Cooking Mama
Ds in salsa rosa...
Nintendo ha stabilito un obiettivo: allargare il target di consumatori di titoli videoludici. Taito accetta la sfida e propone Cooking Mama, un simulatore culinario che potrebbe avvicinare al Dual Screen le casalinghe e, in generale, chiunque voglia apprendere le nobili arti della cucina. Sta per arrivare sugli schermi digitali del DS l’ennesimo esempio dell'estrosità dei programmatori nipponici, ma anche delle innumerevoli possibilità applicative offerte dalla console portatile. Un’idea semplice, ma al tempo stesso originalissima; mai prima d’ora, infatti, era stato creato un titolo del genere, a metà strada tra puzzle game e simulazione. Insomma, dopo la simulazione chirurgica di Trauma Center, il 23 marzo arriverà in Giappone la simulazione gastronomica di Cooking Mama, e in futuro chissà quanti altri titoli ancora, cavalcando questo trend, saranno presentati per la piccola console di casa Nintendo.
Impariamo a cucinare!
Cooking Mama ha un duplice obiettivo: insegnare a cucinare e divertire. Quando si parla di “simulazione culinaria”, si intende calarsi nei panni di un apprendista cuoco che, seguendo le scrupolose indicazioni di un’amorevole mammina, deve cucinare delle succulente pietanze, seguendone le relative fasi preparatorie: scelta degli ingredienti, preparazione degli stessi, cottura, condimento ed infine degustazione. Tutto questo utilizzando lo stilo e lo schermo tattile del DS. Ogni tipo di taglio o di cottura richiederà infatti una tecnica diversa, che il viodegiocatore deve apprendere e simulare muovendo in maniera differente lo stilo. Ad esempio, per sciogliere il burro occorre muovere in circolo il pennino facendo così ruotare il mestolo virtuale, per sminuzzare le verdure, invece, si deve picchiettare il touch screen facendo muovere ritmicamente il coltello e così via, cercando ogni volta di dosare la forza dei movimenti.
Si dovranno realizzare alcuni piatti tradizionali giapponesi, ed altri di “tendenza”, secondo livelli di difficoltà crescente ed entro limiti di tempo sempre più ridotti. Alla fine un apposito sistema di valutazione provvederà a giudicare la “bontà” del piatto, in base alla destrezza e al tempo impiegato. Sarà anche possibile inventare delle nuove ricette, combinando tra loro quelle di base e dando così sfogo alla propria fantasia tra i fornelli virtuali; infine è prevista una modalità Ude dameshi!, per esercitarsi su una fase specifica della realizzazione di un piatto. Purtroppo CM è giocabile solo in single player.
La grafica - tutta 2d - è molto semplice e in stile Manga: sullo schermo inferiore si seguono i preparativi, mentre su quello superiore sarà costantemente presente l’adorabile massaia che guida il giocatore e lo consiglia. Gli ingredienti e gli utensili da cucina sono ben realizzati e costantemente inquadrati dall’alto, un po’ come in quei programmi televisivi di cucina! Nonostante la realizzazione bidimensionale, i colori tenui e caldi di questo gioco, oltre ad essere rilassanti, hanno un piacevole impatto visivo, merito anche delle appetibili ricette cucinate.
Il gioco è interamente in lingua giapponese e, anche se in molti ci sperano, non è ancora stata annunciata una conversione per il mercato europeo.
Cooking Mama, nelle intenzioni di Taito, è un gioco che deve divertire e al tempo stesso insegnare a cucinare. Annunciato come un titolo rivolto alle donne, si presta comunque a conquistare anche una rilevante parte del mercato maschile, quanto meno per la curiosità che ha suscitato nei videogiocatori. Forse non è un gioco consigliato agli “hardcore gamers”, ma riuscirà molto probabilmente nel suo intento: sfruttare in maniera originale le potenzialità offerte dal touch screen. Questo gioco sfizioso mette a disposizione tanti livelli e numerose ricette, che gli garantiscono sufficiente longevità. Di sicuro - nel suo piccolo - diverrà un cult, almeno nella terra del Sol levante. Non resta dunque che aspettare, in attesa che CM faccia il suo esordio tra pochi giorni.
