EDENS ZERO: cosa aspettarsi dal gioco tratto dal manga di Hiro Mashima

In occasione del Tokyo Game Show 2020, Konami ha annunciato due Action RPG ispirati al popolare manga disegnato dall'autore di Fairy Tail.

EDENS ZERO: cosa aspettarsi dal gioco tratto dal manga di Hiro Mashima
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • È passato circa un anno da quanto Koei Tecmo Games e Gust Corporation annunciarono a sorpresa Fairy Tail, ossia un RPG a turni ispirato al più caotico e popolare manga scritto e disegnato da Hiro Mashima. Un gioco di ruolo che lo scorso luglio ci ha convinti solo in parte (per tutti i dettagli consultate la nostra recensione di Fairy Tail) e che ad un certo punto dovrà necessariamente ricevere un sequel, anche per concludere le trame rimaste in sospeso e inscenare sui nostri schermi l'esplosiva guerra finale tra le gilde magiche del continente di Ishgar e il potente Impero Alvarez governato dallo Stregone Oscuro Zeref.

    Esattamente dodici mesi più tardi, in occasione del Tokyo Game Show 2020 Online, Hiro Mashima ci ha presentato il prossimo videogioco tratto da una sua opera a fumetti, che questa volta sarà confezionato da Konami. Anzi, a voler essere del tutto precisi, i tie-in di EDENS ZERO saranno persino due, quasi a voler dimostrare quanto il publisher creda nella licenza: un action RPG in terza persona per console non meglio specificate e un top-down action RPG destinato ai soli dispositivi mobile. Come prevedibile, durante l'evento in streaming non sono stati forniti molti dettagli sui due prodotti, ma le informazioni finora in nostro possesso ci hanno comunque permesso di tracciare un profilo iniziale del titolo destinato al mercato console. Proviamo dunque a ipotizzare cosa dovremmo aspettarci dal tie-in!

    Avventurieri cosmici

    Qualora non lo conosciate ancora, EDENS ZERO è il fumetto che Hiro Mashima ha iniziato a disegnare poco dopo la conclusione di Fairy Tail, allo scopo di raccontare - almeno a detta sua - una storia ancora più avventurosa e appassionante di quella che ha avuto per protagonisti Natsu Dragneel e Lucy Heartphilia. Serializzata sulle pagine del settimanale nipponico Shonen Magazine, in realtà l'opera appare parecchio lontana dal suddetto traguardo, anche a causa di qualche arco narrativo noiosetto che fortunatamente si è lasciata alle spalle da qualche tempo. Ad ogni modo, il successore spirituale di Fairy Tail ha comunque dei pregi più che meritevoli, come ad esempio l'irresistibile vena comica e persino un po' ecchi che contraddistingue tutte le opere del sensei, e che quasi in ogni capitolo si traduce con scene imbarazzanti ed esilaranti reazioni spesso al limite dell'assurdo.

    Protagonista assoluto della vicenda è il giovane Shiki, un orfano che ha trascorso la propria vita su Granbell, un pianeta popolato esclusivamente da animatronic senzienti e sede di un gigantesco parco divertimenti non più visitato da diversi anni. Allevato dal misterioso Grande Re Demone Ziggy, il ragazzo ha sempre vissuto coi robot e pertanto ha persino imparato a riparsarli, ma purtroppo non ha mai incontrato altri essersi umani.

    Il suo grande sogno è quindi quello di viaggiare tra le stelle, vedere i draghi e conoscere tanta gente diversa. La storica e monotona routine di Shiki è letteralmente sconvolta dall'arrivo di una fanciulla di nome Rebecca, un'attraente e aspirante B-Cuber (una influencer interspaziale) alla ricerca di un luogo particolare in cui realizzare un eccezionale video da caricare sul proprio canale. Non solo i due instaurano un sincero rapporto di amicizia, ma lo stesso Shiki è costretto a partire assieme a Rebecca, in quanto gli animatronic, sapendo di avere delle batterie dalla durata limitata, fingono di comune accordo di essere tutti impazziti e aggrediscono i due giovani esseri umani.

    Non essendoci altri mezzi per lasciare il pianeta, gli amorevoli robot che per anni si sono presi cura di Shiki stavano infatti aspettando che una qualsiasi navicella atterrasse su Granbell, in modo da evitare che il ragazzo potesse un giorno rimanere completamente solo dopo l'ormai imminente esaurimento delle loro batterie.

