Anteprima Chi è PK?

PK alla conquista del Gamecube

Sono molti quei giochi che prendono vita basandosi su lungometraggi animati o su personaggi e storie tratte dal mondo dei fumetti e dei cartoon. La popolarità di alcuni character tratti da mondi fantastici e saghe fumettistiche blasonate, ha fatto si che questi assumessero il ruolo di protagonisti in videogiochi che cercassero di sfruttarne la fama. Sulla scia di questa tendenza, negli ultimi anni abbiamo assistito a partnership più o meno riuscite tra Sofware House ed importanti società come Disney. Tralasciando la descrizione di tutti quei titoli che hanno visto Topolino & Company impegnati in avventure interattive di tutto rispetto, veniamo ai nostri giorni, ponendo attenzione sul rapporto di collaborazione ormai creatosi già da qualche tempo tra Dinsney e Ubisoft. Ultima fatica di questa “friendship” è il gioco “Chi è PK?”, avventura tutta dedicata alla versione eroica del papero più sfortunato del mondo, qui impegnato in una lotta incessante contro gli Evroniani, razza aliena intenzionata ad invadere la terra.

Paperino al Cubo

La prima cosa di “Chi è PK?” a risaltare immediatamente all’occhio è l’acquisizione di una dimensione di personaggi e scenari. “Chi è PK?” sfoggia un motore grafico tridimensionale rispettabilissimo, capace di muovere un discreto numero di poligoni. Gli ambienti sono costruiti in modo credibile ed attinente al fumetto ed in questi si muovono personaggi animati ottimamente, dando vita ad un fumetto 3D in cui ritrovare tutte le situazioni dell’originale su carta. Lo stesso PK palesa gli stessi atteggiamenti furtivi e guardinghi della controparte fumettistica, condividendo con questa una caratterizzazione del personaggio eccellente e carismatica. Anche gli Evroniani che proveranno a sbarrarci la strada si distinguono per un character design chiaramente ispirato al fumetto, tanto nell’aspetto ostile e minaccioso quanto nei comportamenti.
Altra nota positiva del motore grafico è l’utilizzo di un buon cel shading, grazie al quale ambienti e personaggi acquisiscono tratti praticamente fumettosi, pur essendo interamente costituiti da poligoni. Tuttavia l’occhio più esigente resterà un po’ deluso da alcune textures, non ispirate a materiali reali ma contraddistinte a loro volta dallo stile cartoon di gioco. In ogni caso questo non è propriamente un difetto, considerando la tipologia del titolo.
Spostandoci sul fronte degli effetti speciali, “Chi è PK?” ci fa dono di sorprese davvero graditissime. Ogni effetto risponde a criteri improntati al realismo e alla spettacolarità. Pertanto, ad ogni colpo esploso dalla nostra arma (o da quella dei nemici) risponderanno precisi effetti luce con influenze dipendentemente estese nell’area in cui si svolge l’azione. Le variazioni luminose su oggetti e personaggi sono pregevoli, così come si rivelano eccellenti i consequenziali effetti particellari.
I difetti più evidenti nella realizzazione tecnica della versione PS2 (già fuori da un mese), risiedevano per nella gestione della telecamera, sovente discutibile, e in uno scrolling non sempre fluido. Non è ancora noto se tali difetti saranno eliminatati nell’imminente versione per Gamecube, ma la cosa appare comunque improbabile.

Tecnologia all’opera

Nel corso delle sue scorribande sul fumetto a lui dedicato, PK poteva contare sull’ausilio di un “affare” sofisticato ed ipertecnologico ripreso anche nel gioco in questione. Denominato X-transformer, il gioiellino non è altro che strumento poliedrico che ci permetterà di rispondere efficacemente al fuoco nemico, nonché prezioso aiuto per il superamento di zone altrimenti inaccessibili, previa acquisizione di specifici potenziamenti dell’arma grazie ai quali dotarla di funzioni aggiuntive. L’X-transformer si rivelerà uno strumento indispensabile anche per il raggiungimento di zone fuori dalla portata del super pennuto e questo grazie al suo sistema guida a distanza integrato nella tecnologia.
Nella sua funzione più ricorrente, ovvero quella di arma, il supertecnologico gingillo potrà essere godere di alcuni item che lo doteranno di un numero limitato di munizioni più efficaci rispetto a quelle normalmente in dotazione.
Altro fattore non indifferente sarà la preziosa collaborazione di UNO, un super computer senziente che guiderà PK nel gioco, fornendogli di volta in volta utili spiegazioni su come utilizzare i power up acquisiti e mettendolo in guardia dai nuovi nemici che si incontreranno di volta in volta.
Parlando più in generale del gameplay, PKappa sarà chiamato ad affrontare in successione una serie di aree discretamente vaste in cui procedere mediante l’eliminazione dei nemici, attivazione di meccanismi per liberare il passaggio verso nuove zone, oltre a dover liberare un cospicuo numero di eminenti scienziati rapiti dagli evroniani. In linea di massima, comunque, il livelli si presentano strutturati in modo piacevole ma l’azione al loro interno non sarà troppo articolata, in quanto limitata dall’andamento decisamente lineare delle situazioni proposte dal gioco.

See ya on the Cube

“Chi è PK?” si presenta come un titolo rispettabile e con buone premesse circa la sua godibilità. Al momento non è ancora noto se la versione Gamecube potrà godere di alcuni miglioramenti, seppur solo estetici. Ciò che aveva lasciati maggiormente perplessi della versione PS2 era la fascia di utenza cui il gioco era diretto, compresa tra tre ed i trent’anni, cosa non troppo incoraggiante, ma riuscendo incredibilmente a divertire il pubblico localizzato in queste fasce di età.
In ogni caso, il gioco approderà sul Gamecube il prossimo 6 Dicembre, giusto in tempo per finire sotto l’albero di natale. In sede di recensione sapremo fornirvi elementi più particolareggiati ed una valutazione complessiva del prodotto. Per il momento è tutto……… “PK a UNO, passo e chiudo!”