Dragon Quest Treasures: una colorata avventura fantasy per i più giovani

Facciamo la conoscenza dei giovani Erik e Mia, i due coraggiosi protagonisti di Dragon Quest Treasures, per capire cosa ci attende nella loro avventura.

Dragon Quest Treasures: una colorata avventura fantasy per i più giovani
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  • Switch
  • Benché la qualità complessiva non sia stata esattamente altissima, negli ultimi tempi Square Enix ha pubblicato una vera e propria pletora di JRPG, cui presto si uniranno anche Harvestella, Dragon Quest Treasures e Tactics Ogre: Reborn (a proposito, avete già letto la nostra prova di Tactics Ogre: Reborn?). Dal momento che il nuovo spin-off raggiungerà i negozi soltanto nel mese di dicembre, abbiamo raccolto le molteplici informazioni diffuse da Square Enix e analizzato il lungo video di gameplay emerso in rete nelle scorse settimane, al fine di capire cosa dovremmo aspettarci dall'avventura dei giovanissimi Erik e Mia.

    A caccia di tesori sull'isola leggendaria!

    Come avrà intuito chiunque abbia giocato il più recente capitolo numerato della serie principale (se ancora non lo conoscete, qui trovate la nostra recensione di Dragon Quest XI per PS4), i protagonisti di Dragon Quest Treasures saranno proprio il ladruncolo comparso in Dragon Quest XI: Echi di un'Era Perduta e la sua sorellina.

    Ambientato diversi anni prima che Mia venisse tramutata in oro e che Erik diventasse un compagno del Lucente, lo spin-off esplorerà appunto la travagliata infanzia dei due fratelli, quando questi vivevano ancora su una nave vichinga ed erano costretti a spaccarsi la schiena ogni giorno. Nelle battute iniziali della campagna, fratello e sorella, che da sempre sognano di poter esplorare liberamente il mondo alla ricerca di un grande tesoro, si imbatteranno in una coppia di creature ultraterrene che li guideranno verso antiche rovine. Recuperati gli Stiletti del Drago nascosti nelle profondità del dungeon, Erik e Mia si ritroveranno ben presto catapultati nella leggendaria Draconia: un'isola galleggiante dove i mostri vagano liberi e che nasconde innumerevoli tesori in attesa di essere rinvenuti. Potendo contare sugli Stiletti del Drago, che doneranno loro l'abilità di comunicare e fare amicizia coi mostri, e sugli spiriti guida Porcus e Purrsula, i due giovanissimi cacciatori di tesori cominceranno dunque a saccheggiare i numerosi forzieri disseminati per tutta l'isola di Draconia.

    Poiché i protagonisti di Dragon Quest Treasures saranno ancora dei bambini, le personalità di Erik e Mia potrebbero differire non poco dalle controparti adulte che abbiamo conosciuto in Dragon Quest XI. Mentre Erik è descritto come un ragazzino energico e curioso, la graziosa Mia, che a quanto pare non sa affatto resistere al brivido dell'avventura, è contraddistinta da una personalità piuttosto competitiva. Se il primo verrà affiancato da Purrsula, ossia uno spirito chiacchierone dalle fattezze di gatto, la seconda sarà accompagnata in ogni dove da Porcus, un maialino fluttuante che la terrà sempre in considerazione.

    Complice l'età dei suoi assoluti protagonisti, appare evidente che la trama di Dragon Quest Treasures non riprenderà i toni epici e dannatamente catastrofici tanto apprezzati in Dragon Quest XI, anche perché il prodotto - che in Europa ha ottenuto la classificazione PEGI 7 - è palesemente indirizzato ad un pubblico di giovanissimi. Se da una parte siamo convinti che l'impianto narrativo non sarà il piatto forte dello spin-off, dall'altra va detto che questo rappresenterà un'occasione imperdibile per conoscere nel dettaglio il passato di Erik e Mia e continuare a esplorare il già ricchissimo immaginario di Dragon Quest XI. Un'opportunità che nessun fan della longeva saga di Square Enix dovrebbe lasciarsi sfuggire.

