Castlevania Grimoire of Souls: Cacciatori di vampiri su mobile

Konami approfitta del Tokyo Game Show per ripresentare Grimoire of Souls, nuovo Castlevania per smartphone e tablet.

Castlevania Grimoire of Souls: Cacciatori di vampiri su mobile
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  • Konami, seppur poco intenzionata a riabbracciare totalmente l'industria videoludica, è ben conscia di avere in mano alcuni dei brand più celebri e importanti della storia recente. Uno di questi, senza ombra di dubbio, è Castlevania, dati alla mano rimasto fermo dal tragico naufragio della serie Lords of Shadow. Da allora, gli ammiratori della famiglia Belmont hanno avuto solo il nostalgico ritorno dei capitoli più antichi - dal primo episodio a Symphony of the Night - nelle varie Legacy e Anniversary Collection. Piacevoli "album" in cui perdersi nei ricordi ma che, all'atto pratico, appaiono come delle splendide lapidi di un cimitero: bellissime a vedersi, ma simbolo di un qualcosa che non tornerà più. Su quest'ultimo punto, però, Konami sembra aver scardinato qualche chiodo dalla bara. Prima di gioire lanciando in aria acqua santa e croci, però, sappiate che Castlevania: Grimoire of Souls è una produzione mobile, e proprio in virtù della sua natura presenta alcune peculiarità nel suo costrutto ludico. Scopriremo solo in fase di review se tali caratteristiche saranno benefiche come i raggi del sole o acuminate come i canini del signore delle tenebre ma, nel frattempo, abbiamo un bel quantitativo di materiale per farci un'idea del progetto.

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    Annunciato l'anno scorso da Konami, Grimoire of Souls è rimasto sopito per molto tempo, e solo una cerchia ristretta di cacciatori ha potuto provare in passato una beta piuttosto corposa del titolo. Apprendiamo quindi che siamo in un futuro lontano nella serie, presumibilmente oltre il 2035, con Dracula ormai sconfitto nell'anno 1999. Il ruolo di protagonista è affidato a Genya Arikado, che altri non è se non l'alter ego di Alucard apparso in Aria of Sorrow e Dawn of Sorrow.

    L'umanità ormai vive tempi di apparente pace al sicuro dalle forze delle tenebre, ma il nostro vampiro redento riceve una lettera con un monito difficile da ignorare: "il Grimorio delle anime ha ripreso vigore, e il Conte risorgerà". Per chi non conoscesse il tomo maledetto, si tratta di un manoscritto magico, già visto nel poco ispirato capitolo Harmony of Despair. Il libro contiene al suo interno tutte le versioni del castello di Vladimir e, grazie ai propri influssi magici e malefici, è in grado di dare nuova vita a tutte le manifestazioni del vampiro tra le sue pagine ingiallite dalle ere. Allo stesso modo, però, è "costretto" a riesumare ogni cacciatore che, nella sua vita, si è dedicato alla lotta per difendere l'umanità.

    Da questo pretesto narrativo, piuttosto ispirato a dire il vero, Harmony of Despair riuscì a riunire diversi volti noti della serie di Konami, introducendo un primo e pavido tentativo di co-op, terminato poi in un prodotto poco omogeneo (nel 2010, e durante lo stesso anno la serie si reinventò con Lords of Shadow).

    Konami, quindi, si è lanciata nel tentativo di recupero delle idee più interessanti di Harmony of Despair, per confezionare un titolo mobile ghiotto per l'utenza nipponica. Non a caso, questo segmento di mercato ha una presa decisamente salda sulla community orientale, anche se un brand come Castlevania porta in seno un carisma capace di abbracciare i giocatori di tutto il mondo.

    Sui nostri smartphone saremo in grado di lottare contro le creature delle tenebre a fianco di altri avventurieri, in una campagna divisa in stage brevi e incentrati sul combattimento.

    Nonostante condivida alcuni elementi col precedente capitolo, Grimoire of Souls si distanzia dalla produzione co-op del 2010, sia per ragioni legate alla piattaforma di riferimento (HoD uscì sugli store di Microsoft e Sony), sia per non incappare in problematiche legate al level design. Offrire tutte le varianti del castello di Dracula, infatti, comporta un immane sforzo per garantire una certa omogeneità tra uno stage e l'altro, e questo aspetto portò a diverse critiche nella prima avventura incentrata sul Grimorio.
    Di contro, le varie missioni intraviste nei gameplay tratti dalla beta hanno mostrato uno schema composto da appena un tris di "stanze" completabili in pochi minuti e, proprio per questo, povere di qualsivoglia piglio dedito all'esplorazione e alla ricerca di segreti. Da un primo sguardo, quindi, il titolo appare come un Castlevania molto action e poco "vania".

