Negli ultimi tempi vi abbiamo più e più volte parlato di come gli strumenti forniti agli sviluppatori da Epic Games con il suo Unreal Engine 5 stiano per rivoluzionare il modo in cui si forgiano i giochi, soprattutto presso quei team di sviluppo più contenuti. Sebbene i frutti del lavoro svolto dai creatori di Fortnite inizieranno a maturare solo tra qualche anno, qualcosa di positivo si sta già intravedendo in produzioni minori. Una di queste è ExeKiller, uno shooter in soggettiva dalle idee molto interessanti e il cui recente filmato di gameplay ha inevitabilmente attirato la nostra attenzione.
Far west retrofuturistico
Ciò che rende ExeKiller un prodotto accattivante anche a uno sguardo fugace è sicuramente il suo setting, visto che Paradark Studio ha deciso di giocare una carta vincente, creando un mix fra due generi molto apprezzati dal pubblico: western e cyberpunk. Il risultato è uno sparatutto in prima persona ambientato in un far west retrofuturistico in cui i cowboy sono armati di revolver tecnologici e al posto dei destrieri si spostano a bordo di velocissime auto volanti (sì, quelle che tutti avrebbero voluto nel gioco di CD Projekt Red, come enunciato nella nostra recensione di Cyberpunk 2077).
Ed è proprio in sella all'Appaloosa, l'automobile più veloce del west, che inizia la breve avventura mostrata nell'ultimo gameplay trailer dell'FPS. Il video si apre con il nostro cacciatore di taglie che sfreccia sul suo mezzo di trasporto nel bel mezzo del nulla fino a raggiungere una piccola area abbandonata in cui sono collocati un decadente motel e una stazione di servizio.
Pur non essendo esplicito, l'obiettivo dell'ExeKiller in questa missione è quello di raccogliere le S.O.U.L.S. dai cadaveri di persone decedute: si tratta di chip prodotti da una megacorporazione che contengono informazioni di grande valore e che, pertanto, sono oggetti particolarmente ricercati dai cacciatori di taglie come il protagonista.
Sceso dall'Appaloosa ed indossato il suo cappello, il cowboy del futuro raggiunge prima il motel, mettendo in evidenza come sia possibile interagire con i vari elementi dello scenario per raccogliere bottino di ogni genere.
Dalle risorse agli oggetti chiave della missione, il loot si nasconde in ogni dove e questo sembra essere uno stimolo sufficientemente valido per esplorare tutti gli angoli della mappa. Sfortunatamente in giro non ci sono superstiti e, dopo aver raccattato munizioni e consumabili dai loro resti, il protagonista scopre di non essere da solo. L'assenza di umani viene colmata da inquietanti automi dall'aspetto molto simile a quelli visti in Alien Isolation, che allertati dai rumori emessi durante l'esplorazione del motel si dirigono verso il cacciatore e provano a metterlo fuori gioco. Sfortunatamente per loro, il nostro eroe è armato di tutto punto e con un revolver dotato di tamarrissimi proiettili con led rossi, fa fuori in un baleno le prime minacce. Quando la situazione sembra calmarsi, ecco che un altro gruppetto di cyborg si muove verso il motel, costringendo l'uomo dal braccio bionico ad ingegnarsi per uscirne senza le ossa rotte.
È così che volge lo sguardo ad una batteria per auto, che viene colpita con vigore affinché raggiunga il primo avversario ed esploda all'impatto. Crivellato di colpi il cranio di un altro nemico, l'arma inizia ad aver sete di proiettili e, mancando il tempo necessario per una ricarica, si rende necessario l'uso di un altro strumento di morte che possa far fronte alla possente chiave inglese impugnata dall'ultimo automa.
Scopriamo quindi che nello zaino del cacciatore di taglie si nasconde anche un manganello elettrico: con quella che sembra essere un'abilità speciale, il protagonista esegue un'agilissima schivata laterale per non subire danni dall'attacco nemico e poi si scaglia su di lui per terminarlo a suon di manganellate.
Messo a tacere anche l'ultimo robot ostile, l'uomo volge lo sguardo all'auto dietro di lui e scopre che sotto di essa si nasconde il cadavere i un uomo, rimasto schiacciato dalla vettura: è proprio nelle sue tasche che troviamo il S.O.U.L.S. che stava cercando. Malgrado si intraveda un passaggio che permette di scendere nell'area sottostante la stazione di servizio, l'ExeKiller decide di mettersi al sicuro e utilizza una sorta di grosso smartphone per richiamare l'Appaloosa e sfrecciare a tutta birra verso nuovi orizzonti.
Il tocco dell'Unreal Engine 5
In soli 4 minuti, Paradark Studio è riuscita a far comprendere perfettamente quali siano gli elementi centrali del gameplay di ExeKiller, che ci è parso un prodotto dalle solide basi ludiche. Il combat system sembra sufficientemente vario e alterna sia scontri all'arma bianca che sfuriate con le bocche da fuoco, senza contare la presenza di un buon feedback dei colpi sui corpi dei nemici che non è affatto da sottovalutare.
