Final Fantasy XIV: Stormblood, la nuova espansione svelata al Tokyo Fan Fest

Durante l'evento Tokyo Fan Fest, Square-Enix ha svelato ufficialmente Stormblood, la nuova espansione di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn.

Final Fantasy XIV: Stormblood, la nuova espansione svelata al Tokyo Fan Fest
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Avete presente quella storiella un po' da diario delle medie sul fatto che il calabrone non sia fatto per il volo ma non sapendolo vola lo stesso? Ecco, Final Fantasy XIV: A Realm Reborn è quel calabrone: a lui non interessa che ormai gli MMO a sottoscrizione siano morti o morenti, legati quasi esclusivamente alle espansioni di World of Warcraft e poco altro ancora, lui va avanti bello sereno ignorando quanto profondamente sia cambiato un mercato in cui ormai le micro transazioni non sono un futuro prossimo, ma il florido presente. Quella che nel 2013 era una scommessa data per persa è ora invece una realtà consolidata, tanto che il gioco di Naoki Yoshida è stato non solo uno dei tre MMOPRG che negli ultimi dieci anni ha aumentato il numero di utenti dopo il primo anno (gli altri sono World of Warcraft, ovviamente, e EVE Online), ma anche uno dei pochissimi che non ha dovuto virare al free to play per sopravvivere. A Realm Reborn è a conti fatti l'ultimo (temporalmente, s'intende) grande MMO a sottoscrizione presente sul mercato, che marca il territorio con orgoglio e convinzione nella Fan Fest di Tokyo, entrando nel dettaglio di quella che sarà Stormblood, la sua seconda espansione.

    Tempesta di sangue

    Quando e dove intanto: Stormblood uscirà il prossimo venti giugno per PC e PS4, visto che PS3 sarà abbandonata proprio in quella data. L'espansione aprirà la terza stagione di contenuti, che partiranno dalla versione 4.0. La seconda, iniziata con Heavensward nel giugno 2015 si concluderà con le due metà di "The Far Edge of Fate", patch-ponte che lega i due archi narrativi e che svolge di fatto la stessa funzione che ricoprì "Before the Fall " (patch 2.5) con la prima espansione. Sin dalla sua uscita infatti Final Fantasy XIV riceve aggiornamenti corposi e gratuiti ogni tre o quattro mesi, che lo rendono oltre che un gioco estremamente ricco anche assai dinamico e capace di cambiare in corsa quello che non sta funzionando a dovere. La seconda stagione, quella per intenderci dei Dragoon e di Ishgard, si è contraddistinta per una solidità che difficilmente si è mai vista in giochi di questo genere, che ha visto l'introduzione di diciotto nuovi dungeon (tra nuovi di pacca e versioni hard di quelli vecchi), il raid da otto Alexander (diviso in Gordias, Midas e Creator), e quelli da ventiquattro Void Ark e Weeping City of Mhach, oltre che ovviamente le mount volanti, Aquapolis, The Palace of the Dead (una specie di dungeon con elementi da rogualike), nuove ricette per i crafter così come tonnellate di oggetti per l'housing e il minigioco strategico Lord of Verminion.
    Se c'è una cosa che non è mai mancata a Final Fantasy XIV insomma è la dedizione dei propri sviluppatori e il rispetto per una community che oltre che attiva si è dimostrata sempre partecipe alle Fan Fest di fine anno, convention a tema nelle quali il producer Naoki Yoshida prende in mano il microfono e fa il punto sulla situazione del gioco e su cosa gli riserva il futuro. Le tre location scelte quest'anno sono Las Vegas, Tokyo e Francoforte: se l'ultima è ancora lontana nel tempo (sarà infatti a febbraio) e la prima è servita come palcoscenico per presentare Stormblood, quella di Tokyo appena conclusasi è stata utile per capire non solo qualcosa di più sulla seconda espansione, ma anche sulle due parti di "The Far Edge of Fate (patch 3.5)", in uscita il prossimo diciassette gennaio (la prima parte) e un giorno non ancora precisato di marzo (la seconda e conclusiva parte). Visto che la Dragonsong War, l'arco narrativo principale di Heavensward, è stato chiuso da "Revenge of the Horde" (patch 3.3), questi due contenuti si occuperanno intanto di portare il gioco alla versione 3.5, e contestualmente di introdurre la storyline della nuova espansione. Verranno tra le altre cose chiuse tutte le Exploratory Missions, che saranno poi divise in due differenti categorie (hunting e gathering), aggiunti dei glamour per gli Egi dei Summoner, introdotti i nuovi dungeon (tra cui Baelsar's Wall e la versione hard di Sohm Al) e ampliate le capacità del party finder, che cercherà gli utenti all'interno del data center e non solo del server.
    Il momento clou dell'evento di Tokyo però è stata ovviamente la presentazione di apertura nella quale Yoshida ha illustrato (ancora a grandi linee) le principali caratteristiche di Stormblood. L'espansione sarà ambientata ad Ala Mhigo e avrà in Zenos, legato dell'impero di Garlean, uno dei personaggi chiave. Una delle novità più rilevanti, a livello del volo introdotto con Heavensward, sarà la possibilità di interagire finalmente con l'acqua: in Stormblood si potrà infatti sia nuotare che immergersi. Yoshida in effetti al tempo della prima espansione aveva detto che gli sarebbe piaciuto caratterizzare ogni contenuto aggiuntivo con un tema specifico: se nel primo era il volo a fare da collante, qua il ruolo sarà probabilmente ricoperto dal nuoto, anche se va capito esattamente quale sarà la portata di questa nuova caratteristica.

