di lì a venire. D'altro canto ogni piazza di Columbia ha la propria tribuna per comizi elettorali, un podio irresistibile tanto per i vanagloriosi deputati del Congresso quanto per gli sfaticati operai delle manifatture.
    Vista la peculiare urbanistica, il mezzo per transitare da un isolato ad un altro è un dedalo di binari sospesi nel vuoto. Tanto le merci quanto le persone si spostano lungo questa intricata ferrovia; Booker ha, però, deciso di evitare trasporti pubblici o teleferiche preferendo loro un uncino grazie al quale può appendersi e scivolare in un batter d'occhio. Dopotutto quando la tua missione è rapire la ragazza più desiderata dalla città e il tuo nemico è un volatile indiavolato non puoi certo sperare che il 27 barrato passi in orario.
    Il risultato è un twister da groppo in gola, cadute a piombo, appigli imprevisti, insidie sopra sotto a destra a manca. Mal di testa assicurato?

    Stand tall for the beast of America

    Il trailer Beast of America reca in sottofondo l'impegnato brano dei Nico Vega intitolato Beast. Musica rock per un montaggio di sequenze shooter, agli antipodi rispetto alla melodia equilibrata di Will the circle be unbroken? del precedente trailer trasmesso ai VG Awards 2011. In quell'occasione il visino di Elizabeth mostrava mestizia e compassione per il degrado di Columbia, prima di tirare fuori la grinta e passare un fucile di precisione al giocatore; nell'ultimo trailer rilasciato la fanciulla ci mette il doppio della grinta, estrae una doppietta (dalla sottana?) e la scaglia con fare deciso verso le nostre mani pronta per l'uso.
    I due atteggiamenti descrivono idealmente due fasi del rapporto tra Booker ed Elizabeth: sarà la narrazione ad approfondire il legame di fiducia tra salvatore e principessa, oppure al giocatore sarà concesso un certo margine discrezionale? Alcuni desiderano solo portare a termine la missione assegnata, intascare la ricompensa e consegnarla ai "federali"; altri - più sensibili - forse finiscono per affezionarsi, innamorarsi del su carattere caritatevole e condurre una crociata contro il Songbird.
    Buona parte del trailer Beast of America presenta i nemici in azione. Sono gli stessi avversari mostrati in Primavera sotto forma di brevi teaser.
    L'Handyman è uno dei pezzi migliori dell'Esposizione: corpi umani inseriti all'interno di protesti meccaniche, al cui centro si trova in bella mostra il loro cuore rinforzato chimicamente. Hanno un che di tragico nel fare uso della forza bruta di cui sono dotati, proveniente in larga parte dalle immense mani in porcellana. Per giunta non si fanno problemi a raccogliere i nemici ordinari e scagliarli in direzione del giocatore.
    In alcuni fotogrammi intravediamo il Patriota Motorizzato, automa col volto di George Washington. Un meccanismo a orologeria governa il suo movimento e fa sì che la gatling installata, chiamata ironicamente macinapepe, non si inceppi.

    I Boy of Silence sono insidiosi. Non hanno occhi, solo orecchie amplificate attraverso cui captano ogni singolo rumore. Sono vigliacchi e quindi non ci attaccheranno mai, ma fanno un gran fracasso chiamando a raccolta chiunque si trovi nei paraggi. Il loro volto coperto li rende degli esseri lugubri, tristi derivati di una catena di montaggio culturale che tanto apprezza gli individui spioni e pettegoli!
    Nel trailer compaiono inoltre le Sirene, anche se solo per alcune frazioni di secondo. Le quote rosa di Columbia stanno nelle retrovie, per poi manifestare la propria presenza quando si tratta di far resuscitare un nemico abbattuto. Non hanno quasi nulla di terreno: la meravigliosa voce proviene senza dubbio da un altro mondo, mentre la presenza fluttuante e la tunica bianca ricordano una ninfa dell'Olimpo. Spettrali!

    Bioshock Infinite Bioshock Infinite è stato in silenzio più del dovuto. Eravamo sinceramente dispiaciuti della sua assenza alle fiere di settore, ma sapevamo in cuor nostro che il suo ritorno sulla scena sarebbe stato trionfale. Così è avvenuto: il trailer Beast of America presenta i primi momenti dell'avventura, nient'altro che un omaggio al primo Bioshock, per poi passare in un frenetico montaggio alla componente shooter. Le armi a disposizioni e i plasmidi, il rapporto con Elizabeth e i nemici più temibili del gioco: una girandola emozionante che ci fa desiderare di addentrarci maggiormente nello sparatutto firmato Irrational Games. In ogni caso dal 26 Febbraio Columbia sarà a nostra completa disposizione su Playstation 3 (con Move e il primo Bioshock incluso), su Xbox 360 e PC (confermato supporto a DirectX 11).

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