A prescindere dal tipo di strumento di morte usato, gli automi reagiscono in maniera credibile agli attacchi subiti e sparargli una pallottola in petto fa sì che indietreggino o abbiano un momento di incertezza. Se da un lato abbiamo trovato più che convincenti gli elementi mostrati a schermo, dall'altro dobbiamo sottolineare come buona parte delle caratteristiche di gioco promesse dagli sviluppatori non siano evidenti nel trailer.
Stiamo pur sempre parlando di uno sparatutto single player che, a detta della software house, propone un focus sulla narrativa con tanto di possibilità di scegliere in che modo comportarsi ed influenzare il corso della storia. Purtroppo non abbiamo potuto vedere nulla di tutto questo e speriamo che le prossime presentazioni possano svelarci anche l'altra faccia della produzione.
Dal punto di vista tecnico, invece, ExeKiller naviga tra alti e bassi. Il colpo d'occhio, complice anche l'ausilio dell'Unreal Engine 5 e di una resa cromatica tendente all'arancione, è più che gradevole e la maggior parte degli elementi a schermo sembra godere di un discreto livello di dettaglio. Anche le animazioni
del protagonista sono notevoli per una produzione che non possiede certo budget stellari. L'unico appunto va fatto alla mancanza di dinamismo dello scenario, visto che ad esclusione di qualche cartellone sullo sfondo e ai ciuffi d'erba che seguono il vento, tutto appare al momento fin troppo statico. Se è vero che il gioco implementerà il meteo dinamico con tempeste di sabbia oltre al ciclo giorno notte, speriamo in futuro di vedere qualcosa di più in tal senso che possa fornire maggiore personalità all'ambiente. Sul versante artistico, il titolo Paradark Studio fa centro grazie all'insolito mix tra gli elementi tipici delle opere cyberpunk e quelle western con un tocco di retrofuturismo. Certo, avremmo gradito forse un pizzico di carattere in più nella realizzazione delle armi e dei nemici, ma al momento siamo sinceramente curiosi di scoprire altri luoghi, altre bocche da fuoco e altri personaggi di questo mondo.
In conclusione, questo ExeKiller ha ancora tanto da dimostrare, ma è innegabile che il materiale mostrato nelle ultime ore sia più che sufficiente a renderlo uno dei progetti su cui vale la pena puntare le proprie attenzioni. In ogni caso, vi ricordiamo che il gioco non ha ancora una data d'uscita o una generica finestra di lancio e che l'unica piattaforma di riferimento è al momento il PC.
ExeKiller: un gioco a metà tra Western e Cyberpunk in Unreal Engine 5
ExeKiller è un gioco d'azione, avventura e sparatutto che mescola Western e Cyberpunk, realizzato con l'Unreal Engine 5. Interessante, vero?
Negli ultimi tempi vi abbiamo più e più volte parlato di come gli strumenti forniti agli sviluppatori da Epic Games con il suo Unreal Engine 5 stiano per rivoluzionare il modo in cui si forgiano i giochi, soprattutto presso quei team di sviluppo più contenuti. Sebbene i frutti del lavoro svolto dai creatori di Fortnite inizieranno a maturare solo tra qualche anno, qualcosa di positivo si sta già intravedendo in produzioni minori. Una di queste è ExeKiller, uno shooter in soggettiva dalle idee molto interessanti e il cui recente filmato di gameplay ha inevitabilmente attirato la nostra attenzione.
Far west retrofuturistico
Ciò che rende ExeKiller un prodotto accattivante anche a uno sguardo fugace è sicuramente il suo setting, visto che Paradark Studio ha deciso di giocare una carta vincente, creando un mix fra due generi molto apprezzati dal pubblico: western e cyberpunk. Il risultato è uno sparatutto in prima persona ambientato in un far west retrofuturistico in cui i cowboy sono armati di revolver tecnologici e al posto dei destrieri si spostano a bordo di velocissime auto volanti (sì, quelle che tutti avrebbero voluto nel gioco di CD Projekt Red, come enunciato nella nostra recensione di Cyberpunk 2077).
Ed è proprio in sella all'Appaloosa, l'automobile più veloce del west, che inizia la breve avventura mostrata nell'ultimo gameplay trailer dell'FPS. Il video si apre con il nostro cacciatore di taglie che sfreccia sul suo mezzo di trasporto nel bel mezzo del nulla fino a raggiungere una piccola area abbandonata in cui sono collocati un decadente motel e una stazione di servizio.
Pur non essendo esplicito, l'obiettivo dell'ExeKiller in questa missione è quello di raccogliere le S.O.U.L.S. dai cadaveri di persone decedute: si tratta di chip prodotti da una megacorporazione che contengono informazioni di grande valore e che, pertanto, sono oggetti particolarmente ricercati dai cacciatori di taglie come il protagonista.
Sceso dall'Appaloosa ed indossato il suo cappello, il cowboy del futuro raggiunge prima il motel, mettendo in evidenza come sia possibile interagire con i vari elementi dello scenario per raccogliere bottino di ogni genere.
