Final Fantasy 16: la nuova fantasia finale per PlayStation 5

Il PlayStation 5 Showcase si è aperto con un annuncio davvero importante: Final Fantasy torna con il sedicesimo capitolo!

Final Fantasy 16 4K
Anteprima: PlayStation 5
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  • Pc
  • PS5
  • Sono passati diversi anni dalla prima volta in cui Square Enix ha affrontato l'argomento Final Fantasy XVI. Come i fan di vecchia data e gli assidui partecipanti alla più importante kermesse italiana ricorderanno, il brand manager Shinji Hashimoto, ospite d'eccezione presso Lucca Comics & Games 2016, aveva infatti spiegato che la via intrapresa da un progetto è stabilita solo dal proprio director, e che pertanto Final Fantasy XVI non sarebbe stato necessariamente un action RPG come il suo predecessore. Dopo mesi e mesi di rumor, smentite e persino qualche commento stizzito da parte del producer Naoki Yoshida, che soltanto lo scorso giugno aveva negato il proprio coinvolgimento nello sviluppo del titolo, Final Fantasy XVI è stato finalmente svelato e a giudicare dalle prime clip di gameplay si direbbe che la previsione di Hashimoto non fosse poi tanto corretta.

    Annunciata in pompa magna nei primissimi minuti dell'evento di presentazione di PlayStation 5, la sedicesima fantasia finale sarà diretta da Hiroshi Takai ed è attualmente assegnata alla Creative Business Unit III di Naoki Yoshida, già responsabile degli acclamati FFXI, FFIV e Dragon Quest Builders. Sfortunatamente Square Enix ha comunicato che svelerà ulteriori dettagli sul progetto solo nel corso del 2021, ma nel frattempo il lungo trailer di annuncio pubblicato durante l'evento Sony ci ha comunque permesso di apprendere numerose informazioni sul prodotto. Di seguito vi proponiamo dunque le nostre impressioni preliminari sull'action RPG che prossimamente, ne siamo certi, farà molto parlare di sé.

    Una sanguinosa guerra

    Se le più recenti incarnazioni del brand ci avevano trascinati in realtà caratterizzate da uno sviluppo tecnologico incredibile (basti pensare alla città di Lucis di FFXV e alle tecnologie intraviste nella trilogia di FFXIII), il sedicesimo episodio compirà invece un passo indietro, proponendoci un'ambientazione di stampo medievale, che a conti fatti potrebbe riservare ai fan della serie qualcosa di nuovo e intrigante.

    Certo è che Final Fantasy XVI dipingerà un mondo cruento e piuttosto sanguinoso, nonché afflitto dalla guerra e dalla grave minaccia rappresentata dagli Eikon (il nuovo nome assegnato alle summon) e dai loro cosiddetti "dominant": umani che, salvo diversa comunicazione, si direbbero in grado di controllare gli Esper o addirittura assumerne le sembianze. Nel filmato, infatti, abbiamo assistito non solo a uno scambio di colpi tra una Shiva più affascinante e aggressiva che mai e quello che sembrerebbe essere Titano (la somiglianza con l'evocazione di FFXV è innegabile), ma soprattutto ci è stato mostrato un momento alquanto particolare e impressionante, che vede per protagonista il dominant di Ifrit: un ragazzino molto giovane che, dopo aver sperimentato coi sui occhi la brutalità della guerra ed essersi lordato col sangue del proprio padre caduto in battaglia, si è trasformato nell'Eikon di fuoco, scatenandone la furia devastatrice.

    In attesa di ulteriori chiarimenti sul suddetto evento e sulle dinamiche legate alla trasformazione in Esper - un concetto effettivamente inedito e molto interessante, anche per i molteplici modi in cui potrebbe impattare sull'impianto ludico dell'action RPG - è opportuno specificare che il trailer di Final Fantasy XVI lascia intendere che ciascuna evocazione abbia un solo dominant, e non è chiaro se questa sia in realtà considerata una benedizione o al contrario una sciagura.

    Non solo il gruppo di guerrieri introdotto nelle primissime sequenze del filmato parrebbe interessato alla dominant della potente Shiva, di cui al momento ignoriamo l'identità, ma si direbbe che il mondo in cui è ambientato il racconto sia afflitto da una piaga dilagante non meglio specificata e in qualche modo legata ai cristalli, che sin dal primo episodio di Final Fantasy hanno sempre giocato un ruolo predominante all'interno della saga.

    Necessario per proteggere il regno ed i suoi abitanti dalla diffusione della piaga, il cosiddetto "Cristallo Madre" è stato più volte menzionato durante il filmato, il che ci porta immediatamente a sospettare che i vari schieramenti intravisti saranno costretti a darsi battagli per contendersi l'esclusivo possesso del pregiato materiale. A tal proposito, la comparsa di un agguerritissimo Dragoon - la tipica classe del lanciere in Final Fantasy - ha rivelato l'esistenza di un impero determinato a invadere il regno abitato dal piccolo Joshua e dal suo protettore, probabilmente allo scopo di recuperare l'oggetto leggendario che per troppo tempo ha plasmato e condizionato la storia dell'uomo, provocando innumerevoli conflitti e spargimenti di sangue.

