Fire Emblem Three Houses: il fuoco della strategia arde su Nintendo Switch

Nel corso dell'ultimo Nintendo Direct sono emersi ulteriori dettagli su Fire Emblem Three Houses, in arrivo a luglio su Nintendo Switch.

Fire Emblem Three Houses: il fuoco della strategia arde su Nintendo Switch
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  • Nel recente Nintendo Direct appena trascorso non sono mancate alcune piacevolissime sorprese, come il ritorno di Link's Awakening con un promettente remake e l'annuncio di Astral Chain, l'inatteso action game sci-fi di Platinum Games. Prima di queste gradite novità, tuttavia, grande spazio è stato dato anche a Fire Emblem: Three Houses, il nuovo capitolo della celebre serie strategica che inizialmente era atteso su Switch per questa primavera. Mentre lo sguardo veniva catturato dalle potenzialità del nuovo titolo di Intelligent Systems, tuttavia, è arrivata anche la notizia del suo rinvio al 26 luglio di quest'anno: in attesa di poter finalmente tornare sui campi di battaglia, proviamo a far tesoro delle nuove informazioni pervenute, cercando di prepararci adeguatamente allo scontro e scoprire tutto quello che ci aspetterà questa estate.

    Tris di Re

    Il primo aspetto su cui è doveroso concentrarsi è anche quello da cui prende il nome questo nuovo episodio. Le tre case dei Leicester, degli Adrestiani e dei Faerghous vivono pacificamente nel continente Fòdland, al termine di un lungo periodo fatto di conflitti e crisi politiche, che ormai appartiene ad un lontano passato.

    A dimostrazione della serenità raggiunta, il tris di popoli condivide una zona franca, il monastero del Garreg Mach, in cui viene addestrato un esercito investito dal sacro compito di controllare l'intero continente. Questa forza militare è rimpinguata dal trittico di potenze, che invia continuamente gli allievi più meritevoli e capaci, con lo scopo di inserirli nei ranghi dei cavalieri di Seiros. Il nostro alter ego, la cui storia è ancora avvolta nel mistero, ricoprirà il ruolo di mentore per questi giovani soldati, curando il loro addestramento all'interno del monastero.

    La serie dei Fire Emblem ha da sempre un carattere decisamente corale, ed anche se pochi personaggi ricoprono il ruolo di deux ex-machina, pronti a risolvere grandi catastrofi, all'atto pratico del gameplay ci ritroviamo sempre a gestire un team di combattenti vasto ed eterogeneo. L'idea di metterci quindi al comando di un vero e proprio "vivaio" di cavalieri da allenare e schierare in campo ben si presta al retaggio della saga.

    Allo stesso modo, dalle informazioni apprese, possiamo aspettarci una componente gestionale abbastanza profonda per lo sviluppo dei nostri allievi: ad esempio lo studio potrebbe dar loro nuove abilità, ed è lecito attendersi un sistema di classi da sbloccare investendo tempo e risorse nella formazione di un singolo personaggio. Questa sorta di crescita è rappresentata sotto forma di "esami" che il cadetto deve superare, e solo la versione finale del titolo ci darà prova della libertà di personalizzazione. Occorre poi segnalare che gli studenti interagiranno tra loro, sviluppando dei solidi legami: si tratta di un elemento da non sottovalutare, dal momento che, come da tradizione, se due eroi hanno una forte affinità è possibile sfruttare il loro rapporto, in modo tale da ottenere bonus sul terreno dello scontro.
    L'accademia ricoprirà quindi un ruolo centrale, e nel trailer di gameplay abbiamo potuto anche intravedere delle brevi sezioni in cui girovagare per le aule della struttura.
    Tutti gli elementi a corredo di questo hub sono ancora ignoti, così come sconosciuti sono i dettagli sul nostro protagonista, descritto come un ex mercenario che, a seguito di un particolare evento, scopre di possedere un potere misterioso. Diventato in seguito professore dell'armata, il suo compito consisterà nella formazione dei vari cadetti, scegliendo una casa da seguire e supportare. Quest'ultimo elemento lascia presagire ulteriori risvolti narrativi, legati presumibilmente alle conseguenze delle decisioni prese.

    In aggiunta, ci hanno incuriosito anche le incognite legate a Sothis, un particolare personaggio che nelle fattezze ricorda la "dormiente" Tiki di Fire Emblem Awakening. La giovane ragazza è stata descritta come un'entità che solo il protagonista è in grado di vedere e sentire: nei pochi secondi di presentazione è possibile notare come il nostro alter ego sprofondi in una dimensione oscura ed onirica, di certo non collegata col mondo reale. Tutti questi dettagli di stampo narrativo sono sicuramente degni di nota, eppure la ricetta in grado di attrarre ancora oggi i fan di Fire Emblem, a distanza di trent'anni dal capostipite della serie, è la pura e semplice strategia delle battaglie.

    War Games

    Il fulcro dell'esperienza è infatti basato sulla pianificazione minuziosa dei combattimenti. Al momento le sessioni di gameplay mostrate sono state molto brevi, ed il recente direct si è concentrato più sugli aspetti narrativi e gestionali di Three Houses.

    Per avanzare giudizi di merito sulla struttura ludica ci sarà ovviamente bisogno di attendere una prova con mano, ma attualmente possiamo dare per certo l'utilizzo della canonica "griglia" su cui disporre i vari eroi, in questo caso meno visibile e persistente rispetto ai capitoli su 3DS. È possibile tuttavia notare diversi cambi d'inquadratura, specialmente durante le azioni d'attacco, che potenzialmente donerebbero un tocco di spettacolarità alle varie lotte che ci attendono.

    Difficile prevedere particolari stravolgimenti dal classico sistema "sasso-carta-forbice" basato sulle armi principali (ascia, spada e lancia), ed è altrettanto sicuro che rimarrà inalterata l'organizzazione delle classi, con alcune che saranno particolarmente sensibili agli attacchi delle rivali. È questa una formula imperitura, che ha comportato anche lo straordinario successo del capitolo Heroes su mobile, ma non dispiacerebbe comunque vedere delle interessanti variazioni sul tema.

    D'altro canto, lo stile grafico sembra segnare prevedibilmente un evidente balzo in avanti, complice il ritorno della serie su una console ammiraglia di casa Nintendo, evento che non accadeva dai tempi del Wii. Sul piano della resa visiva, a sorreggere il colpo d'occhio troviamo un buon uso del cel shading, accompagnato da alcune scene animate tramite disegni di pregevole fattura. Sono bastati inoltre i pochi minuti del recente direct per intuire che tali cutscene si alterneranno a filmati realizzati col motore di gioco.

    Fire Emblem: Three Houses Fire Emblem Three Houses ha deciso di farsi attendere ancora qualche mese in più del dovuto, ma per un ritorno in grande stile la pazienza è un prezzo che siamo disposti a pagare molto volentieri. Al netto di alcune incognite sulla trama principale, l’idea di avere un intero vivaio di studenti da addestrare e gestire rappresenterebbe la fucina perfetta per un team di eroi degni di nota. Ci aspettiamo quindi un profondo sistema gestionale, in cui piantare semi che esploderanno sul campo: perché, come direbbe Sun Tzu, “prima ci si assicura la vittoria, poi si dà battaglia”.

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