Anteprima Call of Duty 3

La Seconda Guerra Mondiale arriva in casa Nintendo...

Anteprima Call of Duty 3
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Disponibile per
  • PS2
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Psp
  • Immersi in battaglia

    Con questo articolo si conclude, ad una settimana dal lancio di Wii in Italia, la ressegna di Anteprime sulla line up iniziale della neoconsole Nintendo. Nei giorni che seguiranno cercheremo di proporvi alcuni speciali di interesse generale, che possano servire come introduzione alla serie di Recensioni che, entro breve, potrete leggere sulle nostre pagine. Concentriamoci quindi su uno dei più promettenti prodotti sviluppati per Wii: Call of Duty 3.

    Assieme a Red Steel, il prodotto Activision è uno degli FPS che per primi testeranno le potenzialità del nuovo sistema di controllo dell'hardware Nintendo. In attesa di Metroid: Corruption, l'utenza avrà così modo di familiarizzare con un sistema nuovo e, a prima vista, piuttosto promettente, confrontando due approcci molto diversi fra loro (più classico quello di Call of Duty, molto meno User Friendly quello di Red Steel), che di certo sveleranno una volta per tutte l'applicabilità del duo remote + nunchuk ad un genere molto inflazionato.
    Call of Duty 3 offre al videogiocatore la possibilità di carpire realmente le emozioni che si provano durante un conflitto mondiale. L'atmosfera è affascinante, lo spettacolo su schermo è sconvolgente e l'audio riesce ad essere particolarmente incalzante durante l'azione.
    La campagna storica presa in considerazione è conosciuta con il nome di Normandy Breakout, culminata con la liberazione di Parigi e con l'avvicinamento delle forze alleate a Berlino.
    Il conflitto potrà essere vissuto su quattro diversi fronti, ciascuno caratterizzato da missioni e obiettivi particolari. Oltre ai classici eserciti americani e britannici, potrenno vestiri infatti i panni insoliti dei soldati canadesi e polacchi, con l'intento di fermare l'avanzata nazista sul territorio europeo.

    L'impatto "umano" che si ha fin dai primi momenti di gioco è qualcosa di devastante: catapultati direttamente in trincea, dovremo farci largo tra una miriade di soldati nemici per proteggere a ogni costa la nostra vita.
    E proprio in un contesto così difficile che il prodotto riesce a regalare il meglio, grazie a controlli che si rivelano intuitivi e semplici anche per i neofiti.

    Realizzazione tecnica

    Come tutti saprete, la versione per Nintendo Wii non è agli stessi livelli delle uscite next gen per quanto riguarda l'aspetto puramente grafico del prodotto. Si nota la mancanza di texture ad alta risoluzione, come è lampante il dislivello di particolari rispetto alla release della console Microsoft. Ottimi, comunque, gli effetti del fumo e delle esplosioni: di fronte a questi veramente non si può che spalancare gli occhi e goderli ammirati.
    La gestione dell'Hardware è comunque abbastanza consapevole (forse a causa di una genesi della macchia che discende direttamente dal Game Cube), e quindi il livello è comunque alto.
    L'ambiente è decisamente ricco di particolari: la vegetazione costituisce il degno palcoscenico per un titolo di questo calibro. Le abitazioni, dal canto loro, sono disegnate e progettate con grande cura: sia gli interni che gli esterni sono completamente esplorabili, e rivelano un'attenta connotazione ed un design davvero appropriato. Gli spazi entro cui ci muoveremo saranno immensi, in aperta campagna, con fiumi a costeggiare le nostre incursioni e sterpaglie a sbarrarci la strada. Insomma, ci muoveremo in un ambiente vivo e verosimile.
    La precisione nella realizzazione tecnica non si ferma comunque solo agli ambienti: i soldati sono riprodotti fedelmente, a partire dalle divise che ricalcano perfettamente le controparti del periodo 1938-1945, e le animazioni appaiono molto buone.
    Decisamente sottotono, invece, la paletta cromatica dei colori. Sono leggermente spenti: magari qualcuno li considererà in linea con le atmosfere del prodotto, ma ci si poteva aspettare qualcosina in più.
    Come per gli altri titoli Wii, anche questo rende appieno su un normalissimo CRT. Non ci sono particolari differenze per quanto riguarda l'utilizzo di un LCD, quindi mettete da parte i soldi che, per ora, quella del televisore ad alta definizione è una spesa futile.