    Senza entrare ulteriormente nel dettaglio, al fine di evitare fastidiosi spoiler a chiunque debba ancora avvicinarsi alla fantasiosa opera di Mashima edita in Italia da Star Comics, la partenza da Granbell di Shiki e Rebecca rappresenta l'inizio di un lungo viaggio tra pianeti estremamente bizzarri, complesse realtà virtuali e creature cosmiche talmente insolite da poter "divorare il tempo" di un corpo celeste e farlo regredire di numerosi anni.

    Come accadrebbe in un qualsiasi RPG (un genere ludico che lo stesso Mashima ama follemente e che per questo motivo finisce spesso per influenzare le sue opere), durante le loro scorribande i due avventurieri entreranno non solo in possesso della nave spaziale Edens Zero, ma soprattutto metteranno assieme un equipaggio variegato, combattivo e affiatato, al fine di ritrovare la leggendaria Mother, ossia la colossale Dea del Sakura Cosmos, che addirittura sembrerebbe essere in qualche modo legata al giovane Shiki. Secondo il mito che si tramanda tra le stelle, la divinità è in grado di esaudire qualsiasi desidero, ragion cui chiunque giungerà al suo cospetto potrà persino nascere nuovamente.

    Dal momento che l'action RPG di EDENS ZERO è stato appena annunciato, Konami non ha ancora specificato se il prodotto sarà basato su una trama originale e se invece adatterà una parte della storia raccontata dal manga, anche perché questo è ancora in corso e ad oggi si compone soltanto di 111 capitoli (pari a tredici volumetti). Ciononostante, le situazioni catturate dal trailer di annuncio, così come i paesaggi e gli avversari finora mostrati, sembrerebbero avvalorare la seconda ipotesi, almeno per quanto concerne la fase iniziale della campagna e gli archi narrativi relativi al reclutamento dei vari compagni, come ad esempio Weitz Steiner e la spadaccina Homura Kogetsu, che si sono rispettivamente uniti alla ciurma durante le disavventure vissute su Norma e Guilst. Un RPG che si rispetti ha inoltre bisogno di un antagonista principale, e questo ruolo potrebbe essere serenamente assegnato al pericoloso individuo affrontato da Shiki e compagni nei volumi 11 e 12; anche perché, così facendo, il tie-in attingerebbe ai primi 100-105 capitoli circa del fumetto e godrebbe di una longevità notevole, forse persino superiore a quella del recente videogioco di Fairy Tail.

    Un mix di umorismo e poteri sovrannaturali

    Per quanto concerne il gameplay, sfortunatamente Konami non ha voluto mostrarci alcuna clip di combattimento, portandoci di conseguenza a sospettare che lo sviluppo del titolo non sia ancora in una fase talmente avanzata da consentire l'esibizione pratica delle sue meccaniche principali. Tuttavia, il sensei Hiro Mashima e il producer Shin Murato hanno spiegato agli spettatori che Shiki, tra le altre cose, sarà in grado di volare liberamente per tutta Blue Garden utilizzando l'Aether Gear della Gravità chiamato Satan Gravity. Similmente a quanto fatto da Kat nella saga di Gravity Rush (per tutti i dettagli consultate la nostra recensione di Gravity Rush), il ragazzo è infatti in grado di alterare la propria gravità, correre verticalmente sugli edifici e volare nella direzione desiderata. A tal proposito, il producer ha raccontato un simpatico aneddoto che risale al periodo in cui ha letto il fumetto di Mashima: sfogliando le pagine dell'opera, a Murato è capitato molto spesso di confondere il pavimento con le altre superfici utilizzate da Shiki durante i suoi spostamenti e persino nel mezzo dei combattimenti, ragion per cui il producer ed il team di sviluppo di EDENS ZERO hanno cercato di ricreare la stessa libertà di movimento. Un dettaglio importante, dal quale si evince la volontà di confezionare un tie-in estremamente fedele alla licenza originale.

    Proseguendo, Murato ha anticipato che durante le battaglie Shiki e gli altri componenti dell'equipaggio ricorreranno ai rispettivi Aether Gear, di conseguenza se il protagonista potrà utilizzare il Satan Gravity per sollevarsi a mezz'aria e scagliare un potente calcio rotante contro i suoi avversari (una tecnica che prende il nome di Gravity Windmill Kick), l'affascinante Homura sarà libera di usare il Soul Blade per creare dalle mani spade di plasma di ogni forma e affettare qualsiasi ostacolo le si pari dinanzi. Weitz e Rebecca saranno invece dotati di armi da fuoco, come ad esempio il gatto robotico Happy, che nel momento del bisogno si trasformerà nella coppia di pistole chiamate Happy Blaster e permetterà alla sua graziosa padroncina di sparare colpi energetici a profusione.

