"...Gli Antichi furono, gli Antichi sono, gli Antichi saranno, non negli spazi che conosciamo, ma fra gli spazi. Essi trascorrono sereni, primevi, e adimensionali e da noi non visti. Yog-Sothoth conosce la porta. Yog-Sothoth è la soglia. Yog-Sothoth è la chiave e il guardiano della soglia. Passato, presente e futuro coesistono in Yog-Sothoth. Egli sa dove gli Antichi irruppero in tempi remoti, e dove irromperanno un'altra volta. Egli sa dove essi hanno calcato i tempi della Terra e dove ancora li calcheranno, e perché nessuno può contemplarLi mentre camminano..." -Estratto dal Necronomicon, in "L'orrore di Dunwich" di H.P. Lovecraft.
Segreti:
Per qualche strano motivo in molti sanno chi sia Stephen King ma non sanno da chi King abbia carpito parte dei segreti che hanno decretato il suo enorme successo. H.P. Lovecraft è la "musa ispiratrice" e il pozzo da cui King ha attinto per creare i propri romanzi. Il ramingo di providence, spesso scarsamente considerato dai più, faceva parte di quella corrente letteraria votata al misterioso, al paranoico che si cela dentro di noi ma anche al di fuori,. Un tipo di letteratura in grado di instillare nel lettore interrogativi, neanche tanto stupidi, sulla presenza o meno di esseri che trascendono l'umano. Quella letteratura creatrice di mostri in grado di infondere nell'uomo raccapriccio, orrore, panico, demenza... Insieme a Edgar Allan Poe, Lovecraft ha caratterizzato le sue opere con l'infinito terrore che l'uomo ha delle cose che non può capire, delle cose che con l'umano non hanno niente a che fare. Come avrete senz'altro capito questo è un genere letterario che basa molta della sua forza sull'atmosfera; atmosfera talmente solida da poter essere toccata e perforata da una pallottola di Smith & Wesson M1917. Nelle opere di Lovecraft il protagonista della storia, viene posto di fronte ad entità aliene (nel senso che non sono di questa dimensione) praticamente onnipotenti, che si rivelano solitamente tramite uomini dediti allo studio di antichissimi libri arcani, tra cui il Necronomicon dell'arabo pazzo Abdul Al Azred (libro, secondo molti studiosi, realmente esistito e del quale esistono poche copie manoscritte facenti parte di collezioni private). Cthulhu è una di queste potentissime entità,denominate "Antichi". Divinizzato da religioni tribali,Cthulhu è un semidio maligno e colossale che aspetta solo di tornare sulla terra per dominare gli uomini, fra sussurri agghiaccianti e riti inenarrabili. Finalmente i ragazzi della Headfirst hanno deciso di mettere in un videogioco l'angoscia che trasuda dalle opere del Ramingo di Providence.
Orrore ad Innsmouth, ovvero la storia di Jack Walters:
Il gioco ci calerà nei panni di Jack Walters, rispettatissimo poliziotto degli anni ‘20 con una tristissima storia familiare alle spalle, che un giorno riceve una chiamata di emergenza la quale lo conduce ad una grande magione fuori della città di Boston. Ciò avrebbe segnato indelebilmente la vita di Jack, che sarà trovato mezz'ora dopo la chiamata, fuori della casa, in stato confusionale e semi-comatoso, con macchie di sangue sul vestito, ferito, col tamburo della pistola pieno di proiettili esplosi e sussurrante una cantilena incomprensibile in una lingua sconosciuta. La vita di Jack era compromessa, invasa da misteriosi flash della scena alla quale aveva assistito dentro la magione. Di lì a poco avrebbe abbandonato il suo rispettatissimo posto in Polizia e avrebbe cominciato la ricerca di informazioni sulle orribili "cose" che aveva visto ed udito nella magione. La chiamata dei genitori di un certo Brian Burnham, scomparso misteriosamente nella cittadina di Innsmouth, condurrà Jack nella tetra e maleodorante cittadina pervasa da quella sensazione spiacevole che qualcosa di catastrofico stia per accadere da un momento all'altro. Da lì il gioco prenderà inizio, con voi che vi ritroverete ad indagare sulla scomparsa di Brian Burnham. Inutile dire che la vostra investigazione sarà tutt'altro che tranquilla e serena...