    Non sarà infatti possibile nuotare in tutti gli specchi d'acqua, anche se, a differenza di Heavensward e delle cavalcature volanti, il nuoto sarà introdotto anche nei contenuti precedenti all'espansione.
    A rimanere esclusiva delle nuove zone sarà invece l'immersione: le profondità oceaniche rivestono infatti un ruolo determinante nelle nuove aree, e la loro esplorazione, anche a bordo di cavalcature, permetterà ad esempio di fare la conoscenza della nuova tribù degli Ananta, provetti artigiani devoti a Lakshmi. Il movimento sottomarino sarà lievemente rallentato rispetto a quello terrestre, e, esattamente come in volo, non sarà possibile combattere. Da quanto mostrato all'evento di Tokyo, la transizione tra la corsa e il nuoto, così come l'immersione, sarà automatica e fluida, senza caricamenti ulteriori.
    È inutile girarci però intorno: da che mondo è mondo nelle espansioni degli MMO l'interesse più grande è da sempre esercitato dall'aumento del level cap, che qua passa da sessanta a settanta, dai nuovi contenuti end game, sui quali torno più tardi, e dai nuovi job. Nel nostro caso, la novità più rilevante è quella del Red Mage.
    Se avete anche solo vagamente giocato a uno qualsiasi dei Final Fantasy classici, saprete di sicuro che il Red Mage è una delle classi più versatili e amate dalla sterminata fan base, richiesta con veemenza anche da tutti i giocatori di A Realm Reborn.

    Anche se storicamente è un job di supporto, in Stormblood sarà un ranged DPS, che abbina agli attacchi magici dalla distanza (un misto tra magia bianca e nera) anche l'uso dello stocco (il rapier) per colpire corpo a corpo. Da quanto mostrato da Yoshida si tratta di una classe assai mobile che vive di differenti posizionamenti in battaglia, e che deve sempre stare attenta al lato dal quale sta attaccando il nemico. Un po' come quelle del Machinist, le armi del Red Mage sono due: lo stocco, appunto, e un "medium crystal", verosimilmente il catalizzatore delle sue magie. Le sue due armi tra l'altro possono essere combinate per attacchi specifici che coinvolgeranno Chainspell, abilità che in base alle magie che si usano si carica in modo da essere liberata al momento giusto in accoppiata con attacchi fisici. Il Red Mage non è legato a nessuna classe già esistente (come il Dark Knight, ad esempio), ma si può sbloccare in una delle aree iniziali. Non temete: si parte dal livello cinquanta, non da zero. Il secondo nuovo job verrà invece annunciato a febbraio a Francoforte, anche se ci sono fortissimi indizi si tratti del Samurai, almeno secondo una contorta e consolidata tradizione fatta di anticipazioni criptiche sotto forma di magliette indossata da Yoshida-San.
    Lato endgame, verranno introdotti due nuovi raid, uno per i party da otto giocatori (The Bend of Time - Omega), che andrà a prendere il posto di Coil of Bahamut prima e Alexander dopo, e uno da ventiquattro giocatori chiamato "Return to Ivalice". Ora, non si sa esattamente in che modo Ivalice possa ritornare a Eorzea (Ivalice è il mondo di Final Fantasy Tactics e Final Fantasy XII), ma quello che si sa è che il raid è realizzato in collaborazione con Yasumi Matsuno, che di quei due giochi fu il responsabile.

    A dare il suo contributo ci sarà, in veste di designer dei boss, anche Keita Amemiya, regista della serie Garo. Si preannunciano poi anche diverse modifiche al sistema di combattimento, che vedrà alcune abilità accorpate in base al ruolo che si svolge in party. Yoshida, pur non entrando nei dettagli, ha detto che questa modifica si è resa necessaria a causa delle troppe abilità presenti nel gioco, destinate ad aumentare con l'innalzamento del livello massimo. L'obiettivo finale è quello di rendere il sistema di combattimento più agile e non appesantire ulteriormente le già complesse rotazioni delle abilità, facendo sì che anche i nuovi giocatori, o quelli di rientro, non si trovino un muro invalicabile di nozioni da apprendere che possano disincentivare la ripresa dell'avventura.
    Poteva mancare una Collector's Edition? Ovviamente no: conterrà oltre al gioco anche la statuetta di Zenos, artbook di Yoshitaka Amano d'ordinanza, la mappa di Eorzea, una mount esclusiva (Syldra), il minion Wind-Up Barts e l'arma per Red Mage "Chicken Knife". I contenuti in game tra l'altro saranno disponibili anche nella Digital Collector's Edition. Prenotazioni aperte dal prossimo ventiquattro gennaio.

    Final Fantasy XIV: Stormblood Nonostante il mercato lo voglia considerare fuori tempo massimo, Final Fantasy XIV va bello sereno dritto per la sua strada celebrandosi a Tokyo e diradando un po' del fumo che avvolgeva Stormblood, la sua seconda espansione. Tra nuovi job, abissi da esplorare e raid sempre più complessi, la nuova stagione di contenuti si presenta già in gran forma, anche se dovrà fare un po' meglio di Heavensward e delle patch che lo hanno seguito, non fosse altro che per dare nuovi stimoli e cambiare un po' le carte in tavola di un gioco che pur solidissimo avrebbe forse bisogno di qualche spunto in più.

    Che voto dai a: Final Fantasy XIV: Stormblood

    Media Voto Utenti
    Voti: 27
    7
    nd