Anteprima Dragon Quest IX

La nona Meraviglia

Anteprima Dragon Quest IX
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  • DS
  • Quelli che hanno osato

    Quando nell’agosto dell’anno scorso fu noto che Square-Enix era al lavoro su Dragon Quest IX: Protector of the Sky, tra gli appassionati di j-rpg si diffuse un grande (e prevedibile) entusiasmo. Tuttavia, tale consenso non fu altrettanto unanime quando, in occasione della press conference celebrativa del ventesimo anniversario del franchise di Dragon Quest, il 12 dicembre 2006, la software house comunicò ufficialmente che il nono capitolo della serie sarebbe stato sviluppato solo su Nintendo DS. In fin dei conti, si tratta d’un progetto tanto ambizioso quanto obiettivamente difficile. Alla base del disappunto, il timore che il passaggio dai fasti della PlayStation 2 ai piccoli schermi del DS ne avrebbe compromesso la qualità. Al di là di tale aspetto, l’annuncio dell’esclusiva impone comunque all’attenzione un primo aspetto positivo, poiché ciò rappresenta la definitiva conferma del ritorno ad una felice collaborazione tra Nintendo e Square-Enix. E così, dopo anni di gelo (a tutto vantaggio delle console Sony, che ereditarono le produzioni dell’allora SquareSoft, nel 2004 fusasi con Enix), si è ricomposta una coppia commercialmente molto feconda negli anni ’80 e ’90.

    Il ritorno alle origini

    In effetti, la scelta di continuare la saga sul portatile della Grande N, abbandonando il più potente hardware della PlayStation 2, sembrava un azzardo anche per gli abili sviluppatori della Square-Enix. A distanza d’un anno, tuttavia, complici le immagini ed il video diffusi sulla rete, la scommessa che la software house ha idealmente fatto coi fan dimostra d’aver tutte le carte in regola per risultare vincente. Non pare pertanto prematuro affermare che, alla fine, il prodotto manterrà pressoché inalterate qualità complessiva e giocabilità, già apprezzate negli altri episodi della saga. In realtà, quel che non tutti sembrano sapere, o ricordare, è che le origini e le fortune della serie risalgono alle console Nintendo. Dapprima noti in occidente come Dragon Warrior, infatti, i primi titoli (a partire dal 1986) furono pubblicati su Nes. E’ del 1992, invece, Dragon Quest V (riproposto su PlayStation 2 nel 2004), sviluppato, al pari del sesto episodio, per SuperNes. L’arrivo di questa celebrata saga su una console Sony risale al 2000, quando su PlayStation One fu pubblicato Dragon Quest VII, convertito un anno dopo per il mercato americano. Per molti europei, tuttavia, il first contact con la saga risale a Dragon Quest VIII: L’Odissea del Re Maledetto, uscito nel vecchio continente nel 2006. La splendida trama di questo gioco ed il gameplay immediato, caratterizzato da classici scontri a turni, suscitò tale entusiasmo in numerosi rpg-gamers da far perdere in Occidente alla serie di Final Fantasy la leadership indiscussa tra i giochi di ruolo.

    Per vederti meglio...

    Protector of the Sky è sviluppato da Level 5, team apprezzato proprio in Dragon Quest VIII, e ne manterrà inalterato lo stile grafico. Tale titolo si avvale infatti di un cel-shading che, a fronte di quanto visto in screenshot e filmati, non farà rimpiangere più di tanto i risultati raggiunti su PlayStation 2. Pare, anzi, nonostante gli evidenti limiti del Nintendo DS, che Square-Enix sia ormai capace di padroneggiarne ampiamente le sue caratteristiche hardware. Ne è chiara prova, del resto, la qualità espressa in titoli del calibro di Final Fantasy III, paragonato al quale Dragon Quest IX promette potenzialità tali da poter facilmente eguagliarne, o addirittura superarne, il successo ottenuto. In ogni caso, la qualità complessiva potrà essere ulteriormente affinata senza affanni, come già sa chi ha letto il recente annuncio del rinvio del gioco. La nuova data è fissata per il 2008 in terra nipponica, col suo conseguente arrivo negli Stati Uniti ed in Europa - tenuto conto dei tempi per le conversioni occidentali - che potrebbe slittare al 2009. Una notizia, questa, che ha gelato le aspettative dei fan, poiché il nono capitolo della saga Square-Enix era stato accreditato in uscita questo Natale in Giappone. Causa principale del ritardo sarebbe la necessità di dedicare una maggior cura ad ogni aspetto del gameplay, compreso il comparto multiplayer.

    ...o per venderti meglio?

