Tempi duri per gli eroi videoludici appartenenti a generazioni passate. Ad eccezione di rare e fortunate eccezioni (una su tutte, il signor Mario Mario, accompagnato da amici e parenti vari), la maggior parte delle star interattive del passato fanno fatica a sopravvivere al passare del tempo: alcune tentano di riciclarsi ed adeguarsi alle mode attuali (come una certa sfera gialla nota come Pac-Man), altre risiedono nel dimenticatoio da tempo immemore (Q*Bert è un serio candidato per il programma tv "Chi l'ha visto?"). Tuttavia, uno dei trend più attuati negli ultimi tempi è quello del "revival", cioè il desiderio di dare nuova linfa vitale a grandi nomi dell'universo dei videogames di ieri, quindi non c'è periodo più adatto di quello presente per provare a tornare sulla breccia.
Devono essere di quest'avviso alla Ubi Soft, più precisamente alla Dragonstone Software, studio che ha deciso di portare sotto le luci della ribalta, dopo anni di assenza, il signor Dirk the Daring (traducibile in "Dirk l'Impavido") ed il suo fantastico mondo fatto di castelli, draghi e principesse, il mondo di Dragon's Lair. Nell'udire questo nome, una parte di lettori (per la precisione, i meno giovani) sentirà probabilmente un brivido lungo la schiena, conseguente al ricordo di innumerevoli ore spese di fronte ad un vecchio e logoro cabinato in un'angusta e poco accogliente sala giochi.
In the beginning...
Per coloro ai quali invece il nome "Dragon's Lair" non dica alcunché, un po' di storia... Siamo nel 1983, l'industria dell'intrattenimento interattivo non sta attraversando un periodo memorabile, poiché quasi nessuno crede in un possibile boom dei videogames, etichettandoli come prodotti dalle scarsissime potenzialità. Ciò nonostante, la Cinematronics - pionieristica compagnia i cui sforzi negli anni '70 portarono all'uso della grafica vettoriale nei videogiochi - decide di rilasciare Dragon's Lair, titolo su laser disc (un cosiddetto laser game) che presenta una grafica molto simile a quella dei cartoni animati Disney (non a caso, il creatore di Dragon's Lair è Don Bluth, ex-animatore della casa di Topolino), nel quale un coraggioso cavaliere (Dirk, appunto) ha il compito di salvare la bella principessa Daphne dalle grinfie di un malvagio drago. Il gameplay del gioco non è altro che composto da varie animazioni, e unico compito del giocatore è muovere velocemente il joystick in alcune situazioni, di fronte a scelte multiple. A dispetto di questa impostazione estremamente rigida, il successo di Dragon's Lair è a livello mondiale, ma la moda dei laser game terminerà in breve tempo.
Return of Dirk the Daring
Nel 2003, dopo un deludente sequel apparso nel 1991 ed una poco memorabile apparizione su console a 16 bit, Dirk the Daring si appresta ad approdare (si spera) trionfalmente sulle console a 32 bit con Dragon's Lair 3D, promettendo di far rivivere a grandi e piccini le stesse indimenticabili emozioni regalate alle vecchie generazioni. La tecnologia, in quest'ultimo ventennio, ha compiuto passi da gigante, per questo i videogiocatori non si ritroveranno nuovamente di fronte ad un cartone animato dove l'unica interazione è data da scelte multiple ogni tanto, ma avranno l'opportunità di giocare ad un titolo d'azione-avventura conforme agli standard più moderni.
History Repeating
Medesima è invece la trama: ancora una volta, nei panni del mitico Dirk, si dovrà fare di tutto per salvare l'adorata Daphne, la quale - per chi ancora non lo sapesse - è stata rapita dal drago Singe, quindi nascosta nel suo castello, infestato da orribili creature ed ostacoli di ogni tipo, sparsi per tutte le 43 aree di gioco (250 stanze complessive!). Menzione a parte va per la realizzazione del maniero, la quale segue fedelmente quella originale disegnata dal maestro Don Bluth (per l'occasione chiamato a collaborare con la Dragonstone Software); trattandosi del ritorno di una saga dal design assai cartoonesco, non poteva essere più azzeccata la decisione di utlizzare la tanto discussa tecnica del cel-shading (una volta tanto, usato in modo appropriato...). Trama ed ambientazione sono le stesse di un tempo, ma vi sarà comunque abbondanza di nuovi trabocchetti, enigmi da risolvere, mosse e balzi da eseguire, oggetti da raccogliere...e persino nemici inediti da affrontare.
Per la felicità di ogni passatista che si rispetti, Dragon's Lair 3D sta per arrivare su Nintendo GameCube, macchina che recentemente sta regalando non poche soddisfazioni agli estimatori di titoli passati (leggi Sonic Mega Collection). E mentre i più critici si pongono quesiti sulla presunta mancanza di fantasia dei programmatori attuali, rei di rispolverare sempre più spesso materiale del passato da riproporre a causa della loro presunta mancanza di idee, i nostalgici si preparano a salvare per l'ennesima volta Daphne...