    Pirati spaziali su mobileCome anticipato nell'introduzione, Konami sta sviluppando anche un secondo tie-in di EDENS ZERO, destinato però ai dispositivi mobili. Sarà un top-down action RPG con gli elementi gacha e le meccaniche social che generalmente contraddistinguono il suddetto genere ludico. I fan, pertanto, possono aspettarsi sin da ora la presenza di centinaia di personaggi reclutabili, con costumi e armi sempre diverse, anche perché lo stesso Mashima ha rivelato di aver disegnato personalmente alcuni dei vestiti che Shiki e compagni potranno indossare nel gioco mobile. Il PR manager di Konami, Toshihiro Kondo, ha invece spiegato che il titolo utilizzerà solo due livelli, ossia il pavimento e l'aria, ragion per cui i poteri gravitazioni di Shiki potranno essere sfruttati solo in parte. Un paio di screenshot infine, hanno anticipato che alle battaglie potranno partecipare fino a tre personaggi e ciascuno di essi avrà accesso a cinque diversi attacchi: quello di default e ben quattro attacchi speciali, probabilmente basati sulle rispettive armi o Aether Gear.

    Graficamente parlando, EDENS ZERO non ci ha colpiti in positivo, poiché sebbene il titolo sia sviluppato in Unreal Engine 4 risulta abbastanza misero dal punto di vista tecnico. Al netto di un character design molto fedele al tratto di Mashima e di una grafica in cel shading che spingerà gli appassionati di anime a chiudere un occhio su eventuali sbavature, il prodotto è al momento affetto da modelli poligonali estremamente spigolosi, poco definiti e per giunta privi di chiaroscuri efficaci. L'attacco speciale di Homura, in particolare, ha evidenziato delle imperfezioni legate alle proporzioni degli arti, per non parlare delle compenetrazioni provocate dalle sue spade di plasma, che una volta impugnate restituiscono un effetto visivo alquanto spiacevole. Persino le ambientazioni appaiono piuttosto spoglie, e durante la visualizzazione del primo trailer non abbiamo potuto fare a meno di notare l'esagerato riciclo di NPC, che tuttavia potrebbe essere riconducibile a uno stato dei lavori sicuramente non avanzato.

    Problematiche gravose non troppo dissimili da quelle riscontrate in Fairy Tail, che ci auguriamo vengano risolte durante i prossimi mesi, anche il perché il titolo non dispone ancora di una finestra di lancio ed è probabile che non raggiunga i negozi prima del prossimo aprile, quando l'adattamento animato di EDENS ZERO esordirà sul circuito televisivo nipponico. Un lasso di tempo più che ragionevole per intervenire sui modelli poligonali e sulle texture dei paesaggi.

    In compenso, come dimostrato da una precisa scena che vede per protagonista Rebecca e le pistole Happy Blaster, il prodotto conserverà la radicata vena comica che contraddistingue il fumetto originale di Hiro Mashima, che siamo certi regalerà ai fan tanti momenti di ilarità. Anzi, il coinvolgimento del mangaka nel progetto potrebbe spalancare le porte a situazioni inedite e ancora più spassose di quelle intraviste nel manga.

    EDENS ZERO Tutto ci saremmo aspettati da Konami fuorché un action RPG, anche perché il colosso nipponico un tempo noto, fra le altre cose, per la serie di Suikoden e Boktai, non si cimentava col suddetto genere ludico sin dai primi anni 2010. Dotato di un comparto tecnico assai lontano dagli standard qualitativi cui ci ha abituati la corrente generazione di console, EDENS ZERO è al momento un prodotto impossibile da inquadrare, anche perché sono ancora molti gli aspetti del titolo che non conosciamo. Sicuramente il coinvolgimento del geniale mangaka Hiro Mashima fa ben sperare circa la riuscita del canovaccio narrativo e del worldbuilding, ma il rischio che il tie-in manchi il bersaglio e si riveli l’ennesimo compito per far leva sugli appassionati di animazione giapponese è alquanto elevato. Dal momento che il titolo non dispone di una finestra di lancio, tutto potrebbe cambiare nel corso dei prossimi mesi, ma una cosa è certa: stavolta Konami avrà parecchio daffare se vorrà anche solo sperare di attirarci nel proprio campo gravitazionale.

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