Anteprima Diablo III

Nuove informazioni per il sempre più atteso terzo capitolo della saga

Anteprima Diablo III
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  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Torta al gusto Diablo

    Ancora orfano di una precisa data di lancio, Diablo III continua ad abitare i nostri sogni più lieti e piacevoli. A diversi anni dal suo annuncio ufficiale, la nuova e titanica fatica di Blizzard non ha fatto altro che aumentare la nostra attesa annuncio dopo annuncio, conferenza dopo conferenza, screenshot dopo screenshot. Questa magnifica e deliziosa torta però, fin’ora gustata a piccoli bocconi, si avvicina sempre più all’atto finale: all’abbuffata incontrollata e priva di freni che avverrà quando, finalmente, il gioco verrà pubblicato.
    Ma prima però, un’altra minuscola fettina fatta di nuovi dettagli e novità. Pronti per l’ennesima scorpacciata di Diablo III?

    Nuova Tristram, vecchi demoni

    Partiamo da quanto è già stato annunciato e reso noto, giusto per aggiornare brevemente chi si fosse perso le puntate precedenti. Diablo III intende essere un diretto seguito dei capitoli precedenti. Proprio per questo non sono previsti stravolgimenti nel gameplay, quanto mirati potenziamenti e lievi modifiche dovute ai tempi che cambiano. Ancora una volta avrete a che fare con un hack'n’slash ambientato in mondo fantasy. Oltre a soddisfare tutte le quest che vi sottoporranno di vari personaggi che incontrerete lungo il vostro cammino, tutta l’attenzione sarà rivolta alla gestione del proprio personaggio, tra statistiche in continuo aumento e un equipaggiamento sempre più allettante, e all’esplorazione alla ricerca di qualche succoso segreto o oggetto extra.
    Tra le caratteristiche già note, anche le cinque classi tra le quali scegliere il personaggio che poi userete per tutto il corso dell’avventura. Il Barbaro, recuperato da Diablo II, è in assoluto quello più forte fisicamente. Perfetto per gli scontri a corta distanza, godrà di alcune abilità estremamente efficaci anche sulla lunga distanza, oltre che di una sorta di trasformazione che capace di renderlo un’inarrestabile macchina da guerra assettata di sangue.
    Il Mago, poco a sorpresa, rappresenta la classe più fragile fisicamente, praticamente inutile negli scontri all’arma bianca, ma in grado di lanciare devastanti incantesimi elementali. Inoltre avrà la facoltà di rallentare i nemici o di aumentare all’inverosimile la propria resistenza ai colpi nemici.
    Il Monaco, tra questi due estremi, risulta un buon compromesso: dotato di una più che discreta forza e abilità con le armi, non disdegna di utilizzare la magia sia per attaccare gli avversari, che per recuperare vita.
    Il Witch Doctor è l’evocatore del gruppo. Anch’esso piuttosto debole fisicamente, in breve tempo è capace di creare un piccolo manipolo di zombie e atri mostri assortiti, tutti pronti a dare la vita per rispettare gli ordini impartitigli dal loro padrone.
    Infine, il Demon Hunter si affida quasi completamente alle sue balestre e archi per affrontare dalla distanza gli orrori che vi si opporranno.
    All’inizio dell’avventura quinid, dovrete scegliere sesso e classe di appartenenza del vostro avatar. Solo in un secondo momento verrete messi a conoscenza delle premesse narrative di questo terzo capitolo. Per quanto la mitologia creata da Blizzard nel corso dei due passati episodi sia piuttosto complessa, vi basti sapere che il mondo nel quale è ambientato Diablo prende il nome di Sanctuarium. Questo mondo è stato creato in risposta all’eterno conflitto tra angeli e demoni. Qui, coloro che hanno deciso di abbandonare lo scontro, hanno dato vita agli esseri umani dotati di poteri normalmente sopiti, ma di fatto somma di quelli di entrambi gli schieramenti. Come è facile immaginare, di fronte a una minaccia comune angeli e demoni decidono di allearsi contro l’umanità, ma vengono ugualmente sconfitti da un manipolo di eroi. Sfortunatamente però, alcuni demoni riescono comunque a salvarsi e a possedere i corpi di quei valorosi guerrieri. Il loro obbiettivo è quello di impossessarsi della Worldstone, una pietra che tiene legato il Sanctuarium ai suoi creatori, ma Tyrael, un arcangelo, riesce a distruggere la pietra con conseguenze attualmente non chiare.
    Vent’anni dopo i fatti appena narrati, per motivi ancora sconosciuti, il male torna a manifestarsi. Il vostro avatar appena giunto a New Tristram, ricostruita sulle sue stesse ceneri, incontrerà Deckard Cain, vecchia e nota conoscenza dei fan di Diablo. Scambiando due chiacchiere con questo personaggio, e dopo aver fatto la conoscenza di Leah, sua figlia adottiva, inizierete a capire che qualcosa non va. La piccola città infatti, è sotto l’assedio del risorto Re Scheletro che alberga i sotterranei della Cattedrale. La sua eliminazione, sarà solo la prima di una lunga serie di quest che vi porteranno in giro per tutto Sanctuarium, alla ricerca dell’origine del male che attanaglia e minaccia il mondo intero.
    Blizzard, nonostante la sua immancabile reticenza nel fornire precisi dettagli, ha confermato che la trama di Diablo III sarà piuttosto lineare. Ciò non toglie che ogni personaggio avrà la propria personalissima storia da raccontare, con tanto di dialoghi e scene non interattive dedicate. A seconda dell’eroe scelto infatti, saranno diverse le motivazioni e gli obbiettivi che ognuno di loro tenterà di perseguire nella lotta contro il male. Con questo stratagemma, Blizzard ha garantito un alto tasso di rigiocabilità al suo titolo.

