Anteprima Fragile Dreams

Stanchi del caos cittadino? Presto potrete sperimentare la solitudine

Anteprima Fragile Dreams
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  • Wii
  • Dopo un anno di attesa...

    Qualcuno in Giappone, ammesso che conosca la nostra lingua, potrebbe farsi una grassa risata leggendo questa anteprima. Il qui preso in esame Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon infatti, nella Terra del Sol Levante è uscito da un anno quasi esatto. Come per altri titoli, Yakuza 2 forse più di tutti, la gestazione della versione PAL si è fatta particolarmente attendere e desiderare. E così, dopo aver superato quasi illesi il rischio di non vederlo mai nei nostri negozi europei, la release è ormai sicura e fissata in un imprecisato giorno della prossima primavera.
    Vista l’ormai prossima pubblicazione ci è dunque sembrato giusto aumentare l’hype intorno a questo titolo. Mossa promozionale? Inutile tentativo di dare mordente alla fiacca line-up del Nintendo Wii? Assolutamente no.

    L’importanza dei propri simili

    Il suo nome è Seto e da pochi minuti sta sperimentando il senso della parola “solitudine”. Suo nonno, o colui che chiama semplicemente Nonno, è morto. Nel suo mondo, distrutto da chissà quale cataclisma infernale, quell’arzillo vecchietto era l’unico contatto umano che aveva avuto da sempre. Desolato, devastato, deserto. Tre parole adatte per descrivere ciò che Seto vede tutti i giorni fuori dalla finestra della sua casa. Ora, senza il Nonno, tutto sarà più difficile da sopportare, tutto diventerà ancor più soffocante e asfissiante.
    Oppure no. Già perché il Nonno gli ha sempre parlato di una torre lontano da casa dove dice si nascondano altri superstiti, altri umani come lui. Seppellito vicino casa, per Seto non rimane altro da fare: raccogliere tutto il coraggio che ha e partire alla ricerca di questo fantomatico posto.
    Qulla di Fragile è quindi la storia di un ragazzo rimasto solo alla ricerca della cosa più primitiva del mondo: il contatto con altri suoi simili. In quello che viene definito dagli sviluppatori un human-drama non mancherà nemmeno un probabile intreccio vagamente e dolcemente amoroso. L’incontro con Ren, una giovane ragazza dai capelli argentei, colore che ricorda quello della Luna, sconvolge e scuote allo stesso tempo il protagonista del videogioco. Cos’è questo brivido che attraversa la schiena di Seto? Perché un improvviso senso di vertigine e benessere? La ricerca dei sopravvissuti così si tramuta presto nella ricerca di Ren, pur non escludendo del tutto qualche altro, si spera piacevole, incontro.

    L’atmosfera è tutto

    Chiaro sin da subito quindi, dove Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon intenda puntare forte. La potenza drammatica del plot e della sceneggiatura costituiscono l’arma più affilata della produzione, con la quale gli sviluppatori sperano di fare breccia nei cuori dei videogiocatori. L’atmosfera, onirica quanto tristemente desolata, la storia di questi due giovani, uniti nella sorte, ma così diversi e alieni, l’obbiettivo finale di Seto, trovare suoi simili: tutto è teso alla riflessione e alla generazione di emozioni forti e profonde.
    Per farlo il titolo non solo si avvale di dialoghi e scene animate, ma incentra gran parte del suo gameplay sull’esplorazione. Gli scorci evocativi in questo senso si sprecheranno e buona parte della vostra avventura ruoterà intorno al ritrovamento di particolari oggetti. Questi hanno il potere di contenere e ritrasmettere la memoria di chi li ha posseduti, andando così a comporre un firmamento di ricordi e storie di persone che sono misteriosamente e tristemente scomparse.
    La vostra avventura fortunatamente non sarà completamente solitaria. La rincorsa dietro alla chimerica Ren sarà aiutata da due personaggi. Il primo è Personal Frame, P.F. per gli amici. Questo simpatico robot sarà la vostra principale fonte di informazioni. Non solo sarà sempre rintracciabile nell’ingresso della metropolitana che funge anche da base operativa di Seto, ma spesso e volentieri sentirete la sua voce fuoriuscire dallo speaker del Wiimote, per guidarvi durante l’esplorazione. L’altro aiutante che avrete si chiama Kurou. Più canonica la sua funzione: grazie a lui potrete vendere e acquistare nuovi oggetti.

    Combattendo i fantasmi di un mondo morente

    Il mondo si Seto tuttavia non è disabitato come può sembrare. Ogni angolo, ogni sentiero può nascondere terribili minacce come fantasmi e presenze demoniache assortite. Seto, per quanto ragazzino timoroso, sa bene di questi pericoli e per questo non tarderà ad equipaggiarsi con qualsiasi oggetto che possa essere sfruttato come arma d’offesa. Il sistema di controllo nelle fasi di combattimento mostra tutta la sua superficialità, appiattendo le battaglie che si risolveranno in un rapido quanto scialbo scambio di fendenti. In più, spesso la telecamera darà qualche problema in queste fasi, vista l’impossibilità di muoverla verticalmente.
    Discorso diverso per le fasi esplorative, dove i ritmi più pacati rendono facile controllare Seto e la visuale. Spostare la torcia per fare luce, o per rallentare i fantasmi, è intuitivo quanto mai, visto che sfrutterà il puntatore del Wiimote. Inoltre basterà premere il tasto B per richiamare una comoda visuale in prima persona. In certi casi poi potrete attivare una sorta di metal detector utile per scovare oggetti altresì nascosti.
    Da un punto di vista meramente tecnologico Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon non impressiona affatto. Le ambientazioni non appaiono molto dettagliate e i modelli poligonali sono poveri di poligoni per gli attuali standard. Fortunatamente a risolvere le cose ci pensa una direzione artistica veramente ispirata. Ogni panorama esprime un vago senso di malinconia, pur affascinando e meravigliando il videogiocatore.
    A questo senso di fascinazione concorrono anche le musiche tutte ispirate e cariche di pathos.

    Fragile Dreams Non mancano le perplessità intorno al titolo dei tri-Crescendo. Le fasi di lotta, per quanto rare, non hanno la giusta enfasi, mentre la telecamera molto spesso è difficile da controllare correttamente. Tuttavia è innegabile il fascino e la forza emozionale sprigionata da Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon. Il plot e gli ambienti esplorati nelle primissime ore dell’avventura sono convincenti e lasciano ben sperare. Se il tono dovesse essere mantenuto fino ai titoli di coda e se i combattimenti dovessero riuscire almeno a non annoiare, potremo presto trovarci un capolavoro tra le mani. I dubbi e le incertezze sono sicuramente ancora molti, ma i voti rilasciati dalla critica giapponese lasciano ben sperare. Non manca moltissimo alla release PAL quindi il nostro consiglio è quello di tenere sott’occhio questo titolo. La polvere che ultimamente si sta accumulando sul vostro Wii potrebbe presto sparire.

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