Anteprima EverQuest Next

Sony Online Entertainment mira a rivoluzionare il mondo degli MMO

Anteprima EverQuest Next
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  • Nel corso dell’evento SOE Live, che si è svolto la scorsa settimana in quel di Las Vegas, Sony Online Entertainment ha finalmente alzato il sipario sul suo nuovo attesissimo MMORPG, EverQuest Next.
    Uscito ben quattordici anni fa e, da allora, insieme a Ultima Online e Asheron’s Call, membro del “pantheon” ideale del genere MMO, EverQuest si affaccia oggi sulla nuova era del multiplayer massivo, rivoluzionando il proprio collaudato sistema di gioco con l’introduzione di nuove feature. Vediamo insieme i tratti del progetto.

    Moving to the Next step

    Primo segno della rivoluzione in corso in casa SOE è il taglio netto con il lore pre-esistente, coltivato in quattordici anni di duro lavoro e decine di espansioni: la storia di EverQuest Next non sarà quindi una continuazione ma un nuovo capitolo a sé stante, che condividerà con il precedente universo le ambientazioni e le razze a disposizione dei giocatori. Di queste ultime, almeno al lancio iniziale del gioco saranno disponibili umani, elfi, elfi oscuri, nani, ogre e vah shir/kerra.
    Un altro cambiamento radicale nella struttura di gioco riguarda le classi: EverQuest Next metterà da parte le vecchie - e collaudate -classi predeterminate, sostituendolo con un sistema dinamico, già proposto dal compianto Star Wars Galaxies (prima dell’aggiornamento CU) e da The Secret World: proprio come il titolo Funcom, anche il sistema pensato dai ragazzi di Sony Online Entertainment presenta un sistema effettivamente “classless” di abilità, la cui combinazione può però sbloccare degli archetipi prefissati.
    In EverQuest Next troviamo quindi circa quaranta classi e professioni, ognuna con le proprie abilità “base” ed altre speciali, da sbloccare a seconda delle armi equipaggiate: proprio da queste sarà possibile attingere le skill desiderate per creare set personalizzati, che delineeranno quindi personaggi veramente unici.
    All’inizio dell’avventura, in ogni caso, ai giocatori sarà possibile scegliere fra otto classi principali, e di queste SOE ne ha svelate le prime cinque, ovvero Blademaster, Rogue, Tempest, Warrior e Wizard, i cui ruoli sembrano essere abbastanza ovvi già dal nome.
    Una volta scelta razza e classe iniziale, EverQuest Next offrirà al giocatore un vasto mondo di gioco con elementi sandbox, e il team di sviluppo sembra fiero quando afferma che la nuova Norrath sarà l'ambientazione più vasta di sempre vista in un MMO.

    La particolarità di EverQuest Next è però la possibilità di distruggere letteralmente gli elementi e le strutture degli scenari, che mostrano un livello di interazione semplicemente allucinante. L’engine grafico messo a punto da SOE, infatti, permetterà ai personaggi, tramite l’utilizzo di skill abbastanza potenti, non solo di spaccare alberi e colonne che intralciano la traiettoria dei colpi, ma anche di scavare il terreno, far crollare pavimenti, e accedere a sotterranei nascosti. Nelle profondità della terra sarà possibile trovare minerali rari, templi, città dimenticate e, ovviamente, anche pericolosi boss non troppo contenti della sveglia improvvisa.
    Buona parte degli elementi distrutti verrà gradualmente ripristinata dal server (d’altronde la natura massiva degli MMO impone che vengano offerte le stesse possibilità di base a tutti i giocatori, ivi incluso l’accesso alle quest o ai luoghi in cui si svolgono), ma SOE ha affermato che alcuni eventi importanti, causati sia dai giocatori che dagli NPC, avranno conseguenze permanenti sul mondo persistente: ad esempio la costruzione e la distruzione di una cinta muraria, oppure gli effetti devastanti causati da battaglie epiche.
    Tutte le potenzialità creative dell’engine di EverQuest Next non saranno comunque a uso esclusivo dei programmatori visto che, entro fine anno, SOE pubblicherà un editor a sé stante che utilizza lo stesso motore e gli stessi asset, permettendo anche ai giocatori di esprimere la loro fantasia. Chiamato EverQuest Next Landmark, questo editor include praticamente tutti i tool utilizzati dagli sviluppatori: permetterà ai giocatori di creare strutture complesse e particolareggiate, alle quali potrà aggiungere tanti dettagli grazie a strumenti potenti e intuitivi.
    Occasione non di poco conto, SOE terrà conto delle strutture create dai giocatori con Landmark, custodite su server dedicati e permanenti, e, periodicamente, introdurrà quelle più meritevoli negli scenari ufficiali del gioco. Come se non bastasse, lo sviluppatore afferma che dopo il lancio aggiungerà nuovi strumenti all’editor e pubblicherà delle guide specifiche, offrendo così ai giocatori la possibilità concreta di contribuire alla crescita e allo sviluppo del loro mondo e, chissà, in futuro anche un posto nel team di design.
    Concludiamo questa Anteprima parlando dell’IA degli NPC presenti in EverQuest Next, che sembra sarà gestita da algoritmi tutt’altro che banali. Mentre nella quasi totalità degli MMORPG attualmente in commercio il comportamento degli NPC si basa su un set di regole che ne gestisce l’aggressività secondo tre parametri principali (“amichevole”, “neutrale” e “ostile”), e ne limita il raggio d’azione entro confini prefissati, gli NPC di EverQuest Next si muoveranno seguendo un set di “valori/bisogni primari”, che li fa reagire in modo imprevedibile e inaspettato. Un esempio citato dagli sviluppatori per rendere meglio l’idea afferma che un giocatore potrebbe venire attaccato da un gruppo di orchi che cercano di sottrarre l’oro dalla borsa del personaggio.
    Insomma: personaggi multiclasse, un mondo persistente largamente interattivo, pieno di segreti da esplorare, un editor performante messo a disposizione dei giocatori stessi, che avranno l’occasione di contribuire alla creazione degli ambienti di gioco e, cosa non di poco conto, il ritorno del leggendario compositore Jeremy Soule al timone della direzione musicale: SOE sembra avere tutte le carte in tavola per alzare nuovamente la barra qualitativa del genere MMORPG e porsi al fronte della Nuova Era, insieme a titoli come Neverwinter, The Secret World e Wildstar.

    EverQuest Next Quattordici anni fa EverQuest rivoluzionò l’industria proponendo quell’insieme di elementi di gameplay ripreso, successivamente, dalla grande maggioranza degli MMORPG degli anni duemila. Oggi, in un settore che ha iniziato a mettere in discussione gli elementi tradizionali del genere e proporre le prime alternative, Sony Online Entertainment risale in cattedra per lanciare il suo franchise, mescolando sapientemente l’universo creato in tre lustri con elementi innovativi come il sistema multiclasse e un ambiente esplorabile in qualsiasi direzione, anche sotterranea. Il supporto della vasta community dedicata sicuramente non manca, e la reazione all’annuncio durante l’evento SOE Live ne è ampia testimonianza, quindi resta da verificare come lo sviluppatore metterà a punto i concetti e le caratteristiche presentate e, soprattutto, se riusciranno a far breccia anche in chi non è ancora un fan.

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