Anteprima Cycling Manager 2006

Il miglior ciclismo mondiale torna sui nostri schermi. Siamo pronti a pedalare?

Anteprima Cycling Manager 2006
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  • Pc
  • Un titolo per veri appassionati

    Il gioco è ovviamente indirizzato agli appassionati di ciclismo e ricrea questo sport nel modo più dettagliato e realistico possibile. L’approccio è quindi lento e graduale e non piacerà a tutti coloro che preferiscono titoli frenetici o immediati. Per giocare è necessario conoscere le tattiche e le modalità di una gara ciclistica, mettersi a tavolino, preparare con cura la nostra squadra e attendere che la lunga preparazione sul mercato, negli stage di pre-stagione, e gli allenamenti da noi gestiti portino i primi frutti. Insomma, per giocare a Cycling Manager è necessario armarsi di grande pazienza e di amore per ogni singolo dettaglio. Con il tempo, se il nostro lavoro sarà stato efficace, saremo ripagati con delle belle soddisfazioni e potremo prender parte alle corse più prestigiose. Tutto questo sarà disponibile dal 23 Giugno, quando in Italia uscirà una versione tradotta dall’originale in francese. Suoi nostri scaffali dovremmo trovarla ad un titolo budget il cui prezzo si dovrebbe aggirare attorno ai 20 euro, e i veri appassionati possono già ordinare il titolo via internet.

    Quanta fatica quest sudore virtuale

    Il ciclismo è uno di quelli sport dove la fatica conta più di tutto. Non è come il calcio, il tennis, la formula1, dove oltre allo sforzo fisico è necessaria una buona visione della gara e una capacità tecnica fuori dal comune. Nel ciclismo serve prima di tutto la fatica, un’immane fatica che può determinare la nostra vittoria o la sconfitta. E allora com’è possibile ricreare sui monitor un gioco del genere? Forse una strada è quella di regalare agli utenti delle biciclette da collegare comodamente al PC tramite porta usb, un po’ come nelle più moderne palestre delle nostre città. L’idea, curiosamente, non passò. Ma nel 2001, di punto in bianco, si fecero tuttavia strada due giochi, Cycling Manager e Pc Ciclismo, nati sulla scia dei travolgenti successi di Marco Pantani e di Lance Armstrong, che avevano riavvicinato la gente al ciclismo dopo gli scandali doping. Gli sviluppatori puntavano tutto sulla gestione della squadra dal punto di vista finanziario e, in corsa, sul controllare in modo accurato il momento in cui far scattare il nostro corridore, quanti gregari affidargli e via dicendo. Detto così può sembrare un approccio un po’ semplicistico, ma i prodotti erano di qualità e riscossero un successo di pubblico tale da consentire comunque di proseguire nello sviluppo di alcuni sequel. Tuttavia, poco tempo dopo la casa produttrice di Pc Ciclismo, la dynamic multimedia, creatrice anche del più famoso Pc Calcio, andò in fallimento e Cycling Manger restò l’unico simulatore di ciclismo sul mercato. Col tempo l’omonima serie ha continuato a crescere e quest’anno, con l’imminente uscita del nuovo episodio a Giugno, il titolo raggiungerà il sesto capitolo. La formula ormai consolidata permette agli sviluppatori di lasciare invariata la struttura di base e di concentrarsi sulla cura dei dettagli, il miglioramento dei particolari e il superamento di eventuali bug riscontrati nei titoli precedenti, uno dei grossi limiti di questo gioco. Infatti, a fronte di un’ottima simulazione e di un titolo completo dal punto di vista dei database e della simulazione, persistono a distanza di sei anni dalla sua prima comparsa, annosi problemi che si ripongono ciclicamente e che affliggono gli appassionati.

