Anteprima Call of Duty Advanced Warfare: Anteprima dall'E3 2014

Il nuovo, futuristico COD si rivela in tutta la sua imponenza alla fiera losangelina

Anteprima Call of Duty Advanced Warfare: Anteprima dall'E3 2014
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  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Come ormai da tradizione per ogni E3, Activision ha portato a Los Angeles un primo assaggio di Call of Duty: Advanced Warfare, nuovo, e piuttosto delicato, capitolo della saga. Il diretto predecessore Ghosts ha definitivamente messo in luce la necessità di un'operazione di svecchiamento per la serie, ma non solo. Lo sviluppo, questa volta, è interamente nelle mani di Sledgehammer Games, un team ancora giovane, che finora si è limitato a supportare Infinity Ward. Normale quindi avvicinare questo nuovo capitolo della serie con una certa curiosità: per quanto in questo caso si trattasse di uno showcase limitato alla sola componente singolo giocatore, eravamo comunque ansiosi di capire quanto l'ambientazione futuristica potesse influenzare lo stile classico della serie.

    Guerra dal futuro

    Cominciamo la presentazione rivedendo la medesima sequenza mostrata all'E3 in maniera decisamente più tranquilla e intima, in una saletta con volumi da multisala e proiettore HD. I dettagli del lavoro svolto sul comparto tecnico risultano da subito evidenti, a partire da un generale aumento di definizione nel comparto texture, e proseguendo con filtro antialiasing che sembra lavorare bene. Trattandosi di un multipiattaforma cross gen, perdipiù ancora non del tutto ottimizzato, il nuovo engine sviluppato da Sledgehammer appare finalmente in grado di giocarsela alla pari con i suoi contemporanei, pur mantenendo ferme alcune caratteristiche tecniche che vanno ad impattare anche sul gameplay, come la natura quasi del tutto immutabile delle ambientazioni. Al di là delle considerazioni sul versante tecnico, Call of Duty: Advanced Warfare sembra voler osare ancora più di quanto sia consueto per la saga dal punto di vista cinematografico.

    Già la sequenza mostrata durante la conferenza Microsoft, ambientata a Seoul, aveva messo in luce una ricerca della spettacolarità quasi ossessiva, e lo stesso spirito caratterizza anche i due livelli mostrati successivamente a porte chiuse. Dal primo, Collapse, ambientato nei pressi del Golden Gate di San Francisco, sono state tratte diverse scene presenti nel trailer di lancio, e vedere la sequenza completa ha confermato le prime impressioni. Il focus, ancora una volta, è colpire lo spettatore con la natura massiva degli eventi, nel caso specifico il crollo dell'iconico ponte, più che con un'attenzione particolare alle sequenze di shooting, che si sono rivelate in tutto e per tutto aderenti alla tradizione del brand. Si combatte a viso aperto, senza coperture di sorta, e si avanza inesorabilmente verso il successivo checkpoint, seguendo un sentiero unico e ben definito, costellato di eventi scriptati. Le novità, semmai, sono da ricercarsi nelle possibilità offerte dai tanto pubblicizzati esoscheletri in stile Elysium, che permettono una mobilità nettamente aumentata ai protagonisti. Doppio salto e strafe laterale si abbinano alla possibilità di attutire l'impatto in seguito ad una caduta, il tutto grazie a stivali dotati di jet.

    La strizzata d'occhio a Titanfall è evidente, sebbene qui si tratti di un'implementazione molto differente, dato che l'esoscheletro diventa sostanzialmente parte integrante del nostro corpo, senza che sia possibile alternarvi l'utilizzo di robot. Il risultato è un'esperienza apparentemente molto familiare per tutti coloro che abbiano giocato almeno un capitolo della saga successivo al quarto, con l'aggiunta di un'elevata mobilità, che può essere sfruttata soprattutto in verticale per sopraffare i nemici. D'altra parte, i percorsi lineari sembrano limitare, almeno in parte, utilizzi troppo creativi del doppio salto, con un impatto che risulta così mitigato. Dal punto di vista dell'arsenale, i fucili d'assalto non mancano, e, nonostante l'aspetto futuristico, si comportano come da programma. Più interessante invece la granata multifunzione, che una volta estratta può essere impostata secondo diverse modalità. La funzione Smart la manterrà sospesa per qualche istante sopra le teste dei bersagli per poi farla dirigere verso un bersaglio casuale, mentre Threat si limiterà a rivelare all'esplosione tutti i nemici nelle vicinanze, anche dietro le pareti, senza infliggere danni. Un altro gadget futuristico che ci ha molto colpito è un dispositivo da fissare a terra in grado di "risucchiare" completamente i suoni prodotti in un'area ben delimitata, perfetto per togliere di mezzo delle minacce senza farsi notare. Lo stealth, peraltro, è stato protagonista di un'intero livello mostratoci, che ricalcava fedelmente le orme di quella celebre sequenza del primo Modern Warfare ambientata a Prypiat, con l'unica aggiunta rappresentata dalle tute optical camouflage, come a confermare che questo nuovo COD non ha alcuna intenzione di discostarsi dal canone. E qui arriviamo a ciò che ci ha colpito di più di Call of Duty: Advanced Warfare, ossia la lucida visione della "guerra del futuro" che Sledgehammer ha saputo ideare e concretizzare. Tra droni, macchine da guerra senzienti e gadget di varia natura, tutto appare in qualche modo plausibile e ancorato alla realtà, senza mai eccessivamente sconfinare nella fantascienza. Anche le città, nello specifico Seoul e San Francisco, non appaiono eccessivamente trasfigurate, ma restituiscono un immaginario credibile proiettato quarant'anni nel futuro. In ultimo, citiamo le fasi di guida, da sempre parte della tradizione della serie, che i ragazzi di Sledgehammer hanno scelto di ampliare. Gli sviluppatori ce ne hanno mostrate due, la prima a bordo di una jeep lanciata a tutta velocità sul Golden Gate bombardato (poco prima del crollo che seguirà), la seconda su un mezzo corazzato in grado di fluttuare sul terreno, e dotato di un potente arsenale con cui falciare le forze nemiche. La guida appare più libera rispetto al passato, e, sebbene il percorso sia sempre lineare e costellato di script, sembra si sia deciso di dare al giocatore una maggiore sensazione di controllo.

    Call of Duty Advanced Warfare La partita più importante di Call of Duty: Advanced Warfighter, inutile nasconderlo, si giocherà sui campi di battaglia online, dei quali sapremo qualcosa di più avvicinandoci alla Gamescom di agosto. Fino ad allora, possiamo solo accontentarci di questo primo sguardo sulla componente singolo giocatore, che i ragazzi di Sledgehammer sembrano aver affrontato con passione, proponendo un'interessante visione del futuro e cercando di narrare una storia, forse e finalmente, comprensibile. Dal punto di vista del gameplay, gli ammiccamenti a Titanfall non rappresentano di per sé una brutta notizia, a patto che la natura assolutamente lineare del contesto non li renda quasi del tutto inutili. In ogni caso, questo primo incontro con il nuovo Call of Duty ci ha in parte rassicurato, suggerendo come un secondo scivolone dopo quello di Ghosts potrebbe essere effettivamente scongiurato, almeno per quel che riguarda la modalità trama.

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