    Fra i motivi che hanno condizionato la scelta, tuttavia, spicca anche la volontà da parte della Square-Enix di non accavallare le uscite del succitato Dragon Quest IX con i remake del quarto, quinto e sesto capitolo, in arrivo a partire da fine anno (Dragon Quest IV sarà giocabile al prossimo Tokyo Game Show, mentre il nono episodio si mostrerà solo in video). Pertanto, ai problemi di natura tecnica si aggiungono ovvie esigenze commerciali. Del resto, la decisione di affidare al portatile Nintendo la “missione” di render giocabili anche al resto del mondo tre vecchi titoli della serie, appositamente riadattati, difficilmente poteva conciliarsi con la contestuale vendita del nono episodio. E così, pur ammettendo le difficoltà tecniche incontrate (i tempi occorsi per sviluppare Final Fantasy XII insegnano molto, in proposito), resta il dubbio che abbia parecchio influito il timore di proporre in periodi ravvicinati prodotti rivolti ad uno stesso pubblico.

    Quando l’arte si fa portatile

    Come anticipato, gli sforzi degli sviluppatori sul fronte tecnico sono sin d’ora ampiamente apprezzabili. Lo stile cartoonesco che contraddistingue questa serie mantiene, appunto, identico fascino anche sui piccoli schermi del portatile Nintendo. Il risultato è una grafica di qualità complessiva elevata, impreziosita da texture definite ed un gradevole uso della palette cromatica. La caratterizzazione dei personaggi e dei mostri è affidata al magistrale tocco di Akira Toriyama (che i più conoscono per la serie di DragonBall), mentre compete a Yuuji Horii la realizzazione tecnica dell’ambientazione. Le animazioni sembrano altrettanto convincenti., e del pari pregevole è il filmato d’apertura del trailer, realizzato in Computer Grafica, che introduce i primi spunti di una trama ancora rigorosamente top secret. All’inizio si vede, infatti, un imponente castello sospeso tra le nuvole; attorno al quale vola un treno magico; in cima a tale roccaforte un albero da cui, alla fine del trailer, cade un frutto: lo stesso che, è lecito presumere, appare nel logo ufficiale del gioco. Poco da dire, invece, al momento, sul comparto audio: le musiche, composte da Koichi Sugiyama, restano ancora un elemento privo di spunti per esprimere un giudizio in merito. Probabile, comunque, che nel corso dell’ormai imminente Tokio Game Show Dragon Quest IX offrirà, seppur solo in video, maggiori dettagli per poter valutare la cura prestata a tale importante componente.

    Quelli che vogliono attendere il proprio turno

    Al pari dei precedenti capitoli della serie, sebbene siano stati abbandonati i combattimenti casuali, il battle system rimane a turni. In Dragon Quest IX, perciò, i nemici saranno visibili sulla mappa di gioco, così confermando un trend che vede sempre più imporsi nei nuovi rpg una forte matrice action. Non è un caso, del resto, che la stessa Square-Enix abbia fatto identica scelta già in Final Fantasy XII, rompendo i rapporti, forse per sempre, con uno degli aspetti distintivi di questa serie. Per Dragon Quest IX, in ogni caso, stando alle dichiarazioni rilasciate da un rappresentante Square, ciò è la logica conseguenza delle pressioni dei fan, contrariati dalla scelta, adottata in principio, di strutturare le battaglie in real time e massiccio supporto online. La software house, com’è noto, ripone grandi aspettative in questo titolo e deludere gli estimatori della serie sarebbe stato controproducente in termini di vendita, che secondo alcune stime potrebbero aggirarsi addirittura nell’ordine dei cinque milioni di unità. Probabilmente è anche per via di questo improvviso cambio di rotta sul fronte del gameplay che Protector of the Sky tarderà così tanto a raggiungere gli scaffali giapponesi.
    Ultima nota per la modalità multiplayer: di certo il gioco supporterà una modalità cooperativa fino a quattro giocatori e dovrebbe esser garantito il supporto on-line, pur se si ignora per quali funzionalità. Infine, si potrà personalizzare il proprio personaggio in peso, altezza, volto, armi, armature, ed ogni altro particolare tramite l’uso del pennino. Ed allora, a fronte di tali e tante piacevoli notizie, come non dare ragione a chi, impaziente, freme per l’uscita di quello che si annuncia già come un “piccolo” grande capolavoro?

    Dragon Quest IX Dragon Quest IX: Protector of the Sky vanta un comparto grafico che non farà rimpiangere troppo la decisione della Square-Enix di produrre l’ennesimo capitolo dell’acclamata saga in esclusiva su Nintendo DS, e dimostra anzi che le console portatili sono ormai mature per ospitare prodotti d’un certo spessore. Buone notizie anche sul fronte multiplayer, la cui modalità cooperativa sarà estesa a quattro utenti; il supporto on-line, però, è ancora indefinito nelle funzionalità. L’unico vero mistero, oltre la trama, riguarda il comparto audio, essendo attualmente pochi gli elementi per una valutazione adeguata. Tuttavia, la scelta della software house di rinviare al prossimo anno l’uscita del gioco in Giappone (e, dunque, forse al 2009 per i Paesi Occidentali), per motivi tecnici e di marketing (in funzione del remake di tre vecchi episodi della serie) , offre ampie garanzie che, alla fine, la cura prestata dalla software house ad ogni componente del gioco si attesterà su livelli certamente alti.

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