Bulletstorm Full Clip Edition: Duke Nukem si aggiunge al cast dei personaggi

Durante i Game Awards 2016, Gearbox Software ha annunciato Bulletstorm Full Clip Edition, riedizione dell'omonimo sparatutto uscito nel 2011.

Bulletstorm Full Clip Edition: Duke Nukem si aggiunge al cast dei personaggi
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Me lo ricordo ancora, il discorso che Cliff Bleszinski fece durante l'evento review dello sfortunato Bulletstorm. "Speriamo che lo stile divertito e scanzonato della produzione vi piaccia, oppure c'è il rischio che in futuro continuiate a giocare anonimi sparatutto militaristi". Come sia andata, alla fine, lo sapete tutti: un anno dopo l'uscita del titolo People Can Fly, Electronic Arts pubblicò Medal of Honor: Warfighter.
    Che poi, a dirla tutta, Bulletstorm piacque parecchio alla critica: ad essere meno convincenti furono invece le vendite, che il publisher considerò inferiori alla soglia che avrebbe garantito un sequel alla produzione. Un vero peccato, perché Bulletstorm era un FPS divertente, leggero; burbero e brutale come se fosse l'erede legittimo degli shooter anni '90, e con qualche trovata di gameplay davvero indovinata. Ma all'epoca non sembrava esserci nessuno spazio, sul mercato, per un prodotto del genere. Anche Rage fece molta fatica a ritagliarsi un proprio spazio, e le mire monopolistiche di Call of Duty sembravano non lasciare respiro alla concorrenza.
    Oggi per fortuna la situazione è un po' cambiata, grazie anche all'incrollabile convinzione di Bethesda, che prima con Wolfenstein e poi con DOOMci ha ricordato quanto possano essere piacevoli gli shooter meno realistici e più viscerali. È normale, quindi, che People Can Fly, che aveva già pensato ad un sequel ufficiale per la produzione, voglia riprovarci. Lo fa con una riedizione chiamata Bulletstorm: Full Clip Edition, che sarà pubblicata stavolta da Gearbox e arriverà su PC e console il prossimo aprile. Con la partecipazione di un ospite inaspettato: il Duca.

    Tempesta d'acciaio

    Dopo il terribile Duke Nukem Forever pensavamo che il protagonista più "macho" del mondo dei videogame si fosse definitivamente ritirato dalle scene, destinato a comparire solamente in qualche nostalgica riedizione. E invece no: eccolo qui, con la sua solita volgarità e la canotta d'ordinanza, a fare compagnia ai protagonisti di Bulletstorm. Nella Full Clip Edition il Duca potrà essere selezionato come personaggio giocabile, e ci saranno addirittura scene d'intermezzo riscritte per "valorizzare" la sua presenza. Siamo abbastanza convinti che Duke possa trovarsi a suo agio nelle inospitali terre di Stygia, soprattutto considerando quale fosse il tono della produzione originale. Anche all'epoca della sua uscita, del resto, erano i commenti caustici dei protagonisti, le loro reazioni esagerate, l'esaltazione incondizionata per la violenza e la brutalità, e le frecciate più volte scagliate contro i clichè del militarismo, a fare di Bulletstorm un titolo dannatamente piacevole. Giocando spesso con i sottintesi, senza farsi scrupolo di ostentare un'evidente volgarità, il titolo People Can Fly sembrava davvero figlio della stessa filosofia che animava le produzioni 3D Realms, e l'incontro con Duke Nukem non può che essere indovinato.
    Non è mai stato comunque il racconto, il punto forte del titolo, e non lo sarà neppure in questa riedizione. L'aspetto più esaltante di Bulletstorm è di fatto il gameplay, integralmente concentrato attorno al concetto di "SkillShot". Si tratta, in pratica, di uccisioni particolari, eseguite sfruttando le improbabili armi concesse in dote al protagonista o gli elementi dell'ambiente circostante. Anzitutto è bene sottolineare che grazie a dei poderosi scarponi antigravitazionali, gli (anti)eroi del gioco sono in grado di rallentare il tempo soggettivo: un calcione ben assestato nelle parti basse, e l'avversario di turno fluttuerà per aria compiendo una lentissima parabola. Lo stesso effetto si ottiene con la frusta al plasma, che permette di tirare a se un nemico. Avvolto da un'evidente aura blu, il malcapitato può essere dunque dilaniato dalle nostre fucilate.

    Questa è solo la base di un sistema che premia la creatività ed il sadismo del videoplayer, impegnato a sperimentare mille possibilità. Le SkillShot più dirette prevedono l'impalamento dell'avversario fra le spine dei cactus o sui grovigli acuminati di ferraglia, mentre quelle più elaborate sfruttano in maniera imprevedibile tutte le possibilità del fuoco secondario delle armi. Caricare il "BulletStorm", una tempesta di cento proiettili in grado di scarnificare l'avversario, apre la strada a uccisioni succulente, per una soddisfazione davvero viscerale. Le possibilità sono davvero infinite, e grazie ad un sistema di potenziamento che di fatto si basa sull'accumulo di punti, il giocatore non solo è invogliato ad esplorarle tutte, ma viene continuamente "rifornito" di nuovi mezzi per sperimentare le sue "perversioni".
    Nella Full Clip Edition trova spazio anche la modalità Overkill, che ci permette di giocare l'intera campagna con tutte le armi e le abilità già sbloccate: benché disinneschi l'ottimo sistema di progressione, questo game mode potrebbe rappresentare un perfetto contenuto endgame, lasciando ai giocatori che già conoscono gli skillshot più spettacolari la libertà di sfogarsi senza costrizioni.
    Nella riedizione trovano ovviamente spazio anche tutti i DLC, Gun Sonata e Blood Symphony, che aggiungono qualche orpello estetico e soprattutto nuove mappe per la modalità cooperativa, chiamata Anarchy: si tratta di una sorta di Horde Mode in cui ad ogni ondata viene assegnato un punteggio minimo: per superare la prova è necessario superarlo, ovviamente esibendosi in spettacolari Skillshot di coppia o di gruppo.

    Largo spazio sarà dato anche alla modalità Echo, una sorta di Time Trial: oltre ai livelli che già sono stati aggiunti con i due Add-On citati poco sopra, People Can Fly aggiungerà cinque nuovi stage inediti, creati appositamente per la Full Clip Edition.
    Ovviamente non mancheranno miglioramenti tecnici: si parla, oltre che di un audio completamente rimasterizzato, di texture migliorate e di un lavoro importante anche sul fronte della modellazione poligonale. Nessuna dichiarazione, invece, per quel che riguarda il framerate: speriamo vivamente che il team voglia puntare ai 60 fps, per valorizzare la massimo l'incedere dell'azione.
    Se il lavoro di rifinitura dovesse rivelarsi solido, la Full Clip Edition potrebbe essere un'ottima occasione per riscoprire una produzione che avrebbe meritato bel altro destino. E, chissà: se stavolta le vendite dovessero essere più interessanti, Bulletstorm potrebbe persino ricevere un sequel.

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