Anteprima Enemy Territory Quake Wars

Quattro chiacchiere col team di Sviluppo

Anteprima Enemy Territory Quake Wars
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Tête-à-Tête

    Una breve trasferta immersa nel grigiore londinese ci ha recentemente dato occasione di incontrare alcuni dei membri di Nerve Software, team attualmente alle prese con la conversione per Xbox 360 di Enemy Territory: Quake Wars.
    Scambiando quattro chiacchiere informali in una piccola intervista a cui hanno partecipato anche i colleghi della stampa italiana, abbiamo potuto fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento del progetto e sulla filosofia alla base del porting.
    E se fra circa un mese potremo offrirvi il resoconto completo sulle nostre impressioni grazie ad un playtest approfondito, pare doveroso -al momento- proporre un report del breve Tête-à-Tête.

    MMOFPS?!?

    Quello dei Multiplayer FPS è un mercato particolare, nato e cresciuto su Personal Computer e ancora oggi fiorente e rigoglioso. Prodotti del calibro di Battlefield 2142, Counter Strike (nonostante l'età), e lo stesso Quake Wars (che ha visto la luce lo scorso anno ed ha saputo fin da subito farsi amare dai Lan-Maniaci), popolano con successo gli schermi di molti PC. Recentemente, Team Fortress 2 si è aggiunto alla compagnia.
    Molti sono stati i tentativi di allargare il bacino d'utenza solleticando gli interessi dei possessori di console. Pochi quelli riusciti. Basti il clamoroso fiasco di Shadowrun, se non il recente esempio di Frontlines, un titolo che pare stagnare nella mediocrità e non avere il carattere per sfondare. Ma anche quando titoli ben più meritevoli hanno tentato di scalare gli indici di gradimento (e pensiamo allo stesso Team Fortress 2), i risultati sono stati ben lontani da quelli sperati.
    Che permanga una sottile divergenza ludo-filosofica nel modo di vedere e intendere il gioco online, fra gli utenti console e quelli Pc? Plausibile. O meglio, molto probabile, visto che gli internauti delle dashboard dimostrano comunque molta attenzione al multiplayer dei classici FPS (Call of Duty 4 è stata una folgore inimitabile).
    Dunque, il dubbio: vale la pena continuare a proporre Massive Online FPS sulle console di nuova generazione. La convinzione di Nerve, Id Software e Underground (responsabile della versione Ps3 di Quake Wars) è che, avendo alle spalle un titolo di indiscusso spessore, non povero di carisma e carattere, un tentativo possa essere più fruttuoso di quanto si pensi.

    Id-Talking

    Per avere un'idea basilare di quale sia il carattere di Quake Wars, può essere opportuno leggere con attenzione la recensione della versione PC. Ai più pigri ricordiamo semplicemente che si tratta di uno shooter piuttosto vario e con molti elementi tattici, in cui l'utente può impersonare, oltre alle due contrapposte fazioni degli Strogg e GDF, diverse unità con specializzazioni e abilità uniche, ciascuna necessaria al buon funzionamento delle squadre. Il titolo PC non presentava nessuna modalità Single Player: offriva invece una serie di mappe in cui una delle due fazioni era chiamata a compiere in sequenza alcuni obiettivi, ostacolata dalla strenua resistenza degli avversari. Grazie ad un buon numero di classi, armi, veicoli, il titolo ha dimostrato di avere un gameplay coinvolgente e vario, di sicuro spesso e impatto nel mondo ludico del Personal Computer.