    Tra abilità e crafting

    Interessanti le novità apportate al gameplay, la maggior parte riguardanti le abilità che il personaggio potrà imparare salendo di livello. Queste si dividono in due gruppi: attive e passive. Per quanto riguarda le prime potrete equipaggiarne al massimo sei e vi permetteranno di godere di diversi poteri magici o di tecniche di combattimento particolari che si attiveranno solo dopo aver rinunciato a una certa quantità di mana. Il perché di un numero relativamente così basso è presto detto: Blizzard, effettuando particolari test, si è resa conto che è la quantità massima che un giocatore medio può gestire al meglio, pur lasciando una possibilità di scelta sufficientemente ampia per creare personaggi pressoché unici. A rendere ancor più personalizzabili le cose ci penseranno poi le Rune che, una volta applicate, varieranno in relazione al loro potere l’abilità attiva alla quale verranno legate, garantendo un’ulteriore step di personalizzazione del proprio personaggio.
    Parlando invece delle skill passive, queste saranno tre e si sbloccheranno al livello dieci, venti e trenta. Queste a differenza del passato e di prodotti simili, non offriranno un singolo bonus, ma ne garantiranno una lunga lista, in linea con l’evoluzione che si vuole imprimere al proprio personaggio. Per fare un esempio pratico, usando il Barbaro potrete potenziarlo in Berserker, garantendogli un impennata nelle statistiche che riguardano l’attacco fisico, l’agilità, la possibilità di apportare un colpo critico e così via.
    C’è un’altra piccola novità che però promette di modificare più pesantemente il gameplay della saga. Questa riguarda l’utilizzo delle pozioni per ripristinare la vita, in passato così facili da reperire da diminuire drasticamente la tensione di uno scontro con un boss, o l’esplorazione di un dungeon infestato da centinaia di creature malefiche. In questo terzo capitolo queste saranno difficili da reperire o acquistare e spesso, per sopravvivere, dovrete affidarvi a piccole fiale rilasciate in modo del tutto casuale dai nemici che sconfiggerete. Ciò ha un duplice intento. Innanzi tutto spingervi maggiormente all’esplorazione e al combattimento sfruttando la vostra costante necessità di reperire nuove fiale. Secondariamente sarete implicitamente costretti a fare affidamento a tutte le tecniche in vostro possesso, anche per ripiegare strategicamente quando richiesto e per mettere in salvo la pelle. In questo senso riveste grande importanza anche il rinnovato sistema di checkpoint. Pare infatti che i portali verranno largamente lasciati da parte, pur non sparendo del tutto, e le pergamene, che una volta potevano essere lanciate in qualsiasi istante, ora necessiteranno di particolari condizioni e tempi di caricamento per permettervi un tranquillo ritorno nella città più vicina. Come anticipato però, potrete fare affidamento su tutta una serie di checkpoint intermedi, che non vi faranno perdere troppo tempo tra una morte e l’altra.
    Infine non ci resta che commentare il rinnovato sistema di crafting che promette una maggior profondità e libertà. In ogni centro abitato troverete tre diversi tipi di artigiani: il fabbro, esperto nella creazione di armi e armature, il gioielliere, forgiatore di anelli e collane dai poteri magici più disparati, e il mistico, custode dei segreti per la creazione di infusi e pozioni restauratrici. Due le novità principali che li riguardano da vicino. Innanzitutto, similmente al vostro personaggio, questi potranno aumentare la loro esperienza via via che li farete lavorare. Progressivamente insomma, vedrete i vostri artigiani diventare più abili e capaci di dare vita ad oggetti un attimo prima inimmaginabili. La seconda novità riguarda invece l’uso che potrete fare dei numerosi oggetti rinvenuti nei dungeon. Dove in passato potevate unicamente vendere quelli che ritenevate inutili, in Diablo III potrete convertirli in materie prime da reinvestire per la creazione di altri molto più complessi ed efficaci.

