Anteprima C.O.R.E.

Pronti per scoprire i misteri di C.O.R.E.?

Anteprima C.O.R.E.
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  • DS
  • Uno dei più grossi rammarichi dei fedelissimi Nintendo è che l'enorme successo delle sue console non sia corrisposto ad un altrettanto grande varietà di titoli nel catalogo ludico. Al di fuori delle storiche serie della casa di Kyoto, qualche buona simulazione sportiva e remake dei classici del passato la stragrande maggioranza dei nuovi giochi risponde alle esigenze di semplicità, immediatezza e fruibilità che, secondo gli esperti marketing delle grandi software house, sono gli ingredienti necessari per ottenere successo su questi hardware.

    Va così di pari passo che uno dei generi più lucrativi ed in voga del mercato home console e Pc, gli Sparatutto in Prima Persona, vedano pochi esponenti di rilievo sulla console portatile a doppio schermo, nonostante questa possa disporre di un hardware molto simile a quello del glorioso Nintendo 64, macchina che per prima sdoganò il genere su console (ritenuto in precedenza di competenza dei Pc) grazie a due gioielli del calibro di Goldeneye e Perfect Dark. Oltretutto l'interfreccia del DS dovrebbe essere in grado di garantire un feeling pari a quello ottenibile con mouse e tastiera, da sempre uno dei principali argomenti portati dai giocatori hardcore per spiegare il motivo per cui giocare su computer rimane il metodo preferibile.

    Per questi motivi l'arrivo di un nuovo Fps su DS è sempre salutato con grande gioia. Così fu, al tempo, per quelli che tuttora sono considerati i migliori esponenti del genere (rappresentati da Metroid Hunters e Dementium: the Ward), e così è stato -almeno sul mercato USA- con il recente Moon. E forse così tornerà ad essere in futuro, perchè C.O.R.E. appare proprio questo: un solido First Person Shooter, che forse pecca di originalità, ma fa tutto il resto molto bene.


    Nel 2028 un meteorite precipiterà nel deserto del Mojave, negli Stati Uniti. Per studiarlo verrà costruita una base militare sotterranea nel cratere formatosi con l'impatto. 22 anni dopo Jason Crane verrà contattato per scoprire come mai da questo laboratorio, il C.O.R.E., non provengono più segnali di vita.

    Con questo abusato incipit vengono introdotti gli eventi di C.O.R.E. Ma è quel tanto che basta per cominciare a sparare all'impazzata contro gli alieni che infestano i claustrofobici corridoi del laboratorio.

    Come gli altri Fps disponibili per Ds, il metodo di controllo è imperniato sull'utilizzo del touch screen per muovere la visuale, mentre con la croce direzionale si gestirà lo spostamento e lo strife. Una delle opzioni più apprezzate offerte dal gioco è quella di poter riconfigurare completamente i controlli in base alla propria mano dominante, permettendo così di ottenere un feeling perfetto col proprio alter ego grazie anche alla possibilità di modificare la sensibilità del pennino o di invertire gli assi. L'unico neo nel sistema di controllo studiato dal NoWay Studios è il salto, che verrà gestito o dal tasto A o dal doppio tocco sul pennino. Entrambi i metodi risultano piuttosto macchinosi; e se durante la campagna single player, anche a causa della scarsità di avversari, questo difetto non si sente in maniera particolare, durante il gioco multiplayer la capacità di saltare risulta una delle discriminanti principali per determinare l'abilità di un giocatore.

    Il touch screen verrà utilizzato anche per compiere semplici altri gesti, come inserire il codice di porte bloccate, gestire il sistema di sicurezza e le sue telecamere o semplicemente per skippare i dialoghi di gioco attraverso i quali verrà portata avanti la storia. L'unico modo che avremo per scoprire cosa è successo nel C.O.R.E. sarà infatti quello di trovare appunti o altri tipi di messaggi lasciati dagli scienziati, grazie ai quali verranno dipanati i misteri che avvolgono la struttura e rivelati alcuni indizi di gioco, come i codici delle porte o la nostra destinazione successiva. Per il resto il gameplay è piuttosto classico e vedrà l'alternarsi di corridoi con stanze nelle quali si annideranno gli avversari, mai più di due, temiamo più per limitazioni dell'hardware Nintendo che per scelte di design nei livelli mostrati.


    Dal punto di vista tecnico il lavoro svolto sembra molto buono. Il motore grafico, forse proprio grazie alla limitazione di un massimo di due avversari per volta, viaggia a 30 fps costanti, mostrando anche un buon livello di dettaglio oltre che un'ottima varietà delle ambientazioni, che vedono il susseguirsi di ben 15 differenti livelli. Come spesso accade l'unico inconveniente è dato dalla scarsa luminosità del monitor del DS, che spesso rende difficile l'individuazione degli avversari soprattutto negli angoli bui della mappa. Anche perché le altre magagne notate nelle versioni preliminari del gioco, come la mancanza degli indicatori di danno, si spera vengano corretti da qui alla pubblicazione di C.O.R.E., prevista per il 17 marzo negli USA (e poco dopo anche in europa).

    Sembra però la componente multiplayer del gioco il vero fiore all'occhiello. Questo perché, nonostante sia limitata a 4 persone contemporaneamente, potrà essere goduta da tutti i partecipanti in "card sharing", offrendo dunque le sessioni di free-for-all, team deathmatch e cattura la bandiera più economiche di sempre. La mancanza di gioco online e la scarsità di partecipanti ad ogni sessione limitano un po' l'esperienza, ma 10 diverse mappe e una dozzina di armi dovrebbero comunque bastare a garantire molte ore di divertimento con gli amici.


    C.O.R.E. C.O.R.E. promette di essere un titolo molto solido e ottimamente realizzato, capace di rimpinguare la categoria degli FPS che su Nintendo DS conta davvero pochi esponenti. Un motore grafico incollato sui 30 fps, modalità multiplayer per 4 giocatori e un gameplay collaudato dovrebbero essere buoni motivi per tenere d'occhio questo titolo, programmato per il primo quarto del 2009.

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