Eternal Threads: pieghiamo lo spazio tempo senza limiti

Eternal Threads ci lascia piegare lo spazio tempo a nostro piacimento, alterando lo scorrere degli eventi per salvare la vita di sei diverse persone.

Eternal Threads: pieghiamo lo spazio tempo senza limiti
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • I "threads" a cui fa riferimento il titolo dell'opera prima di Cosmonaut Studios, studio inglese al debutto ma composto da veterani dell'industry, sono quelli della vita di 6 persone. 6 vittime di un terribile incidente domestico, avvenuto nel nord dell'Inghilterra nel maggio del 2015. 6 vittime apparentemente anonime: niente politici, opinion leader o top manager stra-pagati. Ci sono un'artista in rampa di lancio pronta alla mostra di fine studi, con cui dovrà guadagnarsi l'ambita laurea, un infermiere, un normalissimo ragazzo che passa il pomeriggio a giocare ai videogames. Eppure le loro vite, o meglio, i loro fili, nascondono segreti, drammi, dubbi, paure, speranze, come ognuno di noi, del resto.

    Nei panni dell'agente SCP-43, avremo un incarico complesso e delicato: dovremo impedire loro di morire in quell'incidente, ripulendo la corruzione che ha colpito il flusso temporale. E no, spegnere l'incendio che ha interrotto la loro esistenza con un secchio d'acqua prima che la situazione diventi ingestibile non è contemplato: i nostri interventi, per quanto impattanti, saranno molto più subdoli e discreti. È da queste premesse che parte Eternal Threads, in arrivo il 20 maggio su PC e console di vecchia generazione. Abbiamo avuto la possibilità di provare le prime ore di gioco, giusto per addentrarci nella fase di tutorial e in un antipasto delle meccaniche chiave, e quanto visto finora, al netto di qualche errore di gioventù e limitazione tecnica, è davvero promettente.

    Giocare con il tempo

    Come in altre opere legate ai viaggi temporali (sì, ce ne sono tante, fattore che non gioca a favore dell'originalità dei ragazzi di Cosmonaut Studios), la fine è letteralmente l'inizio: è il momento in cui le fiamme bruciano una modesta casa sperduta in un paesello del Lancashire, non di certo una reggia. I pompieri arrivano troppo tardi, e dal nostro Visualizer, prezioso strumento necessario a localizzare gli snodi cruciali della vicenda, riviviamo davanti ai nostri occhi, grazie a copie olografiche, quei concitati momenti segnati dalla vana speranza di trovare ancora qualcuno sano e salvo.

    I nostri potenti strumenti da "spazzini del tempo" ci permettono però di rivivere quasi per intero la settimana precedente la tragedia, e provare a giocare a fare le divinità modificando le scelte di ognuna delle 6 vittime, interrompendo e innescando decisioni e azioni con cui stravolgere lo scorrere degli eventi e salvarli tutti. Anche quelle apparentemente meno cruciali: una delle prime, ad esempio, ci porterà a decidere se lasciare che Frankie, il pappagallino di Tom, il padrone di casa, guarisca da solo, o se lasciare che un veterinario gli dia un'occhiata.

    Poco dopo però ci viene chiesto se Neil, uno degli inquilini, debba o meno controllare che ci sia della posta per Ben: alterando l'ordine naturale, potremo costringerlo a cercare meglio e a far sbucare una lettera che l'aspirante medico

    attendeva in realtà con trepidazione, in grado di scatenare una serie di eventi che potrebbero potenzialmente portarlo fuori casa, forse giusto in tempo per salvarsi la pelle. Stiamo però parlando di decine e decine di decisioni e snodi, tutti comodamente segnalati su una Time Map, una linea temporale in cui il gioco terrà traccia del nostro operato, segnalandoci la presenza di altri snodi da attivare compiendo scelte differenti, o sbloccando nuove aree della casa fino a quel momento inesplorabili. Alcune zone infatti ci saranno precluse dall'inizio, e solo ascoltando determinati dialoghi, a volte nascosti dietro una decisione non prevista, verremo a sapere della presenza di chiavi e modi per addentrarci nei meandri della casa.

    Teso come un filo

    Non sarà sempre semplice individuare quali scelte compiere, né quanto immediato sarà il loro impatto, in quanto molte di queste potrebbero dar vita ad eventi a distanza non solo di ore, ma di giorni. In compenso però Eternal Threads rende il processo di alterazione del tempo molto fluido e semplice: si può infatti saltare da un accadimento all'altro con estrema semplicità, senza un ordine preciso - offrendo peraltro al giocatore tante linee temporali differenti da esplorare e possibili risoluzioni uniche e alternative.

    La scelta dell'evento infatti rende disponibile una determinata sequenza in uno specifico punto della casa, da raggiungere muovendosi liberamente all'interno della stessa e seguendone la posizione sul radar del Visualizer. Con un tasto si attiva l'accaduto, ripercorrendo uno scambio tra due o più personaggi, e nel caso di quegli snodi più impattanti, viene offerta la possibilità di decidere come alterare il corso. Si può però benissimo decidere di rivivere immediatamente l'evento, cambiare la risposta, e saltare in un altro snodo per vedere che impatto ha avuto, salvo poi tornare e sperimentare di nuovo, il tutto senza troppi caricamenti o lungaggini di sorta.

    Il processo richiede un bel po' di trial & error, chiaramente, ma il bello dell'esperienza offerta da Eternal Threads sta tutto lì, nel suo essere un puzzle temporale da risolvere con intuizioni e muovendo tessere del domino, vedendo dove portano e quanto riescono a stravolgere lo spazio-tempo. Nulla di concretamente originale, come detto, ma la mole di eventi e decisioni impattanti (più di un centinaio), rendono tutto davvero intrigante.

    È anche prevista una modalità semplificata, con molte meno variabili e un flusso temporale più semplice da gestire, ma la vera esperienza, quella che dà accesso a ogni segreto della casa e dei suoi inquilini, è quella Normal.

    Se il gameplay, pur nella scarsa originalità e semplicità, ci ha già incuriositi dopo qualche ora di gioco, la realizzazione tecnica, purtroppo, richiede ancora meno tempo per sfoggiare tutta la sua inadeguatezza: sotto quel profilo, Eternal Threads pecca davvero molto. La pessima modellazione poligonale degli inquilini, così come il mediocre doppiaggio, smorzano e non poco l'atmosfera che il concept di gioco e l'ambientazione provano invece a creare.

    Un'esperienza fortemente incentrata sul pathos e sui dialoghi non può offrire un livello così basso di recitazione, poco ma sicuro. E nonostante la build testata non sia definitiva, è davvero difficile immaginare uno stravolgimento nel giro di poco più di un mese.

    Eternal Threads Eternal Threads, opera prima di Cosmonaut Studios, è grezza sotto il profilo tecnico, e nelle meccaniche, nemmeno così originale. La possibilità di destreggiarsi tra le pieghe dello spazio-tempo e giocare a fare gli dèi, stravolgendo l'ordine naturale delle cose, è sempre allettante, e nonostante il pessimo acting, le storie delle vittime da salvare ci hanno incuriositi, indicando un lavoro di caratterizzazione potenzialmente interessante. Vedremo in fase di recensione se le buone premesse verranno confermate oppure no.

    CONFIGURAZIONE PC DI PROVA

    • CPU: i7-9700K @3.60GHz
    • RAM: 16 GB
    • GPU: GTX 980 Ti

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