Echoes of the End: un action adventure a tinte fantasy con Unreal Engine 5

Echoes of the End è una delle produzioni più ambiziose della lineup di Prime Matter, la nuova etichetta di publishing di Koch Media.

Echoes of the End: un action adventure a tinte fantasy con Unreal Engine 5
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  • Tra i gioielli della corona dell'evento di Koch Media, tra cui dobbiamo annoverare anche Scars Above (qui la nostra anteprima di Scars Above), Echoes of the End è una produzione potenzialmente originale e ambiziosa, nonché pensata per sfruttare senza limitazioni l'hardware della nona generazione di console e dei moderni PC da gaming. Sviluppato da Myrkur Games, che è uno studio di sviluppo islandese con base a Reykjavík, narra la storia della guerriera Ryn e dell'esploratore Abram: trattasi di due individui provenienti da mondi differenti, uniti dal fato in un viaggio mosso tanto dal bisogno di sfuggire a una grave minaccia, quanto dalla fame di conoscenza. Prima di entrare nello specifico, perché al netto dello stato acerbo della produzione possiamo già darvi qualche dettaglio succulento su Echoes of the End, ci sembra doveroso soffermarci sulla nascita e gli obiettivi dei ragazzi di Myrkur Games.

    Myrkur Games e la sua opera prima

    Desideroso di realizzare un action adventure modernissimo e dalla forte componente narrativa, il collettivo che porta il nome di Myrkur Games è nato nel 2016 ed è guidato da valori come l'inclusività, la trasparenza e la diversità. Agli inizi del 2021 il team islandese si è trasferito in uno studio più grande e adatto a raggiungimento degli ambiziosi obiettivi prefissati, che peraltro si trova nelle vicinanze di uno studio per il motion capturing che non esita a definire "allo stato dell'arte".

    Non parliamo di un luogo a cui Myrkur Games accede previo appuntamento ma di una sua proprietà, completa di tutta la strumentazione necessaria per il doppiaggio e per catturare le performance degli attori sin nei minimi particolari. Anzi, la riproduzione fedele dei volti e delle espressioni facciali è solo la punta dell'iceberg, visto che in questo caso parliamo anche di un esteso utilizzo della fotogrammetria per dare forma a mondi di gioco affascinanti e credibili al tempo stesso.

    Similmente ai ragazzi di Mad Head Games con la Serbia, Myrkur Games vuole estendere i motivi per cui l'Islanda è una terra famosa in tutto il mondo e farne un luogo di primario interesse anche per coloro che vogliono varcare le porte della game industry. Insomma, l'entusiasmo e l'ambizione non mancano a Echoes of the End, che nasce per essere a tutti gli effetti la copertina della filosofia dei suoi creatori. Per questo motivo Myrkur ha assegnato il ruolo di Ryn alla talentuosa Aldís Amah Hamilton - già vista nella serie Valhalla Murders su Netflix - che tra le altre cose ci ha introdotto al gioco con il sorriso stampato sul volto. Prima di cominciare, sappiate che il filmato si componeva di una lunga parte "disegnata" - volta a esporre gli antefatti, i personaggi principali e un po' del mondo fantasy che esploreremo - e di una breve sezione di gameplay, che però è stata tratta da una demo high concept che non rientra nemmeno in pre-alpha. Eppure, al netto di questo, mentiremmo se vi dicessimo di non essere rimasti intrigati da ciò che abbiamo visto.

    La missione ad alto rischio di Ryn e le sue conseguenze

    Echoes of the End vuole rappresentare un approccio fresco al genere action/adventure, complice un setting fantasy profondo e sfaccettato e la presenza di un impasto ludico diviso tra esplorazione, puzzle e combattimenti. A tal proposito, gli sviluppatori promettono degli scontri avvincenti dal punto di vista scenico e l'introduzione di meccaniche di gameplay molto particolari, forse di nuova concezione.

    A tal proposito, vista la grande importanza del rapporto tra Ryn e Abram, i due protagonisti della vicenda, è possibile che i poteri e le prodigiose abilità di entrambi occupino un ruolo centrale nell'economia dell'esperienza di gioco e noi non vediamo l'ora di vederli in azione. Al momento questo titolo con visuale in terza persona vuole offrire un viaggio di natura single player ma in futuro gli sviluppatori potrebbero espandere i piani e arricchire l'offerta con altri tipi di modalità. Detto questo, possiamo concentrarci finalmente sul racconto a disegni, che diverse cose ha saputo dirci sulla lore, i personaggi e gli schieramenti principali di questo immaginario fantasy.