    Hai la mia spada, la mia frusta e la mia colomba

    Di certo, una discreta dose di fan service è garantita dalla presenza di diversi personaggi storici della serie: da Alucard a Simon Belmont, passando per Charlotte Aulin, Maria Renard e Shanoa. Ogni cacciatore di vampiri ha dalla sua un proprio moveset peculiare di attacchi e abilità: ad esempio la capacità di trasformarsi in nebbia per chi ha doti sovrannaturali. Gli sforzi di questo eterogeneo roster, da gestire autonomamente tramite una rotazione o invocando dei compagni nella rete, si concentreranno in una campagna per esorcizzare il Grimorio una volta e per tutte.

    Dai primi dettagli Konami sembra aver adottato una formula freemium per il suo titolo, con tutte le caratteristiche del caso: punti energia da spendere per affrontare uno stage, gemme da raccogliere e pezzi d'equipaggiamento per potenziare un dato combattente. Resterà da capire, quindi, la quantità di ore richieste dal farming con l'avanzare della campagna principale, e se quel paletto di frassino marchiato col nome "ripetitività" punterà al cuore della produzione.

    Fortunatamente, l'offerta di Grimoire of Souls appare piuttosto varia: in primis troviamo una modalità boss rush, in cui affrontare brevi tris di stage per arrivare al cospetto di un abominio al soldo di Dracula.

    Come dei mini-raid, quindi, i team di giocatori si lanceranno in un susseguirsi di trittici per sconfiggere, presumibilmente, tutti i mostri maggiori "sbloccati" nella trama principale.
    A seguire è presente un particolare sistema PvP: in questo caso, a sfidarsi saranno due team composti da quattro eroi, in un'arena suddivisa in una decina di stanze. La vittoria spetterà alla squadra che "ripulirà" dai nemici - controllati dall'IA - le zone associate alla fazione avversaria, in una spietata corsa all'eliminazione rapida ed efficiente.
    Queste due modalità, che estendono il focus sul solo combattimento, allargano effettivamente l'offerta, ma sembrano abbracciare la filosofia della pura lotta senza alcun riguardo verso l'anima più sfaccettata del franchise. Durante il Tokyo Game Show, Konami ha mostrato nuovamente Grimoire of Souls, e per l'occasione è stata annunciata un'altra tipologia di match: si tratta di Bounty Hunt, una modalità multiplayer totalmente cooperativa, in cui lo squadrone di personaggi dovrà distruggere il più alto numero di nemici possibile entro un tempo limite. Quantomeno, l'inedita caccia sembra caratterizzata da vaste mappe piuttosto arzigogolate nella struttura, e questo elemento potrebbe bastare a dare un respiro diverso all'impasto ludico.

    Conclude il quadro un comparto tecnico per ovvie ragioni alleggerito da qualsivoglia orpello visivo, anche se, a dire il vero, non rinuncia a modelli tridimensionali per eroi e creature. Sul fronte della colonna sonora, ogni buon ammiratore di Castlevania sa perfettamente che basta una riproposizione dei brani più celebri della serie per dare all'esperienza un tocco unico. Certo è che la rapidità con cui si possono concludere i livelli, paradossalmente, potrebbe giocare brutti scherzi a chi non vede l'ora di allietare nuovamente le proprie orecchie.

    Resta infine da chiarire l'effettiva mappatura ed efficienza dei comandi su uno schermo touch, dato che gli sviluppatori sembrano aver inserito (nella fase di beta) un sistema che divide a metà l'area d'interazione dello smartphone: ossia con un lato dedicato ai movimenti, e l'altro incentrato sugli attacchi, comprensivo di riconoscimento dei movimenti in verticale per esibirsi in colpi speciali. Dai test condotti in precedenza, sappiamo che la demo preliminare non ha raccolto giudizi positivi, ma sono tutte osservazioni che rimandiamo a una prova con mano del gioco.

    Castlevania Grimoire of Souls Castlevania: Grimoire of Souls si ripresenta sotto i nostri occhi accerchiato da luci e ombre, un po’ come un vampiro che brama il calore del sole sulla pelle, nonostante sappia perfettamente che lo porterà a morte certa. Il titolo parte da un pretesto narrativo intrigante, ammicca mellifluamente ai fan della serie con la giusta dose di fan service, ma nel farlo pare dimenticare una parte di sé, quella incentrata sull’esplorazione e la ricerca degli enigmi. L’approdo su mobile, ovviamente, comporta dei sacrifici da dover fare, e tutto sembra votato alla sola bestialità della lotta, con l’annosa incognita del bilanciamento di un modello freemium. Come un individuo che perde la propria umanità, però, questo titolo potrebbe approdare a una nuova vita di poteri e carisma, di zanne acuminate e immortalità, ma per scoprire se sarà così attendiamo di sfogliare le pagine del Grimorio.

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