    Il successo della versione console, che arriverà nei tray di Ps3 e 360 durante l'estate (quindi con discreto ritardo), dipende fortemente dalla capacità dei team di sviluppo di venire incontro alle esigenze degli utenti meno avvezzi ad usare mouse e tastiera.
    Oltre alle ovvie modifiche al sistema di controllo e all'interfaccia grafica (di molto semplificata rispetto alla versione Pc), di cui parleremo nel nostro Hands-On di Aprile, la direzione del progetto ha previsto qualche accorgimento per offrire un prodotto di più facile accesso anche a chi non ha dimestichezza con il genere. Nascono così due nuove modalità: un Single Player pensato per chi non ama giocare online ed un Tutorial che favorisca un apprendimento morbido delle meccaniche basilari. In particolare il tutorial permetterà di affrontare ogni scenario seguiti da un superiore che indicherà di volta in volta gli obiettivi, spiegando qual'è la classe necessaria per portarli a termine, quali le procedure migliori da seguire, quali le strade da percorrere. Il tutto senza l'assillante minaccia delle armi nemiche, con Bot che per l'occasione mostreranno un'aggressività ridotta ed uno spirito d'iniziativa piuttosto spuntato. Dopo aver fatto conoscenza di tutte le mappe di gioco, si potrà dunque procedere, prima di buttarsi nei serrati scontri online, ad affrontare il titolo in modalità Single Player. Non è dato sapere quanto incisiva possa essere la presenza di questa opzione: molto dipenderà dall'IA che guida i Bot. Questa è stata completamente riscritta per adattarsi allo stile di gioco veicolato dal pad, meno frenetico e movimentato rispetto a quello che invece permette il dinamico due Mouse + Tastiera. Gli avversari, a quel che dicono gli sviluppatori, sono meno portati ad eseguire strife laterale, preferiscono avanzare o mantenere la posizione. Tuttavia il sistema di gioco non dovrebbe essere affatto banale: sembra che i Bot siano piuttosto bravi a cogliere di sorpresa il giocatore, dimostrando capacità di sfruttare coperture ambientali e tutte le armi in dotazione. Solo una prova diretta potrà rassicurare sulla qualità dell'Intelligenza Artificiale (la stessa che controllerà eventuali Bot “di riempimento” nelle stanze online). Resta il fatto che, visto il genere di gioco e la sua impostazione (rivolta al lavoro di squadra ed alla possibilità di interpretare classi di supporto), l'Offline Mode appare un'aggiunta non molto rilevante.
    Più peso avrebbe avuto la presenza di modalità più care agli utenti console (Deathmatch?), che invece il team ha deciso di non inserire per non snaturare il proprio figlio: Quake Wars su console manterrà lo stesso spirito di collaborazione e cooperazione, dimostrando così la propria distanza da prodotti d'altro calibro.

    A proposito delle opzioni online il team di sviluppo ci ha rassicurato affermando che tutta l'infrastruttura dedicata al matchmaking, alla creazione di clan, alle ladder, sarà curata all'inverosimile. Sarà possibile, ad esempio, visualizzare direttamente da Internet un numero mostruoso di statistiche. Ancora, avere accesso ad una nutrita serie di opzioni per la creazione di partite, e persino entrare in una stanza dedicata alla Chat vocale in cui definire le strategie di attacco e difesa con i membri del proprio gruppo. Un lavoro certosino che ha impegnato molto soprattutto Underground, responsabile della versione Ps3, il cui Netcode ha dovuto essere scritto da zero (l'architettura di Xbox ha permesso invece di importare quello della versione Pc, facilitando -come in molti altri casi- l'impegno di Nerve).

    Come sopra accennavamo, le altre novità sostanziali riguardanti la versione console devono essere analizzate ed esaminate durante un'apposita sessione di gioco. Per il momento ricordiamo semplicemente che tutta la struttura ludica, compresi i riconoscimenti non direttamente legati al gameplay (quali, ad esempio, gli Obiettivi 360), cercheranno di pilotare il giocatore in modo da spingerlo ad avere un comportamento confacente alla classe di appartenenza. Specializzazione e collaborazione saranno indispensabili anche per ricevere buone valutazioni e farsi un nome all'interno delle comunità della rete.

    Back to the Future

    Prima di concludere il team di sviluppo ha parlato brevemente dei progetti futuri, legati direttamente a Quake Wars o al brand Enemy Territory (che include, lo ricordiamo, anche Castle Wolfenstein). Ancora non è ben delineata una precisa strategia commerciale, anche perché gli sviluppatori sono sempre al lavoro sul titolo in oggetto, che ha di fronte a se almeno un altri trimestre di sviluppo ed ottimizzazione. E' naturale tuttavia pensare già oggi alla possibilità di garantire supporto continuativo fornendo materiale scaricabile in rete. Ovviamente un impegno produttivo del genere (votato alla creazione di altre mappe, probabilmente) potrà essere intrapreso solo nel caso che la comunità dei giocatori risponda positivamente alla “chiamata” di Quake Wars, dimostrando interesse ed una discreta tendenza a popolare i server online. Analogamente, qualsiasi progetto per rendere disponibili i Mod degli utenti (seguendo la rivelatrice scelta di Epic per il suo Unreal Tournament Ps3 version) è da ponderare solo dopo il rilascio del titolo (anche se più titubanti erano le facce del team, di fronte ad evidenti complicazioni di carattere tecnico).
    Infine, alle domande sulla possibilità di vedere, in futuro, nuovi titoli legati all'universo di Quake, i ragazzi di Nerve sono rimasti piuttosto vaghi, ventilando in effetti la possibilità che il nome e l'ambientazione vengano di nuovo sfruttati, ma dichiarando evidentemente la loro preferenza per allargare la serie Enemy Territory in altre direzioni (Doom Anyone?).

    Enemy Territory Quake Wars La breve discussione con Id e Nerve ha semplicemente rinfocolato le nostre curiosità riguardo alla versione Console di Quake Wars. A fugare o alimentare i dubbi e le speranze interverrà un playtest completo e approfondito, di cui vi racconteremo durante il mese di Aprile. Restate sintonizzati.

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