    Tra mutilazioni e decapitazioni, in effetti Final Fantasy XVI promette di essere un titolo assai più violento ed esplicito del solito, il che suggerisce la volontà da parte di Square Enix di raccontare una storia matura, contorta e potenzialmente ricca di colpi di scena disarmanti e appassionanti intrighi politici à la Game of Thrones. Non a caso il carattere e l'aspetto del protagonista, che durante il filmato viene immortalato sia durante l'adolescenza che nel pieno dell'età adulta, potrebbero voler indicare che questo abbandonerà progressivamente la via del cavaliere fedele al proprio signore per diventare col tempo una sorta di anti-eroe. Un'eventualità che non vediamo l'ora di esplorare.

    Final Fantasy meets Devil May Cry

    Se Tetsuya Nomura ed il suo team hanno scelto per Final Fantasy VII Remake un sistema di combattimento ibrido che bilanciasse perfettamente la spettacolare azione in tempo reale degli ultimi episodi e l'irrinunciabile componente strategica tipica degli scontri a turni (per tutti i dettagli vi suggeriamo di consultare il nostro speciale sul combat system di Final Fantasy VII Remake), la sedicesima fantasia finale ha invece abbracciato totalmente la via dell'action.

    Le scene di lotta incluse nel trailer d'annuncio sono poche e molto brevi, eppure ci hanno permesso di dare un primo sguardo ad un sistema di combattimento all'apparenza assai più tecnico e stylish di quanto ci saremmo aspettati. Strizzando l'occhio a produzioni del calibro di Devil May Cry, il gameplay offrirà infatti delle soluzioni a dir poco frenetiche che, anche grazie all'impiego di un sistema di teleport molto evoluto e in grado di far impallidire lo stesso Final Fantasy XV, agevolerà non poco gli scatti ed il concatenamento dei colpi.

    A giudicare dalle fasi di lotta col Molboro e il Dragoon dell'impero, il protagonista dovrebbe disporre persino di poteri speciali legati al fuoco e in qualche modo connessi all'invocazione della Fenice (non per nulla, durante le battaglie che lo vedono coinvolto è possibile intravedere l'ala dell'uccello leggendario manifestarsi tra le fiamme, il che potrebbe tradire la vera natura di dominant dell'anti-eroe), ma la nostra attenzione è stata colta principalmente dalle mani gigantesche che il rancoroso individuo potrà evocare in prossimità dei nemici.

    Visivamente simili al Devil Bringer di Nero, protagonista di Devil May Cry 4, queste permetteranno al personaggio controllato dal giocatore di tempestare di pugni il nemico o comunque di dilaniarne le carni per mezzo di artigli enormi e impressionanti. Se supportata dalla giusta dose di varietà, la suddetta meccanica potrebbe addirittura spalancare le porte a molteplici stili di combattimento e ad una gustosa componente strategica, che in base alla situazione e all'avversario fronteggiato costringerebbe di volta in volta l'utente ad adottare arti differenti.

    Nel complesso, l'aspetto meno convincente di questo Final Fantasy XVI è attualmente rappresentato dalla componente tecnica, caratterizzata da una modellazione dei volti tutt'altro che esaltante. Con FFXIV, difatti, il titolo next-gen non condivide solo il producer, ma anche i corpi leggermente sproporzionati dei personaggi, gli scenari tutto sommato scialbi e la resa alquanto insoddisfacente della vegetazione.

    Esclusiva PS5In maniera analoga a quanto avvenuto per Demon's Souls, l'annuncio di Final Fantasy XVI è stato accompagnato da informazioni inizialmente inesatte, che davano il titolo in uscita anche su PC e altre piattaforme. Incalzata dai colleghi di Gematsu, Square Enix ha invece rivelato che l'action RPG è stato in realtà concepito per essere un'esclusiva PlayStation 5, di conseguenza la possibilità che approdi su altre macchine da gioco dovrebbe essere estremamente remota o addirittura inesistente.

    In compenso il monster design ci ha già conquistati, poiché ha trascinato sui nostri schermi un Molboro particolarmente grottesco e raccapricciante, per non parlare dell'elegante Iaguaro o degli immancabili Chocobo tanto apprezzati dai fan della serie. In ogni caso, dal momento che lo stesso director Hiroshi Takai ha specificato che passerà diverso tempo prima che il prodotto giunga tra le mani dei consumatori, il colpo d'occhio di Final Fantasy XVI non ci preoccupa più del necessario: conoscendo la meticolosa attenzione che Square Enix ripone nella ricerca del fotorealismo e tenendo presente che quasi sicuramente la software house non ha neanche iniziato a esplorare le potenzialità offerte dall'hardware di PS5, il tempo per perfezionare la resa visiva della sedicesima fantasia finale non mancherà di certo e i risultati potrebbero sbalordirci già a partire dal prossimo appuntamento.

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