Anteprima Command & Conquer: Red Alert 3

L'Allarme Rosso suona per la terza volta

Anteprima Command & Conquer: Red Alert 3
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • La seconda guerra mondiale non c'è mai stata. O perlomeno, non c'è stata come l'hanno conosciuta i nostri nonni. Albert Einstein inventò una macchina del tempo con la quale debellare la minaccia nazista che avrebbe soggiogato l'Europa, uccidendo un giovane Hitler ancora prima della sua ascesa al potere. Solo che il risultato ottenuto non fu positivo come auspicato, infatti tra l'Alleanza e l'Unione Sovietica non ci furono i freddi rapporti che hanno contraddistinto gli anni 60/70 della nostra realtà, anzi, le relazioni tra i due blocchi sono arrivate ad un tale punto di ebollizione da essere sfociati in una guerra aperta, che ha incendiato tutto il mondo. Questa è la breve premessa che fa da sfondo alla serie Red Alert, spin off di Command&Conquer giunto oramai al terzo capitolo. Le motivazioni che hanno portato la comparsa della terza e nuova superpotenza le rimandiamo in sede di recensione, adesso basta sapere che nel nuovo titolo EA l'Impero del Sol Levante e le sue strane macchine antropomorfe avranno un ruolo tutt'altro che secondario.

    Xbox 360

    La versione per la console Microsoft, nonostante esca in contemporanea con la controparte Pc, non ha nè beneficiato di una demo pubblica, nè è stata mostrata durante l'ultimo grande evento del videogaming (la GDC di Lipsia). Non ci rimane che rimandare in sede di recensione le valutazioni in merito all'adattamento dei controlli.

    Allarme Rosso

    Il pedigree della serie C&C è riconoscibile dal taglio dei filmati di briefing e di raccordo della trama, tutti interpretati da attori in carne ed ossa, scelti tra le piccole e grandi star di Hollywood, che giornalmente ammiriamo in televisione. Troveremo quindi George Takei, trai i protagonisti Star Trek e Heroes, ad interpretare l'imperatore d'oriente, J.K. Simmons, visto tra gli altri in Spider-Man e Juno, nei panni del presidente degli Alleati e tante splendide ragazze a prestare i loro volti ai diversi personaggi femminili che si avvicenderanno sui nostri monitor col procedere della trama. Tra di esse la più conosciuta è forse Jenny McCarthy, protagonista dell'omonimo show, ex playmate e attuale compagna di Jim Carey.

    Quello che invece differenzia Red Alert dalla serie principale è l'importanza ed il bilanciamento di alcuni elementi di gioco rispetto ad altri, come ad esempio la centralità di alcune tipologie di mezzi bellici, come quelli navali. La presentazione avvenuta durante la recente Games Convention convergeva soprattutto nel mostrare tutte le caratteristiche che differenzieranno Red Alert 3 dai recenti capitoli di C&C, ad iniziare da una delle feature più innovative del prodotto Ea: la modalità cooperativa. Il gentile (e piuttosto somigliante a Kane) Chris Corry, Executive Producer del titolo, ha affrontato in compagnia di un collega una mappa della campagna che li vedeva alleati nel fronteggiare un esercito Sovietico. La prima cosa che è balzata all'occhio è l'aspetto tecnico. Da questo punto di vista bisogna ammettere che i grafici EA Los Angeles (gli ex Westwood) hanno svolto un lavoro impeccabile. Il terreno di battaglia è ricco di dettagli, le unità animate e caratterizzate molto bene ed i diversi effetti speciali quali luce, fumo o esplosioni resi in maniera eccellente. Ma la vera novità consta nel registro grafico scelto per restituire l'azione di gioco: al posto dello stile futuristico/realistico scelto per C&C, in Red Alert l'aspetto sarà molto più "cartoonesco", con toni accesi, contorni più definiti ed un character design che deve molto a certi manifesti di propaganda della vecchia Unione Sovietica. Questo taglio stilistico potrebbe inizialmente sorprendere, ma come lo stesso Chris Corry ha spiegato, secondo il team era molto più in linea con la direzione artistica seguita anche in passato coi precedenti due episodi.
    Dope le prime, positive impressioni avute dal punto di vista tecnico, ci siamo concentrati nel cercare di intuire le novità inserite all'interno del gameplay, il vero fulcro dell'eventuale successo, o insuccesso, del titolo in questione. Per iniziare le tre fazioni saranno profondamente diverse le une dalle altre: gli alleati possono contare sulla velocità ed economicità dei propri mezzi, i sovietici sulla forza bruta, mentre gli orientali sulla flessibilità e adattabilità. Non ci è stato dato modo di saggiare il bilanciamento degli eserciti, ma dal poco visto possiamo assicurare che la varietà di mezzi e strutture andrà ad incidere pesantemente sull'approccio all'avversario e alla mappa. Nella partita mostrata ogni giocatore comandava una base diversa, posizionate a poca distanza l'una dall'altra. La vera peculiarità consisteva nel fatto che ognuno di essi poteva costruire solo determinate tipologie di mezzi, in modo tale da rendere necessaria una cooperazione tra le parti. Per completare la missione occorreva infatti attraversare uno specchio d'acqua, operazione possibile solo via mare o cielo. La strategia dei ragazzi di Ea Los Angeles prevedeva che i mezzi di terra di Chris venissero trasportati dalla numerosa e veloce aviazione del suo collega dall'altra parte del canale, per poi colpire alle spalle i nemici durante l'attacco frontale dell'Executive Producer di Red Alert 3. La necessità di specializzare il proprio esercito per massimizzare al meglio la cooperazione col proprio partner è un'idea piuttosto semplice, ma di sicuro effetto in un gioco che punta tutto sulla velocità di esecuzione di una strategia perfetta. In questo modo le possibilità di risoluzione di uno schema si decuplicano, grazie al bilanciamento che sempre sarà necessario operare tra i due eserciti.

    Dal punto di vista dell'interfreccia grafica non si sono notate particolari novità in merito a design o flessibilità della stessa, se non la possibilità di programmare in anticipo il percorso che le proprie unità dovranno compiere, in modo tale che esse potranno aggirare il nemico senza dover per forza seguire ogni singolo movimento, guadagnando quindi tempo per fare altro. Nel complesso l'impressione avuta è di un ulteriore affinamento del gameplay e delle caratteristiche classiche della serie, senza particolari stravolgimenti alla formula di gioco, saldamente ancorata ai capisaldi del genere, il tutto esaltato da un comparto tecnico e stilistico di ottima fattura. Durante la fase finale dell'incontro Chris Corry ha affermato che nel gioco verranno ripresi molti mezzi e molti edifici (come quelli attrezzati da un generatore Tesla o l'affascinante Tania) oramai entrati nel cuore dei fan, ma ha anche assicurato che ben il 50% delle unità sarà stata creata ex-novo. Le ambientazioni inoltre saranno la reinterpretazione di città o luoghi reali riletti in base al contesto socio-politico caratterizzante questo universo alternativo.


    Command & Conquer: Red Alert 3 Red Alert 3 difficilmente deluderà le aspettative dei fan che da oramai molti anni aspettano un degno seguito a questa storica serie. Tutte le caratteristiche che hanno reso famoso lo spin-off di Command&Conquer sono riproposte con vigore, dal cast stellare alla centralità degli scontri terrestri e marittimi, passando per le unità storiche ed il fascino di questa realtà alternativa. La modalità in cooperativa potrebbe risultare la classica ciliegina sulla torta, ma prima di sbilanciarci ulteriormente rimandiamo alla prossima recensione del titolo, in uscita per fine ottobre.

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