Le vesti di Jack:
Il discorso qui si fa assai interessante: i ragazzi della Headfirst hanno optato per qualcosa di quantomeno insolito. Il gioco si svolgerà con visuale in prima persona, ma sarà molto diverso da uno sparatutto in soggettiva. Si può definire questo gioco come un Survival Horror in soggettiva. La prima cosa che balzerà all'occhio sarà la totale assenza di HUD (ovvero i vari indicatori di salute, di munizioni etc. etc.). Voi vedrete esattamente ciò che vedrà Jack. Come fare a sapere se state bene o male? Qui viene il bello... con l'assenza di indicatori di salute, l'unico modo che avrete di sapere come il vostro Alter Ego se la passi sarà quello di notarne le movenze. Se si muove lentamente e udite il suono di un passo trascinato vuol dire che Jack si è rotto una gamba e ciò non lo agevolerà se si renderà necessaria una fuga. Se Jack si rompe un braccio sarà particolarmente difficile sparare con accuratezza. Se sarete feriti dovrete trovare delle bende in fretta o il gioco finirà con Jack morto dissanguato. Altra grande aggiunta da parte degli sviluppatori è l'implementazione del livello di Sanità Mentale. Cosa è la Sanità Mentale? Dovete sapere che il personaggio, ogni volta che vedrà o sentirà qualcosa che lo turberà in modo pesante, come un mostro o un sussurro misterioso, perderà un po' di senno. Ciò si tradurrà nella difficoltà di Jack nel mettere a fuoco la vista, o nel vederci doppio o nell'avere delle allucinazioni. Tuttavia non si tratta di una idea completamente originale : la Sanità Mentale è già stata utilizzata con ottimi risultati nello splendido Eternal Darkness per Game Cube. Vi posso assicurare comunque che l'effetto che avrete sarà diverso e presumibilmente più credibile.
L'incubo:
Inutile dire che, in un titolo del genere, la storia non deve essere solo un aggiunta marginale ma piuttosto il cemento che lega i vari aspetti del gameplay. Si può solo sperare che la Headfirst abbia elaborato efficacemente tutte le componenti per la storia, messe a disposizione dalla fervida immaginazione di Lovecraft. Scegliere un' ambientazione del genere comporta un non semplice lavoro di creazione della trama. L'atmosfera è una cosa sulla quale questo titolo dovrebbe giocare bene le sue carte. Se il lavoro verrà svolto bene, ci troveremo davanti ad un grande titolo d'atmosfera, ma non solo. Sappiate che la componente sparatutto avrà una certa importanza nel gioco. Le armi che userete saranno tutte collocabili nel periodo degli anni 20 e saranno fedelmente riprodotte. Avrete la possibilità, inoltre, di utilizzare anche armi magiche o quantomeno arcane (sempre che riusciate a recuperarle). Ma non temete. Il gioco non sarà semplicemente uno sparatutto. Spesso vi troverete anche a dover risolvere degli enigmi, sarete pertanto chiamati ad utilizzare quella massa gelatinosa di circa 2 Kg situata in mezzo alle orecchie (qualcuno la chiama Cervello). Bella l'idea di svolgere gli enigmi "in tempo reale". Ovvero se voi userete, per esempio, una chiave per aprire un porta ed un mostro è nelle vicinanze, scoprirete che il mostro non aspetterà che voi abbiate aperto la porta per attaccarvi (come succede in molti survival-horror), ma vi assalirà senza troppi complimenti e sarete colti alla sprovvista.
Non puoi fermare gli Antichi
Il gioco si articola in 16 livelli e ognuno di essi, a detta dei programmatori, dovrebbe impegnare il giocatore per un cospicuo numero di ore. Ma c'è un'altra cosa che salverà questo gioco dalla polvere. I Mythos Points (tradotto sarebbe i Punti dei Miti). Facendo determinate azioni durante il gioco (per esempio leggendo un libro segreto) acquisirete Mythos Points, i quali, una volta completato il gioco, vi serviranno per rigiocare la vostra avventura e per sbloccare nuovi luoghi, nuove armi etc. etc. I programmatori inoltre affermano che sarà possibile per il giocatore, assumere comportamenti diversi per portare a termine la missione. Potrete basare la vostra avventura sulle pistole, oppure sull'azione stealth. Insomma di carne al fuoco ce n'è abbastanza da fare di Call of Cthulhu un gioco parecchio promettente, per il quale peraltro sono già stati previsti dei seguiti. Staremo a vedere se i ragazzi della Headfirst sapranno trasformare l'universo evanescente di H.P. Lovecraft in qualcosa di godibile su schermo.