    Grafica, mon amoùr

    Bisogna precisare per tutti coloro che non lo sapessero che il ciclismo è prima di tutto estetica. Amore per i paesaggi, per la natura, per le montagne, per le scenografie. Chi non ha mai visto i ciclisti del Tour de France, tanto per fare un esempio, che si arrampicano per le rampe delle cime più dure, avvolti da tifosi di mille colori che corrono sulle strade stracolme di scritte ed incitamenti, muniti di bandiere e striscioni, il tutto nell’incantevole panorama delle cime alpine? Difficile ricreare in virtuale certe emozioni e paesaggi. Cycling manager, per fare ciò, si serve di un motore grafico munito di pixel shadows, capaci di rendere al meglio gli effetti della luce e la luminosità degli esterni. Non solo: una certa cura è stata dedicata anche agli scenari naturali, con digitalizzazione di girasoli, boschi e laghi. Insomma, di volta in volta a seconda della corsa a cui prenderemo parte ci troveremo a contatto con una natura sempre diversa e che potremo ammirare nei momenti più lenti della gara. Passeremo così dai paesaggi desertici del Tour del Quatar di Gennaio, al clima caldo e mediterraneo della Parigi-Nizza, prima di arrivare alla corsa regina, il Tour de France, dove gli sviluppatori hanno dato il meglio di sé per raggiungere una perfetta armonia estetica in ogni singola tappa.

    Dall'economia domestica alle emozioni dell'ammiraglia

    Il gioco sarà, come detto, molto simile ai precedenti e quindi ritroveremo più o meno invariati i menù e le modalità. Il primo approccio sarà dunque piuttosto confuso: dovremo infatti districarci tra moltissimi dati e opzioni con cui solo alla lunga familiarizzeremo. La prima cosa da fare sarà la selezione della squadra, del volto del nostro alter-ego e delle sue varie capacità (che si riveleranno comunque poco influenti con il passare del tempo). Una volta deciso quale squadra porre sotto la nostra guida, ci troveremo subito a gestire bilanci finanziari, rosa dei corridori e dello staff tecnico, ritiri nelle varie località turistiche, acquisto del materiale necessario per le corse e via dicendo. Una volta prese tutte le nostre decisioni passeremo al giorno successivo. Il primo periodo insomma lo passeremo nel nostro stanzino, studiando a tavolino la preparazione dei nostri atleti. Con l’arrivo di Febbraio potremo prender parte alle prime corse, che potremo simulare o correre in 3D. La seconda opzioni si rivela più divertente ma anche più macchinosa, mentre simulando otterremo i risultati della gara in pochi secondi. Insomma, contando anche l’immensa mole di gare che dovremo correre (più di cento all’anno, scelte tra una rosa di almeno cinquecento totali) ci converrà prender parte in 3D solo a quelle più appassionanti, come Giro d’Italia, Tour de France, oltre a quelle scelte dai nostri sponsor, in cui dovremo portare a casa una vittoria. Nel frattempo doveremo continuare a gestire gli aspetti finanziari e la preparazione dei corridori, tenendo un occhio costantemente rivolto al futuro nostro (in caso di licenziamento) e della nostra squadra. Ovviamente, ogni corridore avrà delle specifiche e ci sarà quindi quello più forte in salita e quello che va particolarmente bene nelle classiche del nord: starà alla nostra capacità valorizzare i suoi aspetti migliori ed adattarlo alle nostre esigenze per renderlo di volta in volta in grado di vincere i grandi giri o le corse da un giorno.

