DOOM Eternal: alla scoperta della Battle Mode dello sparatutto Bethesda

Dopo l'annuncio all'E3 di Los Angeles, al QuakeCon di quest'anno abbiamo potuto osservare nel dettaglio la Battle Mode di DOOM Eternal.

DOOM Eternal: Battle Mode
Anteprima: Multi
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Annunciata durante lo scorso E3, la Battle Mode rappresenta una delle colonne portanti del comparto multigiocatore di Doom Eternal, dominatore assoluto del palcoscenico di Bethesda per il QuakeCon di quest'anno. A un mesetto da quel primo assaggio, proprio la modalità in questione è stata il piatto forte del keynote dedicato al gioco nel corso del briefing d'apertura, quando l'executive producer Marty Stratton e il creative director Hugo Martin hanno mostrato al mondo le prime sequenze di gameplay. Una parentesi stimolante, che ha riscaldato agli animi di tutti i presenti nella sala principale del London Printworks, sede della prima edizione europea dell'evento.
    Un sentimento comprensibile, visto che la Battle Mode promette di dare una forma tutta nuova alla frenesia omicida tipica di Doom.

    Un osso troppo duro per un solo demone

    Novità assoluta per la serie, la Battle Mode di Doom Eternal si presenta come una modalità multiplayer asimmetrica, che schiera tre giocatori in un'arena dalle dimensioni ridotte, uno nei panni corazzati del Doom Slayer e altri due nel grottesco involucro di altrettanti feroci demoni.

    Si tratta di un'aggiunta che, assieme alla dinamica delle invasioni (ancora avvolta dal mistero), va a sostituire per intero il comparto competitivo del precedente Doom, proponendo un'alternativa decisamente interessante agli scontri in stile arcade visti nella precedente iterazione della saga. Le ragioni di questa scelta sembrano piuttosto chiare: la modalità multigiocatore del reboot non aveva riscosso particolare successo tra i fan, con conseguenze negative sulla vitalità dei server di gioco.

    Questa volta, però, la proposta di id Software sembra avere carattere da vendere, e tutto il potenziale per guadagnarsi un discreto seguito tra le file dell'utenza. Nella nuova Battle Mode, il personaggio alla guida del Doom Slayer sarà costretto a respingere a suon di piombo gli assalti di una coppia di abomini scelti tra gli orrori di un roster che, almeno all'inizio, conterà un totale di 5 classi: Revenant, Pain Elemental, Mancubus, Arch-Vile, e Marauder.

    Se da una parte il colosso squarta-demoni avrà a disposizione tutto il suo arsenale bellico, completo di mod e perk aggiuntivi, ciascuno dei mostri potrà contare su uno specifico strumento d'attacco, una coppia di abilità tattiche e un'abilità speciale particolarmente letale. Il Revenant, ad esempio, può sfruttare una coppia di lanciarazzi da spalla, compiere scatti, brevi voli con il jetpack integrato e, una volta caricata la sua "ultimate", scagliare contro l'avversario una selva di missili in grado di seminare devastazione in un'area relativamente ampia.

    Dal canto suo, il Pain Elemental può sorvolare il campo di battaglia e individuare più facilmente il nemico, per poi bersagliarlo con potenti bordate di energia mistica. Di contro, però, le sue capacità di movimento lo rendono un bersaglio facile: uno svantaggio che questa sfera di membra putride e infamia può controbilanciare posizionando a mezz'aria una barriera protettiva.

    Il Mancubus, infine, è un massiccio tank tanto lento quanto resistente ai danni, equipaggiato con cannoni al plasma, bombe fumogene e lanciafiamme. La varietà nella caratterizzazione battagliera dei mostri, ognuno con abilità differenti (il cui utilizzo è vincolato a precisi tempi di ricarica), lascia intuire la volontà di creare una sorta di "micro-meta", tale da inspessire il profilo tattico di questa particolare modalità.

    Le peculiarità di ogni demone sembrano infatti pensate per essere complementari sul campo di battaglia, in modo da opporre al Doom Slayer - molto più forte dei suoi avversari infernali - stratagemmi di coppia per arginare il suo strapotere e imporgli una dolorosa disfatta. Alla profondità strategica del gameplay contribuisce anche il level design delle mappe, apparentemente pensato per offrire diversi vantaggi a entrambe le parti.

    La sgradevole coppia è dunque capace di percepire il nemico anche attraverso le pareti (ma solo per un breve periodo dopo averlo perso di vista), mentre la controparte può sfruttare piattaforme, appigli e superfici verticali per muoversi rapidamente attraverso lo scenario, oltre a una coppia di portali (disposti sui confini della mappa) cui solo lui è in grado di accedere.

    La conoscenza del campo di battaglia diventa quindi un elemento chiave per raggiungere la vittoria, in particolar modo per i mostri, che possono inoltre schierare un totale di 4 abilità aggiuntive, creando ad esempio zone tossiche per ostacolare i movimenti dello Slayer, impedendogli di accumulare risorse (dai nemici gestiti dall'IA in giro per l'arena) per un certo lasso di tempo o posizionando truppe aggiuntive in punti strategici come uno dei due teletrasporti.

    La struttura della Battle Mode mira quindi a comporre un mix equilibrato del gameplay ipercinetico tipico della modalità in singolo con un substrato tattico sfaccettato e intrigante, il tutto a favore di un sano e brutale divertimento. A fare la differenza, in senso negativo o positivo, sarà ovviamente il bilanciamento generale dell'esperienza, che deve garantire a entrambi i fronti le stesse opportunità di successo: ogni partita è composta da 5 round, e a portare a casa il risultato sarà lo schieramento con il maggior numero di vittorie all'attivo.

    Se ai demoni basterà uccidere l'avversario per aggiudicarsi il turno, il guerriero in verde dovrà necessariamente eliminarli entrambi, a non più di 20 secondi l'uno dall'altro. In caso contrario, l'orrore eliminato tornerà sul campo di battaglia con metà della vita, più facile da uccidere ma non meno pericoloso.

    Tra un round e il successivo, tuttii giocatori potranno poi aggiudicarsi degli upgrade per rendere ancor più intensi gli scontri, come il leggendario BFG nel caso del Doom Slayer o la possibilità di schierare un potente Baron of Hell per i suoi nemici. Di nuovo, parliamo di una modalità con diversi spunti di originalità e piuttosto promettente, a patto che gli sviluppatori riescano a gestire al meglio tutti gli elementi che ne compongono l'impasto ludico.

    In caso positivo, Doom Eternal si ritroverà con un'altra freccia insanguinata al suo arco, in grado di offrire agli utenti una valanga d'ore di spasso una volta raggiunti i titoli di coda della campagna. Una longevità che sarà ulteriormente ampliata man mano che id renderà disponibili nuovi demoni da schierare in battaglia, tra la maglie di un supporto post-lancio che, almeno quanto riguarda la Battle Mode, sarà completamente gratuito.

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