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Anteprima Call of Cthulhu: Anteprima dell'avventura lovecraftiana
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Citazione:
"...Gli Antichi furono, gli Antichi sono, gli
Antichi saranno, non negli spazi che conosciamo, ma fra gli spazi. Essi
trascorrono sereni, primevi, e adimensionali e da noi non visti. Yog-Sothoth
conosce la porta. Yog-Sothoth è la soglia. Yog-Sothoth è la chiave e il
guardiano della soglia. Passato, presente e futuro coesistono in Yog-Sothoth.
Egli sa dove gli Antichi irruppero in tempi remoti, e dove irromperanno
un'altra volta. Egli sa dove essi hanno calcato i tempi della Terra e dove
ancora li calcheranno, e perché nessuno può contemplarLi mentre camminano..."
-Estratto dal Necronomicon, in "L'orrore di Dunwich" di H.P. Lovecraft.
Segreti:
Per
qualche strano motivo in molti sanno chi sia Stephen King ma non sanno da chi
King abbia carpito parte dei segreti che hanno decretato il suo enorme successo.
H.P. Lovecraft è la "musa ispiratrice" e il pozzo da cui King ha attinto per
creare i propri romanzi. Il ramingo di providence, spesso scarsamente
considerato dai più, faceva parte di quella corrente letteraria votata al
misterioso, al paranoico che si cela dentro di noi ma anche al di fuori,. Un
tipo di letteratura in grado di instillare nel lettore interrogativi, neanche
tanto stupidi, sulla presenza o meno di esseri che trascendono l'umano. Quella
letteratura creatrice di mostri in grado di infondere nell'uomo raccapriccio,
orrore, panico, demenza... Insieme a Edgar Allan Poe, Lovecraft ha caratterizzato
le sue opere con l'infinito terrore che l'uomo ha delle cose che non può
capire, delle cose che con l'umano non hanno niente a che fare. Come avrete
senz'altro capito questo è un genere letterario che basa molta della sua forza
sull'atmosfera; atmosfera talmente solida da poter essere toccata e perforata
da una pallottola di Smith & Wesson M1917. Nelle opere di Lovecraft il
protagonista della storia, viene posto di fronte ad entità aliene (nel senso che
non sono di questa dimensione) praticamente onnipotenti, che si rivelano
solitamente tramite uomini dediti allo studio di antichissimi libri arcani, tra
cui il Necronomicon dell'arabo pazzo Abdul Al Azred (libro, secondo molti
studiosi, realmente esistito e del quale esistono poche copie manoscritte
facenti parte di collezioni private). Cthulhu è una di queste potentissime
entità,denominate "Antichi". Divinizzato da religioni tribali,Cthulhu è un
semidio maligno e colossale che aspetta solo di tornare sulla terra per dominare
gli uomini, fra sussurri agghiaccianti e riti inenarrabili. Finalmente i ragazzi
della Headfirst hanno deciso di mettere in un videogioco l'angoscia che trasuda
dalle opere del Ramingo di Providence.
Orrore ad Innsmouth, ovvero la storia
Il gioco ci calerà nei panni di Jackdi Jack Walters:
Walters, rispettatissimo poliziotto degli anni ‘20 con una tristissima storia
familiare alle spalle, che un giorno riceve una chiamata di emergenza la quale
lo conduce ad una grande magione fuori della città di Boston. Ciò avrebbe
segnato indelebilmente la vita di Jack, che sarà trovato mezz'ora dopo la
chiamata, fuori della casa, in stato confusionale e semi-comatoso, con macchie
di sangue sul vestito, ferito, col tamburo della pistola pieno di proiettili
esplosi e sussurrante una cantilena incomprensibile in una lingua sconosciuta.
La vita di Jack era compromessa, invasa da misteriosi flash della scena alla
quale aveva assistito dentro la magione. Di lì a poco avrebbe abbandonato il suo
rispettatissimo posto in Polizia e avrebbe cominciato la ricerca di informazioni
sulle orribili "cose" che aveva visto ed udito nella magione. La chiamata dei
genitori di un certo Brian Burnham, scomparso misteriosamente nella cittadina di
Innsmouth, condurrà Jack nella tetra e maleodorante cittadina pervasa da quella
sensazione spiacevole che qualcosa di catastrofico stia per accadere da un
momento all'altro. Da lì il gioco prenderà inizio, con voi che vi ritroverete
ad indagare sulla scomparsa di Brian Burnham. Inutile dire che la vostra
investigazione sarà tutt'altro che tranquilla e serena...