    Un diavolo in rete

    Altre novità annunciate riguardano invece la componente online di Diablo III.
    Ancora pochissimi i dettagli riguardanti il multiplayer. Sempre più sicura la possibilità di giocare la campagna principale in co-op fino a quattro giocatori, mentre è stata confermata la presenza di una modalità PvP.
    Proprio in merito a questa feature, Blizzard si è preoccupata di assicurare la sua utenza circa l’ovvio processo di potenziamento che subirà Battle.net. Memori degli orrori creatisi con Diablo II, tra cheater e videogiocatori che senza alcun controllo uccidevano di continuo personaggi estremamente deboli, il colosso americano vuole a tutti i costi evitare di incorrere negli stessi errori. Anche per questo motivo si è scelto di dividere il personaggio che si utilizzerà in single player, da quello che invece ogni utente sfrutterà online. Così facendo, assicura Blizzard, sarà più facile tenere sotto controllo l’utenza e individuare possibili cheater. Non solo, ma questo sistema garantirà ai videogiocatori di poter recuperare e giocare con il proprio avatar anche lontani dal proprio PC, semplicemente collegandosi a Battle.net.
    Inoltre è stato creato un sistema di stendardi che rappresenterà, tramite medaglie e diverse icone, i progressi e gli obbiettivi raggiunti da ciascun giocatore. Quest’iniziativa rientra nell’intento di Blizzard di creare una comunità unita e capace di aiutarsi vicendevolmente, sfruttando anche l’innovativa chat cross-game che di fatto permetterà di mettere in comunicazione non solo chi sta giocando a Diablo III, ma anche coloro che si stanno divertendo con Starcraft 2 e WoW.
    L’ultima novità infine, riguarda la possibilità di imbastire vere e proprie aste per acquistare o scambiare gli oggetti dell’inventario. Vista la casualità con cui il gioco genera armi e quant’altro, questo sistema vuole dare la possibilità a tutti di entrare in possesso degli oggetti più rari presenti in Diablo III. La vera caratteristica interessante è che queste aste possono essere condotte sia usando la valuta virtuale usata nel gioco, sia quella vera. Blizzard naturalmente, trattenendo una minima parte dei guadagni, si impegnerà nel fare in modo che nessun giocatore venga truffato e che le transizioni avvengano nel modo più corretto possibile. Inoltre la software house non andrà in alcun modo a influenzare i prezzi dei vari oggetti, limitandosi a impedire la messa in vendita di quelli più comuni.

    Diablo III Dopo la nuova infornata di news, l’attesa di Diablo III diventa ancor più difficile da sopportare. Il nuovo sistema di skill, il crafting e il rinnovamento di Battle.net rientrano perfettamente nella strategia di Blizzard: innovare e potenziare, senza stravolgere. Sebbene manchi ancora una data di pubblicazione definitiva, l’ormai prossima Beta lascia pochi spazi ai dubbi: Diablo sta per tornare e sta per farlo in forma smagliante.

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