    Nel vivo della corsa si palpita

    Le maggiori soddisfazioni giungeranno dunque dalle corse che sceglieremo di visualizzare in 3D, dove potremmo ammirare l’ottima realizzazione grafica e metterci in gioco in prima persona decidendo il momento opportuno per mandare all’attacco i nostri corridori. La simulazione della corsa, che a prima vista potrebbe sembrare estremamente semplicistica e lasciata al caso, è invece curata in ogni singolo aspetto. La vittoria dipenderà dunque esclusivamente da noi ed in ogni caso sarà possibile arrivare alla vittoria se saremo in grado di valorizzare le capacità dei nostri corridori e di sfruttarle al momento opportuno. I parametri principali sono legati alla velocità da tenere, la posizione in gruppo e la possibilità di mandare alcuni atleti a fare l’andatura. Potremo poi decidere di raggrupparci attorno ad uno o più leader della corsa, di gestire lo sforzo in diversi modi, di fare uno scatto secco o una graduale progressione, di tentare l’attacco in salita o di tirare in testa al gruppo per arrivare a ranghi compatti e giocarci la vittoria in un’appassionante volata finale dove, esattamente come degli emuli di Petacchi, potremo organizzare il “treno” della nostra squadra per portare il corridore nelle prime posizioni del gruppo e farlo sprintare assieme agli altri velocisti, decidendo se partire in modo leale, aggressivo o normale. Insomma, le possibilità sono moltissime ed ogni gara sarà diversa dalle altre. Capiterà dunque di scattare ai 100 km dall’arrivo e di riuscire ad arrivare soli al traguardo, per evitare che il gruppo tiri fortissimo e venga a riprenderci. Se saremo sfortunati potremo cadere in discesa o forare una gomma, nei tratti in pavè delle classiche, ed in questo modo perderemo minuti preziosi. In ogni caso, se ci annoieremo o se la corsa attraversa momenti di stanca, potremo sempre lanciare il gioco a una velocità maggiore, da x2 a x8, permettendoci così di accelerare i tempi della gara.

    Una miglioria qua e là

    Nel gioco non dovrebbe esser presente un editor ufficiale, ma su internet sono disponibili vari programmi che ci permetteranno di personalizzare il titolo a nostro piacimento. Potremo quindi creare una squadra ex-novo, modificare finanze e aspetti dei nostri corridori, insomma sbizzarrirci partendo da zero. La cosa più interessante è però la possibilità di modificare anche le magliette, i caschi, addirittura le borracce delle squadre tramite semplici programmi come Photoshop. Su internet saranno così disponibili moltissimi add-on, mod e pacchi aggiuntivi, con magliette modificate, tappe corrette e database aggiornati, passando addirittura per le telecronache in italiano, che manterranno il gioco sempre vivo e aggiornato. Riguardo a questo in particolare va segnalato www.cycling-manager.it sito di fan e appassionati che da anni migliorano e rendono ancora più appassioanante Cycling-Manager, organizzando tra le altre cose tornei online tra giocatori italiani. Anche quest’anno sarà infatti possibile giocare a Cycling-Manger in rete, creando delle spettacolari gare a distanza tra giocatori di tutto il mondo. La modalità, nata nei precedenti episodi, ma che presentava alcuni difetti veniali, dovrebbe venir corretta ed essere finalmente completa in tutto: sarà la ciliegina sulla torta per un titolo che soddisferà tutti gli appassionati e che potrebbe coinvolgere anche qualche “esterno”.

    Cycling Manager 2006 Per dare un giudizio definitivo è ancora troppo presto. Tuttavia abbiamo già ammirato in passato l'ottimo lavoro compiuto dagli sviluppatori, che, nel corso degli anni, hanno saputo migliorare e accrescere la propria opera. L'edizione del 2005 aveva dimostrato di essere davvero all'altezza degli standard attuali, anche se con qualche pecca di troppo. Staremo a vedere se quella del 2006 riuscirà finalmente a risolvere i tradizionali bug di questo gioco e a renderlo completo sotto tutti i punti di vista. Per ora non si può non ammirare la bellezza della grafica e dei paesaggi e rimanere piacevolmente colpiti dalle prime migliorie in fase di gameplay. Per il resto Cycling Manager resta un titolo per soli appassionati, ma di certo dopo questo Giro d'Italia e con un'appassionante Tour de France alle porte saranno numerosissimi gli sportivi che vorranno procurarselo, visto anche il prezzo decisamente concorrenziale.

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