    Nata con l'abilità unica di distruggere la materia, Ryn è stata allevata per diventare un'arma letale al servizio del trono dei Syrouvian. Ben poco sappiamo di questo impero ma è possibile che, nel corso del suo viaggio, la guerriera si ritroverà a mettere in dubbio i dettami che l'hanno accompagnata per tutta la vita. Convinta di essere definita dai propri scopi - spesso legati agli ordini dei padroni - Ryn si è ritrovata a completare delle missioni ad alto rischio e ad avere successo dove molti avrebbero fallito. Forte di queste consapevolezze ha scelto di portare a termine un compito più che ostico: assassinare il principe del Reigendal nel corso di un viaggio diplomatico. Scortato dai temibili guerrieri Dalsmen e dai suoi protettori per eccellenza - la Guard Faithful - il principe era un bersaglio sfuggente e ben difeso, eppure ciò non ha impensierito Ryn. Col favore delle tenebre, la guerriera si è introdotta nel suo accampamento e ha sparso il suo sangue sulla pietra, finché non è accaduto l'impensabile.

    Gli occhi dei tre membri della Guard Faithful si sono illuminati di un verde accecante, a causa della stregoneria che legava il loro fato a quello del principe, e hanno cominciato a parlare all'unisono, con la voce del loro signore: "il vostro principe è morto. Catturate l'assassina". Dopo aver realizzato di non potere nulla contro i suoi nemici, Ryn si è lanciata nell'oceano - ferita ed esausta - per poi giungere fortunosamente sulle spiagge di una città in rovina, popolata da razziatori e individui ben poco raccomandabili.

    Sapendo di non essere al sicuro, la donna si è spinta nelle rovine di questo impero caduto ed è qui che, dinanzi a un fuoco accogliente, ha fatto la conoscenza dell'attempato esploratore Abram Finlay, un individuo intenzionato a svelare i misteri dell'antica città. Molto lontani per trascorsi e filosofia di vita, i due si sono accordati per farsi largo tra le rovine e aiutarsi a vicenda, mettendo al servizio dell'altro le proprie capacità: il sapere di Abram e l'abilità con la spada di Ryn.

    Spintisi nelle oscure caverne del regno perduto, hanno affrontato delle bestie semi-umane irrimediabilmente corrotte da secoli di isolamento, che non senza difficoltà sono infine riusciti a oltrepassare. Sfiniti e malridotti, Abram e Ryn hanno visto la luce in fondo al tunnel o almeno così credevano. Mentre erano impegnati a sopravvivere nelle profondità della città, infatti, i Dalsmen e la Guard Faithful del principe avevano raggiunto la zona e dato inizio a un massacro spietato di tutti i suoi abitanti, un eccidio che i due alleati non hanno potuto fermare in alcun modo. Questa introduzione a disegni non ha dissipato i dubbi sulle potenzialità ludiche della produzione, che restano tutte da scoprire, ma ha saputo tranquillizzarci in merito al lavoro svolto dagli sviluppatori sul fronte del worldbuilding. I popoli, i luoghi e i personaggi di Echoes of the End potrebbero rivelarsi degni di un GDR d'alta scuola e posizionarsi in un mondo magico pieno zeppo di segreti e pervaso da un alone di mistero.

    Un frammento del gameplay

    Come già detto in precedenza, allo stato attuale delle cose è impossibile parlare con cognizione di causa degli aspetti della produzione, che attualmente è in uno stadio assolutamente embrionale. Quando ci è stato mostrato un frammento del gameplay abbiamo avuto la riprova dello stato acerbo dei lavori, tra modelli poligonali da rifinire e le animazioni tutt'altro che definitive di Abram e Ryn.

    Eppure, lasciatevi dire una cosa: quando gli sviluppatori avranno messo a punto l'Unreal Engine 5, la loro opera prima potrebbe sfoderare una presentazione visiva fieramente next-gen, come lasciano presagire la scala delle ambientazioni e delle creature che sbarrano il cammino di Ryn. Sul finire del video la protagonista si lancia in un combattimento contro un golem di pietra, di cui purtroppo non abbiamo potuto vedere niente. Ci auguriamo che al prossimo appuntamento con Echoes of the End sia fatta luce proprio sugli scontri e i poteri a disposizione di Ryn e Abram, la cui cooperazione potrebbe rivelarsi cruciale per sopravvivere ai pericoli che si annidano nel mondo di gioco.

    Echoes of the End Tra animazioni di alto livello, effettistica avanzata e - perché no - anche una gestione della fisica meno conservativa, il motore grafico di Epic Games ha le carte in regola per plasmare meraviglie e siamo certi che, visto l'impegno profuso nella realizzazione della lore, il team lo voglia sfruttare in maniera adeguata. In aggiunta, appare chiaro che tra una peripezia e l'altra il rapporto tra i due protagonisti andrà a rinsaldarsi, fino a quando le convinzioni di Ryn sulla propria esistenza e i suoi scopi di vita non vacilleranno. La saggezza di Abram potrebbe farle aprire gli occhi sul fatto di non essere una semplice arma, bensì una persona che dovrebbe essere artefice assoluta del proprio destino. Speriamo insomma che tra i due possa instaurarsi un rapporto padre-figlia ben costruito, e cioè la base più auspicabile per la nascita di un nuovo duo di avventurieri.

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