Final Fantasy 7 The First Soldier: cosa aspettarsi da questo Battle Royale?

Scopriamo insieme tutte le novità annunciate da Square Enix su Final Fantasy VII The First Soldier, il Battle Royale ambientato a Midgard.

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  • Storicamente siamo abituati ad associare al brand di Final Fantasy prevalentemente ai giochi di ruolo, sia a turni sia di stampo più action. In tempi recenti, la strategia di Square Enix ha portato a un cambio di rotta, con l'obiettivo di ampliare il più possibile il bacino d'utenza: e come attuare una mossa del genere se non attraverso lo sviluppo di un battle royale? Final Fantasy VII The First Soldier è infatti uno degli svariati giochi annunciati di recente (tra questi troviamo anche FF7 Remake Intergrade e FF7 Ever Crisis) dal colosso dell'industria videoludica giapponese, che fonde la celeberrima saga con il genere più in voga del momento. In attesa di poter mettere le mani sul prodotto in una delle future sessioni di prova, abbiamo assistito ad una lunga presentazione in diretta streaming che ha preceduto il reveal del nuovo trailer di Final Fantasy 7 Remake Intergrade per PS5. Scopriamo insieme tutte le novità mostrate.

    Un Battle Royale a Midgar

    Ambientato a Midgar trent'anni prima degli eventi narrati in Final Fantasy 7, The First Soldier mette i giocatori nei panni di uno dei molteplici guerrieri che lottano per diventare un "Soldier", ovvero uno dei militanti di punta della Shinra. Ed è proprio con questa giustificazione che gli utenti potranno scendere in campo da soli o in gruppi da tre per sfidarsi tra di loro e affrontare creature controllate dall'intelligenza artificiale. In maniera molto simile a quanto visto proprio di recente con Scavengers, Final Fantasy 7 The First Soldier non è solo uno sparatutto in terza persona marcatamente action, ma appartiene anche al genere PvPvE. A differenza di altri prodotti di questo tipo, però, le due sfaccettature del gameplay non si mescolano e appartengono a fasi diverse del match: se in una prima parte ci si focalizza sullo scontro con i nemici, nella seconda metà della partita bisogna vedersela con gli altri giocatori.

    Una scelta del genere implica che nel corso di una partita (le cui regole sono pressoché identiche a qualsiasi altro battle royale) i partecipanti non dovranno vedersela soltanto con avversari umani ma potranno anche andare a caccia di mob fuori dai confini della città, luogo dello scontro finale.

    Passando ai mezzi offensivi a nostra disposizione, oltre ai due strumenti di morte trasportabili in contemporanea (l'arsenale include bocche da fuoco e armi bianche), i giocatori possono accedere anche ai Materia, incantesimi tra i quali vi sono persino le spettacolari evocazioni che i fan della saga ben conoscono. Dalle sequenze di gameplay mostrate, è evidente che sparare è solo uno dei tanti modi per eliminare ogni minaccia, e inoltre, grazie ad un sistema di aggancio automatico del bersaglio, è probabile che, sia il lancio degli incantesimi sia le fasi di shooting, siano facilitate per una migliore fruizione con i controlli touch.

    La semplificazione delle azioni non vi tragga in inganno: gli scontri sono tutt'altro che statici e basta osservare qualche istante di gioco per comprendere quanto sia preponderante l'elemento action. Durante i combattimenti possiamo notare del resto l'alternanza di salti altissimi, generazione di scudi, evocazione di mostri e chi più ne ha più ne metta.

    L'efficacia di armi e abilità è basata sul livello esperienza, indice della presenza di un sistema di progressione legato alla singola partita, che favorisce quindi i giocatori che riescono ad accumulare più eliminazioni di umani e mostri nelle prime fasi del match. Va precisato che gli utenti partono tutti nelle medesime condizioni e le uniche differenze sono influenzate dallo Stile, ovvero l'equivalente delle classi. In base a questa scelta variano le abilità legate alle armi e la skill predefinita: nel caso del guerriero, ad esempio, viene preferito l'uso di armi corpo a corpo ed è possibile effettuare uno scatto per schivare i colpi o darsela a gambe quando la situazione si complica.

    A quanto pare, non c'è alcun modo di ottenere vantaggi tramite le microtransazioni, le quali dovrebbero essere limitate al solo fattore estetico, a meno che in futuro non vengano distribuite classi a pagamento. Non si hanno ad oggi molti dettagli sulla mappa, che si è vista per una manciata di secondi e le cui dimensioni dovrebbero essere abbastanza generose da contenere molti dei luoghi storici della serie. Come abbiamo potuto vedere nella diretta, capita spesso che i giocatori ricorrano all'utilizzo di Chocobo o moto per velocizzare gli spostamenti da un luogo all'altro, ed è improbabile che il team di sviluppo abbia inserito una meccanica di questo tipo senza un'arena adeguatamente grande.

    Tecnicamente parlando

    Dal punto di vista tecnico sarebbe una follia avere grandi aspettative a causa della natura mobile del progetto, ma dall'ultima dimostrazione è palese come il team di sviluppo stia incontrando qualche difficoltà. Al netto di un comparto grafico spoglio, a preoccupare davvero è la fluidità, elemento che più di ogni altro rappresenta un requisito fondamentale per la corretta fruizione di un battle royale, a prescindere dalla piattaforma in uso. Non possiamo sapere se i problemi emersi durante la diretta fossero dovuti ad una scarsa ottimizzazione del gioco o a un netcode da migliorare, ma è chiaro che ci sia ancora molto lavoro da fare. La prossima apertura della beta di Final Fantasy 7 The First Soldier in pochissimi paesi, tra i quali attualmente non rientra l'Italia, non fa che dar sostegno alla nostra tesi. Anche il comparto artistico non è dei migliori e, sebbene l'immaginario di Final Fantasy 7 abbia delle potenzialità incredibili, il gioco ci è parso privo di mordente e generalmente piatto da ogni punto di vista.

    Insomma, al momento è quasi impossibile non avere qualche perplessità su The First Soldier, nonostante le meccaniche di gioco richiedano una prova approfondita per permetterci di esprimere un parere più oculato.

    Un altro dubbio riguarda il target di riferimento del titolo: da una parte i fan storici della serie potrebbero non vedere di buon occhio la natura battle royale del gioco, mentre dall'altra gli appassionati del genere avranno disponibili già numerosi prodotti ben rodati e di grande successo tra i quali scegliere. Vedremo al momento opportuno quanto The First Soldier saprà accontentare entrambe le fasce di pubblico e quanto la serie Square Enix riesca a prosperare anche in una tipologia di gioco ben diversa da quella delle sue origini.

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