Dalle risorse agli oggetti chiave della missione, il loot si nasconde in ogni dove e questo sembra essere uno stimolo sufficientemente valido per esplorare tutti gli angoli della mappa. Sfortunatamente in giro non ci sono superstiti e, dopo aver raccattato munizioni e consumabili dai loro resti, il protagonista scopre di non essere da solo. L'assenza di umani viene colmata da inquietanti automi dall'aspetto molto simile a quelli visti in Alien Isolation, che allertati dai rumori emessi durante l'esplorazione del motel si dirigono verso il cacciatore e provano a metterlo fuori gioco. Sfortunatamente per loro, il nostro eroe è armato di tutto punto e con un revolver dotato di tamarrissimi proiettili con led rossi, fa fuori in un baleno le prime minacce. Quando la situazione sembra calmarsi, ecco che un altro gruppetto di cyborg si muove verso il motel, costringendo l'uomo dal braccio bionico ad ingegnarsi per uscirne senza le ossa rotte.
È così che volge lo sguardo ad una batteria per auto, che viene colpita con vigore affinché raggiunga il primo avversario ed esploda all'impatto. Crivellato di colpi il cranio di un altro nemico, l'arma inizia ad aver sete di proiettili e, mancando il tempo necessario per una ricarica, si rende necessario l'uso di un altro strumento di morte che possa far fronte alla possente chiave inglese impugnata dall'ultimo automa.
Scopriamo quindi che nello zaino del cacciatore di taglie si nasconde anche un manganello elettrico: con quella che sembra essere un'abilità speciale, il protagonista esegue un'agilissima schivata laterale per non subire danni dall'attacco nemico e poi si scaglia su di lui per terminarlo a suon di manganellate.
Messo a tacere anche l'ultimo robot ostile, l'uomo volge lo sguardo all'auto dietro di lui e scopre che sotto di essa si nasconde il cadavere i un uomo, rimasto schiacciato dalla vettura: è proprio nelle sue tasche che troviamo il S.O.U.L.S. che stava cercando. Malgrado si intraveda un passaggio che permette di scendere nell'area sottostante la stazione di servizio, l'ExeKiller decide di mettersi al sicuro e utilizza una sorta di grosso smartphone per richiamare l'Appaloosa e sfrecciare a tutta birra verso nuovi orizzonti.
Il tocco dell'Unreal Engine 5
In soli 4 minuti, Paradark Studio è riuscita a far comprendere perfettamente quali siano gli elementi centrali del gameplay di ExeKiller, che ci è parso un prodotto dalle solide basi ludiche. Il combat system sembra sufficientemente vario e alterna sia scontri all'arma bianca che sfuriate con le bocche da fuoco, senza contare la presenza di un buon feedback dei colpi sui corpi dei nemici che non è affatto da sottovalutare.
A prescindere dal tipo di strumento di morte usato, gli automi reagiscono in maniera credibile agli attacchi subiti e sparargli una pallottola in petto fa sì che indietreggino o abbiano un momento di incertezza. Se da un lato abbiamo trovato più che convincenti gli elementi mostrati a schermo, dall'altro dobbiamo sottolineare come buona parte delle caratteristiche di gioco promesse dagli sviluppatori non siano evidenti nel trailer.
Stiamo pur sempre parlando di uno sparatutto single player che, a detta della software house, propone un focus sulla narrativa con tanto di possibilità di scegliere in che modo comportarsi ed influenzare il corso della storia. Purtroppo non abbiamo potuto vedere nulla di tutto questo e speriamo che le prossime presentazioni possano svelarci anche l'altra faccia della produzione.
Dal punto di vista tecnico, invece, ExeKiller naviga tra alti e bassi. Il colpo d'occhio, complice anche l'ausilio dell'Unreal Engine 5 e di una resa cromatica tendente all'arancione, è più che gradevole e la maggior parte degli elementi a schermo sembra godere di un discreto livello di dettaglio. Anche le animazioni
del protagonista sono notevoli per una produzione che non possiede certo budget stellari. L'unico appunto va fatto alla mancanza di dinamismo dello scenario, visto che ad esclusione di qualche cartellone sullo sfondo e ai ciuffi d'erba che seguono il vento, tutto appare al momento fin troppo statico. Se è vero che il gioco implementerà il meteo dinamico con tempeste di sabbia oltre al ciclo giorno notte, speriamo in futuro di vedere qualcosa di più in tal senso che possa fornire maggiore personalità all'ambiente. Sul versante artistico, il titolo Paradark Studio fa centro grazie all'insolito mix tra gli elementi tipici delle opere cyberpunk e quelle western con un tocco di retrofuturismo. Certo, avremmo gradito forse un pizzico di carattere in più nella realizzazione delle armi e dei nemici, ma al momento siamo sinceramente curiosi di scoprire altri luoghi, altre bocche da fuoco e altri personaggi di questo mondo.
In conclusione, questo ExeKiller ha ancora tanto da dimostrare, ma è innegabile che il materiale mostrato nelle ultime ore sia più che sufficiente a renderlo uno dei progetti su cui vale la pena puntare le proprie attenzioni. In ogni caso, vi ricordiamo che il gioco non ha ancora una data d'uscita o una generica finestra di lancio e che l'unica piattaforma di riferimento è al momento il PC.
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