Anteprima Darksiders 2

Un close-up su Morte e le nuove caratteristiche di equipaggiamento e abilità

Anteprima Darksiders 2
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Wii U
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Abbiamo esplorato innumerevoli volte la lista dei titoli più attesi del 2012, compiacendoci della moltitudine di promettenti videogame pronti a dare quello che potrebbe essere il definitivo -e glorioso- addio ad una delle generazioni più longeve di sempre. Tuttavia, ogni volta che qualche novità viene rivelata, ci sentiamo come partecipi di un certo stupore, di una curiosità morbosa che ci fa salire un’irrefrenabile desiderio di balzare avanti nel tempo per provare il titolo di cui stiamo leggendo con tanta curiosità.
    Ed è esattamente ciò che sta succedendo (o per succedere, a seconda dei casi) oggi, in seguito ad alcune nuove rivelazioni riguardo uno tra i titoli più attesi dell’anno, quel Darksiders 2 che dovrebbe ampliare clamorosamente quanto di buono già mostrato dal suo predecessore, un action game “vecchia scuola” dal sapore ancor oggi fresco e vigoroso.
    La produzione Vigil Games, prevista come launch title per Wii U, arriverà purtroppo solo verso l’estate del 2012; perciò anche i possessori di Playstation 3 ed Xbox 360 dovranno aspettare tale data ed accontentarsi di quanto noi di Everyeye sapremo raccontare per placare le curiosità.

    Morte non è Guerra

    Le ultime rivelazioni trapelate dal blindatissimo sviluppo di questo caldissimo sequel, si concentrano sopratutto sulla figura del protagonista: Morte, un altro dei quattro cavalieri dell’apocalisse. Il team -va precisato- ha preferito ambientare questo “sequel” parallelamente al precedente episodio, evitando il facile continuum rispetto al finale di Darksiders (Guerra, occhi al cielo, che osserva i suoi compagni giungere sulla Terra) e donando quindi una diversa dimensione sia al protagonista stesso -molto diverso dal fratello- sia alle vicende che, con tutta probabilità, ci permetteranno di osservare gli intrighi già sperimentati sulla nostra pelle in maniera leggermente differente.
    La differenziazione di questo nuovo “eroe” non passa però solamente dalle vicende in-game (per altro ancora non ben definite) ma anche, e soprattutto, per la sua dotazione bellica, per i suoi talenti e per i meccanismi ludici che scaturiscono dalla combinazione di tali fattori. Verremo messi di fronte, prima di tutto, ad un albero di crescita del personaggio molto più vasto rispetto al sistema di crescita molto basico presente in Darksiders. Ora, abilità e quant’altro, verranno stoccate in due differenti categorie: Necromancer, più votata alla pratica arcana ed al combattimento dalla distanza, e Harbringer, equipaggiato per il corpo a corpo più brutale. Sviluppando il proprio alter ego mascherato potremo sperimentare sistemi sempre leggermente differenti per risolvere le situazioni (non mancherà una leggera componente stealth), a tutto vantaggio del replay value (soprattutto se si considera che, a differenza del predecessore, sarà molto più complesso potenziare al massimo ogni capacità).
    Una delle molte novità di questo episodio è rappresentata dal sistema con cui sarà espanso il nostro equipaggiamento. Come un moderno Diablo, Darksiders 2 inserirà un certo quantitativo di loot all’interno dei propri “dungeon”. Il giocatore sarà dunque in grado di recuperare dai nemici stesi al suolo parte dell’equipaggiamento. Pur non presentando potenziamenti ed affini per ogni elemento recuperato sul posto (sarebbe stato davvero troppo considerando la mole d’oggetti promessa), tali accessori arricchiranno il “bagaglio tecnico” del nostro cavaliere dell’apocalisse, consentendogli di imparare qualche nuova tecnica da sfruttare in combinazione con le sue già note (e sovrumane) abilità. Una dimensione da non sottovalutare, in grado di aumentare a dismisura non solo la varietà ma anche il tecnicismo e la profondità del battle system, una delle (pur minime) carenze del capostipite. A dover essere modificate saranno persino le attenzioni di Morte nei confronti dei nemici: il protagonista, più forte ma meno resistente, non si potrà affidare infatti sulla parata per assorbire i fendenti nemici ma dovrà far tesoro della sola schivata.
    Morte non sarà più versatile di Guerra solo nel combattimento (durante il quale arriverà addirittura ad evocare zombie per combattere al suo fianco o gelide tempeste per disturbare il nemico): il team ha infatti pensato di attingere minimamente anche alle doti acrobatiche del famosissimo Principe di Persia, dotando il nostro nuovo (futuro) beniamino di alcune particolarissime skill che, in unione ad una serie di gadget fiammanti, gli permetteranno di arrampicarsi agilmente lungo ripide pareti, effettuare qualche plastica corsa verticale e dondolarsi (grazie ad uno speciale guanto) tra un appiglio e l’altro. Diventano così più dinamiche anche le fasi platform (effettivamente di una certa macchinosità, in precedenza), dove arriveremo a combinare diverse acrobazie -almeno secondo quanto detto dal team- per procedere in maniera ritmata e spettacolare all’interno di livelli dal design vario e complesso. Tante nuove possibilità e tanti nuovi strumenti serviranno anche alla risoluzione dei puzzle, una delle tante componenti del gampeplay di cui è stato promesso soddisfacente ampliamento.
    Non tutte le caratteristiche del nuovo anti-eroe saranno però differenti dal precedente: Guerra e Morte avranno anche qualcosa in comune, e nella fattispecie un “guardiano” (o alleato, se così possiamo chiamarlo nel caso di Morte) che ne segue le orme. Se in Darksiders abbiamo sperimentato il tedioso parassita che i giudici infernali avevano instillato nel corpo di Guerra, in questo secondo episodio ci avvarremo della compagnia di un non troppo loquace (sembra quasi assurdo dirlo) corvo nero. Il pennuto, spesso posato sulla spalla sinistra di Morte come si converrebbe ad un Pirata con il suo Pappagallo, offrirà consigli ed indizi per risolvere i più complicati enigmi in cui c’imbatteremo e recuperare alcuni dei più interessanti segreti. Naturalmente, seguendo il preciso contesto della produzione, non si tratterà (come peraltro anticipato) di un alleato o uno schiavo al proprio servizio, quanto più di un ospite che si avvarrà di Morte come un comodo mezzo di trasporto, ripagandolo a piacimento con qualche sottile suggerimento.

    Darksiders 2 Le aspettative si alzano notevolmente, per un titolo che, rispetto al suo naturale predecessore, pare cresciuto a trecentosessanta gradi. Con un arsenale tutto nuovo, diverse variabili di combattimento da sperimentare, skill tree approfonditi ed ampliati ed una serie di strumenti utili non solo per la lotta ma anche per una progressione più dinamica ed interessante attraverso i livelli, Darksiders 2 promette di configurarsi come uno tra gli action game più promettenti degli ultimi anni. Un degno seguito per quel che è stato il suo predecessore.

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