    I controlli: l'innovazione

    La vera novità che ci regala Nintendo è un sistema di controllo all'avanguardia, decisamente coinvolgente e in grado di regalarci sorpresa e varietà.
    Iniziamo con l'analizzare il Wiimote: esso ci servirà per mirare, in pieno stile Red Steel, e sparare i nostri micidiali colpi con il soldato che utilizzeremo.
    Da notare l'elevata precisione del controller e la semplicità con cui si riesce a mirare il bersaglio. Riteniamo che questo particolare sia molto rilevante, uno dei fattori più importanti per un FPS (ed è proprio qui che l'"avversario" Ubisoft cade in fallo).
    Al Nunchuk saranno invece regalati i comandi per muoverci e spostarci nell'ambiente. In questo senso nulla di nuovo rispetto alle altre versioni, in quanto anche il modo di abbassarsi e sdraiarsi, cioè tramite la pressione del funghetto analogico, è identico al prodotto per 360.
    Le azioni che potremo eseguire, inoltre, sono varie e particolareggiate: potremo simulare il lancio della granata, (senza ovviamente lasciarci sfuggire di mano il Wiimote e distruggere i vasi cinesi di mamma) oppure, con un colpo deciso verso il basso del controller, avremo la possibilità di ricaricare l'arma (in puro stile Terminator).
    Quindi, un sistema di puntamento e movimento che ci immerge come mai prima d'ora nell'azione. Sfortunatamente all'immersività non è corrisposta un'altrettanto attenta gestione degli "stimoli" del controller: ad esempio, il movimento di lancio della granata è standard: qualunque sia direzione e forza di quello eseguito materialmente dal giocatore, il soldato lancerà l'ordigno esplosivo alla stessa maniera. Un'utilizzo non ancora maturo del sistema di controllo è sottolineato anche dalla semplificazione dei Quick Time Events che sono presenti nella versione 360: su Wii essi si mostreranno in numero ridotto, e interesseranno operazioni piuttosto banali (ad esempio spinge un soldato nemico, o scrollarsi di dosso un pericolo).

    La precisione e la sensibilità dei comandi sono fortunatamente regolabili attraverso gli appositi menù, dandoci così la possibilità di avere una curva di apprendimento ben bilanciata e che eviterà di spaesarci.
    Interessante la varietà di utilizzo del telecomando quando saremo sui carri armati: con esso potremo individuare, attraverso il cannocchiale, i nemici e farli bersagliare dalla nostra artiglieria pesante. Queste sessioni a bordo dei mezzi sono particolarmente spassose, mai ripetitive, ed offrono una gradevole variante alla linearità del gioco.
    Oltre alla novità dell'accoppiata Wiimote-Nunchuk potremo utilizzare anche i canonici tasti e grilletti, in modo che il sistema di controllo si possa adattare alla totalità dell'utenza.
    Unica pecca la posizione, in modalità freestyle, della croce. Essa ci consentirà di selezionare armi, granate ed oggetti ma, per raggiungerla, rischieremo di inclinare il telecomando e di sfalsare la visuale.
    In questo caso, ci vorrà solo un po' di tempo per abituarci e prendere, nel verso senso della parola, la mano.

    Call of Duty 3 Ad oggi, CoD 3 sembra essere un titolo molto valido, ben più adatto del suo diretto concorrente a rappresentare il genere all'uscita di Wii. Il sistema di controllo riesce a sopperire alle mancanze tecniche inerenti alla grafica, restando semplice, facilmente "digeribile" e immediato. Non ancora perfetto, ma senza dubbio immersivo. Il consiglio è di godersi appunto il titolo per la freschezza per porta, e non certo per le qualità artistiche che, seppur meritevoli, non fanno gridare al miracolo. Un buon banco di prova insomma. Speriama che possa aprire la strada ad una produzione fruttuosa di Activision e Infinity Wards sulla nuova console Nintendo.

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