Dead Static Drive: GTA incontra Cthulhu in un nuovo survival horror

Dead Static Drive è un particolare survival dalle tinte oscure descritto dal suo creatore con l'epiteto Grand Theft Cthulhu.

Dead Static Drive
Anteprima: PC
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • Non è facile conquistare la notorietà al giorno d'oggi, specialmente nel mondo dei videogiochi. L'industria videoludica è costellata da un numero spropositato di team alle prese con opere in cui viene riposta la speranza di ritagliarsi una nicchia di fan e ripagare tempo, energie e investimenti. La ricetta del successo è tuttavia un segreto che, forse, non è chiaro neanche alle grandi software house, ma quando un progetto in fase di sviluppo viene descritto con l'epiteto "Grand Theft Cthulhu", la curiosità di qualche appassionato (tra cui il sottoscritto) si accende con facilità. È tempo, quindi, di esaminare da vicino il peculiare Dead Static Drive, titolo d'esordio del team Fanclub.

    Una sopravvissuta in un mondo ostile

    Lo studio australiano, sotto la direzione del creativo Mike Blackney, sta realizzando un survival horror on the road, in cui la protagonista - presumibilmente un avatar senza nome - deve vedersela con una "bazzecola" come la fine la mondo. In fuga dalla legge, la ragazza mangia l'asfalto un quarto di miglio alla volta, dovendo stare molto attenta ai pericoli che si annidano tra le polverose cittadine statunitensi.

    Le ragioni dei guai con la giustizia del personaggio principale, così come la provenienza degli orrori che hanno sconquassato la società, sono ignote, anche perché Blackney non si è voluto sbottonare in merito. Quello che sappiamo, ad ora, è che il titolo si dovrebbe svolgere lungo l'arco di un mese e che la protagonista potrebbe avere un ruolo importante negli eventi apocalittici. A scandire lo scorrere del tempo troveremo un ciclo giorno/notte (due minuti reali corrisponderanno a un'ora nel mondo di gioco) e il fatto che, a ogni morte, un terzo della giornata andrà sprecata.

    Più che sulla narrativa, ancora nebulosa, il focus del progetto è incentrato sul gameplay. Stando alla visione di Blackney, che ha un lungo passato con i roguelike, la sua opera vuole lasciare il giocatore libero di vivere la propria avventura, di prendersi rischi soltanto se lo ritiene giusto. Dead Static Drive, dalle premesse, sembra piuttosto ricco di piccole chicche: per esempio, sarà possibile incontrare molti sopravvissuti - amichevoli e ostili- e sia lo scorrere del tempo sia le interazioni potrebbero portare a eventi inaspettati.

    Il designer ha spiegato che gli NPC "vivranno la loro esistenza", pertanto, anche se li ignoreremo alla prima occasione utile per incontrarli, questi potrebbero comunque tornare in seguito; al contrario, fare la loro conoscenza potrebbe portare ad altri sviluppi, positivi o negativi, nel corso dell'avventura. Il director ha espressamente chiarito che il mondo di gioco non è procedurale, e la varietà risiederà principalmente nel rapporto con i personaggi non giocanti, in modo da garantire nuove e fresche run anche a chi ha già completato l'avventura.

    Un GTA coi tentacoli

    Come detto, Dead Static Drive si pone come un survival horror che strizza l'occhio al passato della serie GTA. La protagonista, pertanto, può "prendere in prestito" qualsiasi auto incustodita e utilizzarla per il suo viaggio tra i deserti americani. I pericoli, tuttavia, sono innumerevoli e il team sta costruendo un preciso bestiario di mostruosità. Ad ora abbiamo potuto intravedere dei tentacoli sotterranei - a nostro avviso una citazione al film Tremors - capaci di inseguire il giocatore ovunque, ad eccezione dei rifugi, e di distruggere i mezzi di trasporto.

    Blackney ha anche fatto riferimento a "un'infezione" in grado di trasformare i sopravvissuti in abomini assassini (concetto ripreso dagli Z movie), ma questo elemento non è ancora stato mostrato. Allo stesso modo, in alcuni filmati appaiono degli insetti grandi come un palazzo, altamente devastanti a distanza ravvicinata.

    Da queste premesse, Dead Static Drive ha quasi il sapore del serial Supernatural ed è facile immaginarsi a bordo in una Impala del ‘67 pronti ad aggiungere un'altra "tacca alla cintura", a patto di essere ben equipaggiati. Seguendo la miglior tradizione survival, il gioco di Fanbase mette a disposizione un inventario di quattro slot in cui le armi più efficaci, come un fucile a pompa, ne occupano la metà. La protagonista, tuttavia, ha bisogno di cibo per ripristinare la salute, o di bevande per ristabilire l'energia, consumata sia dai lunghi viaggi in auto, sia dai combattimenti (nel caso in cui si protraggano troppo). Sarà possibile, quindi, riposare nella propria vettura per recuperare smalto, oppure indossare zaini e trascinare delle valigette per avere una maggior capienza. A tal proposito, il gioco contiene un'ulteriore chicca, dato che la sopravvissuta può usare entrambe le mani per portare con sé alcuni oggetti: per esempio, scegliere di impegnare un arto per trascinare una ventiquattrore piena di alimenti impedirà di usare un'arma e una torcia contemporaneamente. La componente survival, poi, influenza anche le vetture, che hanno tutte un limite di danni sopportabili e un serbatoio per la benzina, da riempire nelle classiche stazioni di servizio.

    Di tanto in tanto, infine, le auto potrebbero aver bisogno delle apposite chiavi per essere usate. Non bisogna dimenticare, però, che la protagonista è una fuorilegge e, agendo furtivamente, è possibile "alleggerire" le tasche degli NPC. Blackney ha spiegato che, idealmente, ogni vettura è associata alla presenza di un comprimario, e qualcuno potrebbe anche reagire in malo modo nel vedere il proprio mezzo in procinto di essere trafugato.

    Sulla falsariga di giochi come State of Decay, i personaggi più amichevoli comandati dall'IA potranno essere assoldati per avere del supporto extra in combattimento. Dai filmati mostrati, risalenti allo scorso aprile, ci è parso di notare un'intelligenza artificiale poco reattiva alle minacce esterne, ma è un aspetto che dovrà essere esaminato in fase di recensione.

    Sul piano della manovrabilità dei veicoli, di certo uno degli elementi più importanti dell'opera, Dead Static Drive utilizza una visuale isometrica e un sistema di guida che, a detta dello stesso creatore, ricorda vagamente la storica serie Micro Machines.

    Dead Static Drive Non vediamo l’ora di far luce sui misteri di Dead Static Drive, la cui uscita è prevista nel corso di quest'anno, al momento senza una data precisa. A una prima ed esterna occhiata, il progetto dei ragazzi australiani di Fanclub sembra omaggiare, oltre che le origini della serie Rockstar, un lungo corso di produzioni multimediali che fanno del viaggio on the road a tinte horror la loro ragione d’essere. Tra Supernatural e State of Decay, il gioco ideato da Mike Blackney potrebbe far breccia nel cuore degli appassionati: il successo dipenderà principalmente dal valore dell’impasto ludico, dalle varietà di situazioni e dalla qualità narrativa, che ci catapulterà in un’America sull'orlo dell’apocalisse.

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