Le vesti di Jack:
Il discorso qui si
fa assai interessante: i ragazzi della Headfirst hanno optato per qualcosa di
quantomeno insolito. Il gioco si svolgerà con visuale in prima persona, ma sarà
molto diverso da uno sparatutto in soggettiva. Si può definire questo gioco come
un Survival Horror in soggettiva. La prima cosa che balzerà all'occhio sarà la
totale assenza di HUD (ovvero i vari indicatori di salute, di munizioni etc.
etc.). Voi vedrete esattamente ciò che vedrà Jack. Come fare a sapere se state
bene o male? Qui viene il bello... con l'assenza di indicatori di salute,
l'unico modo che avrete di sapere come il vostro Alter Ego se la passi sarà
quello di notarne le movenze. Se si muove lentamente e udite il suono di un
passo trascinato vuol dire che Jack si è rotto una gamba e ciò non lo agevolerà
se si renderà necessaria una fuga. Se Jack si rompe un braccio sarà
particolarmente difficile sparare con accuratezza. Se sarete feriti dovrete
trovare delle bende in fretta o il gioco finirà con Jack morto dissanguato.
Altra grande aggiunta da parte degli sviluppatori è l'implementazione del
livello di Sanità Mentale. Cosa è la Sanità Mentale? Dovete sapere che il
personaggio, ogni volta che vedrà o sentirà qualcosa che lo turberà in modo
pesante, come un mostro o un sussurro misterioso, perderà un po' di senno. Ciò
si tradurrà nella difficoltà di Jack nel mettere a fuoco la vista, o nel vederci
doppio o nell'avere delle allucinazioni. Tuttavia non si tratta di una idea
completamente originale : la Sanità Mentale è già stata utilizzata con ottimi
risultati nello splendido Eternal Darkness per Game Cube. Vi posso assicurare
comunque che l'effetto che avrete sarà diverso e presumibilmente più
credibile.
L'incubo:
Inutile dire che, in un titolo del genere, la storia non deve
essere solo un aggiunta marginale ma piuttosto il cemento che lega i vari
aspetti del gameplay. Si può solo sperare che la Headfirst abbia elaborato
efficacemente tutte le componenti per la storia, messe a disposizione dalla
fervida immaginazione di Lovecraft. Scegliere un' ambientazione del genere
comporta un non semplice lavoro di creazione della trama. L'atmosfera è una
cosa sulla quale questo titolo dovrebbe giocare bene le sue carte. Se il lavoro
verrà svolto bene, ci troveremo davanti ad un grande titolo d'atmosfera, ma non
solo. Sappiate che la componente sparatutto avrà una certa importanza nel gioco.
Le armi che userete saranno tutte collocabili nel periodo degli anni 20 e
saranno fedelmente riprodotte. Avrete la possibilità, inoltre, di utilizzare
anche armi magiche o quantomeno arcane (sempre che riusciate a recuperarle). Ma
non temete. Il gioco non sarà semplicemente uno sparatutto. Spesso vi troverete
anche a dover risolvere degli enigmi, sarete pertanto chiamati ad utilizzare
quella massa gelatinosa di circa 2 Kg situata in mezzo alle orecchie (qualcuno
la chiama Cervello). Bella l'idea di svolgere gli enigmi "in tempo reale".
Ovvero se voi userete, per esempio, una chiave per aprire un porta ed un mostro
è nelle vicinanze, scoprirete che il mostro non aspetterà che voi abbiate aperto
la porta per attaccarvi (come succede in molti survival-horror), ma vi assalirà
senza troppi complimenti e sarete colti alla sprovvista.
Non puoi fermare gli
Il gioco si articolaAntichi
in 16 livelli e ognuno di essi, a detta dei programmatori, dovrebbe impegnare il
giocatore per un cospicuo numero di ore. Ma c'è un'altra cosa che salverà
questo gioco dalla polvere. I Mythos Points (tradotto sarebbe i Punti dei Miti).
Facendo determinate azioni durante il gioco (per esempio leggendo un libro
segreto) acquisirete Mythos Points, i quali, una volta completato il gioco, vi
serviranno per rigiocare la vostra avventura e per sbloccare nuovi luoghi, nuove
armi etc. etc. I programmatori inoltre affermano che sarà possibile per il
giocatore, assumere comportamenti diversi per portare a termine la missione.
Potrete basare la vostra avventura sulle pistole, oppure sull'azione stealth.
Insomma di carne al fuoco ce n'è abbastanza da fare di Call of Cthulhu un gioco
parecchio promettente, per il quale peraltro sono già stati previsti dei
seguiti. Staremo a vedere se i ragazzi della Headfirst sapranno trasformare
l'universo evanescente di H.P. Lovecraft in qualcosa di godibile su schermo.
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