Anteprima Dragon's Lair 3D
Leggi la nostra anteprima e le novità sul videogioco Dragon's Lair 3D - 2063
Hard times
Tempi duri per gli eroi videoludici appartenenti a generazioni passate.
Ad eccezione di rare e fortunate eccezioni (una su tutte, il signor Mario Mario, accompagnato da amici e parenti vari), la maggior parte delle star interattive del passato fanno fatica a sopravvivere al passare del tempo: alcune tentano di riciclarsi ed adeguarsi alle mode attuali (come una certa sfera gialla nota come Pac-Man), altre risiedono nel dimenticatoio da tempo immemore (Q*Bert è un serio candidato per il programma tv "Chi l'ha visto?").
Tuttavia, uno dei trend più attuati negli ultimi tempi è quello del "revival", cioè il desiderio di dare nuova linfa vitale a grandi nomi dell'universo dei videogames di ieri, quindi non c'è periodo più adatto di quello presente per provare a tornare sulla breccia.
Devono essere di quest'avviso alla Ubi Soft, più precisamente alla Dragonstone Software, studio che ha deciso di portare sotto le luci della ribalta, dopo anni di assenza, il signor Dirk the Daring (traducibile in "Dirk l'Impavido") ed il suo fantastico mondo fatto di castelli, draghi e principesse, il mondo di Dragon's Lair.
Nell'udire questo nome, una parte di lettori (per la precisione, i meno giovani) sentirà probabilmente un brivido lungo la schiena, conseguente al ricordo di innumerevoli ore spese di fronte ad un vecchio e logoro cabinato in un'angusta e poco accogliente sala giochi.
In the beginning...
Per coloro ai quali invece il nome "Dragon's Lair" non dica alcunché, un po' di storia...
Siamo nel 1983, l'industria dell'intrattenimento interattivo non sta attraversando un periodo memorabile, poiché quasi nessuno crede in un possibile boom dei videogames, etichettandoli come prodotti dalle scarsissime potenzialità.
Ciò nonostante, la Cinematronics - pionieristica compagnia i cui sforzi negli anni '70 portarono all'uso della grafica vettoriale nei videogiochi - decide di rilasciare Dragon's Lair, titolo su laser disc (un cosiddetto laser game) che presenta una grafica molto simile a quella dei cartoni animati Disney (non a caso, il creatore di Dragon's Lair è Don Bluth, ex-animatore della casa di Topolino), nel quale un coraggioso cavaliere (Dirk, appunto) ha il compito di salvare la bella principessa Daphne dalle grinfie di un malvagio drago.
Il gameplay del gioco non è altro che composto da varie animazioni, e unico compito del giocatore è muovere velocemente il joystick in alcune situazioni, di fronte a scelte multiple.
A dispetto di questa impostazione estremamente rigida, il successo di Dragon's Lair è a livello mondiale, ma la moda dei laser game terminerà in breve tempo.
Return of Dirk the Daring
Nel 2003, dopo un deludente sequel apparso nel 1991 ed una poco memorabile apparizione su console a 16 bit, Dirk the Daring si appresta ad approdare (si spera) trionfalmente sulle console a 32 bit con Dragon's Lair 3D, promettendo di far rivivere a grandi e piccini le stesse indimenticabili emozioni regalate alle vecchie generazioni.
La tecnologia, in quest'ultimo ventennio, ha compiuto passi da gigante, per questo i videogiocatori non si ritroveranno nuovamente di fronte ad un cartone animato dove l'unica interazione è data da scelte multiple ogni tanto, ma avranno l'opportunità di giocare ad un titolo d'azione-avventura conforme agli standard più moderni.
History Repeating
Medesima è invece la trama: ancora una volta, nei panni del mitico Dirk, si dovrà fare di tutto per salvare l'adorata Daphne, la quale - per chi ancora non lo sapesse - è stata rapita dal drago Singe, quindi nascosta nel suo castello, infestato da orribili creature ed ostacoli di ogni tipo, sparsi per tutte le 43 aree di gioco (250 stanze complessive!).
Menzione a parte va per la realizzazione del maniero, la quale segue fedelmente quella originale disegnata dal maestro Don Bluth (per l'occasione chiamato a collaborare con la Dragonstone Software); trattandosi del ritorno di una saga dal design assai cartoonesco, non poteva essere più azzeccata la decisione di utlizzare la tanto discussa tecnica del cel-shading (una volta tanto, usato in modo appropriato...).
Trama ed ambientazione sono le stesse di un tempo, ma vi sarà comunque abbondanza di nuovi trabocchetti, enigmi da risolvere, mosse e balzi da eseguire, oggetti da raccogliere...e persino nemici inediti da affrontare.
Per la felicità di ogni passatista che si rispetti, Dragon's Lair 3D sta per arrivare su Nintendo GameCube, macchina che recentemente sta regalando non poche soddisfazioni agli estimatori di titoli passati (leggi Sonic Mega Collection). E mentre i più critici si pongono quesiti sulla presunta mancanza di fantasia dei programmatori attuali, rei di rispolverare sempre più spesso materiale del passato da riproporre a causa della loro presunta mancanza di idee, i nostalgici si preparano a salvare per l'ennesima volta Daphne...
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