    L'eredità di Dragon Quest Monsters: Joker

    Prima di addentrarci nell'analisi del gameplay occorre anzitutto specificare che durante l'avventura dovremo scegliere se impersonare l'uno o l'altro protagonista di Dragon Quest Treasures. La decisone non influenzerà in alcun modo la storia, e in ogni caso non sarà nemmeno definitiva, poiché tra una missione e l'altra potremo assumere il controllo del personaggio lasciato in panchina.

    Del resto, Erik e Mia condivideranno sia i progressi che il livello (e forse anche l'equipaggiamento!), incoraggiando i giocatori ad alternarli a seconda delle proprie preferenze. Selezionato il beniamino, potremo dunque addentrarci nei coloratissimi biomi di Draconia, ognuno dei quali presenterà caratteristiche uniche e creature introvabili altrove.

    Strizzando l'occhio a quanto accadeva nei titoli della defunta serie di Dragon Quest Monsters: Joker, nei panni di Erik e Mia avremo la possibilità di reclutare i mostri sconfitti e aggiungerli alla banda. Rientrati alla base dopo una giornata di battaglie e ricerche del tesoro, i due fratelli potranno infatti visionare la lista completa delle creature sconfitte e impressionate attraverso la lotta, allo scopo di reclutare nuovi adepti e rafforzare la propria squadra di mostri.

    In questo modo, non solo i due combattenti avranno nuovi alleati da schierare in prima linea, ma oltretutto potranno servirsi delle loro capacità esclusive per individuare e raggiungere le ricchezze nascoste. Se per esempio i mostri in grado di volare consentiranno loro di attraversare agevolmente le zone vulcaniche e aprire i forzieri collocati sulle montagne più alte, le bestie marine faciliteranno gli spostamenti via mare, mentre altre creature torneranno particolarmente utili sui ghiacciai. Una squadra variegata e in grado di adattarsi a qualsiasi ambiente sarà quindi indispensabile per arraffare di volta in volta tutti i tesori di Draconia e proseguire spediti con la trama.

    A proposito del bottino, abbiamo recentemente scoperto che durante le sessioni esplorative avremo accesso al cosiddetto "Fortune Finder", ossia una specie di meridiana che indicherà la direzione da imboccare per trovare il tesoro più vicino. Una volta giunti in prossimità dell'obiettivo, dovremo invece servirci dell'abilità "Treasure Vision" per localizzare la posizione esatta del forziere sepolto attraverso gli occhi dei mostri al nostro seguito.

    Passando infine al sistema di combattimento vero e proprio, che questa volta sarà in salsa action, abbiamo scoperto che alle battaglie potranno partecipare il fanciullo di turno e tre mostri, per un massimo di quattro lottatori. Di questi, però, il giocatore avrà la facoltà di controllare soltanto il personaggio umano, che a quanto pare potrà sfruttare le armi da taglio per eseguire dei rapidi attacchi in mischia o ricorrere alla fionda per lottare da una certa distanza e adottare un approccio più conservativo.

    Va comunque segnalato che i sassi e le altre "munizioni" elementali non saranno illimitate, ragion per cui non sarà possibile affidarsi soltanto all'arma da lancio. Come intuibile dalla presenza della barra MP, sia i ragazzi che i loro mostruosi alleati avranno accesso anche a tecniche e incantesimi, ma poiché non abbiamo potuto ammirarne l'innesco non ne conosciamo ancora l'esatto funzionamento.

    Dragon Quest Treasures Se non consideriamo il sistema di combattimento, che in questo caso ha abbandonato i turni in favore dell’azione, Dragon Quest Treasures ci è parso sin dall’annuncio una sorta di erede spirituale del compianto filone di Dragon Quest Monsters: Joker, che appunto consentiva di reclutare i mostri sconfitti in battaglia e aggiungerli alla squadra. Mentre dal punto di vista prettamente ludico siamo convinti che il simpatico spin-off saprà soddisfare i palati dei fan, dobbiamo riconoscere di avere parecchi dubbi sull’impianto narrativo, che a causa del target e del rating ricevuto sembra parecchio lontano dall’epicità che ha sempre contraddistinto la saga.

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