Anteprima From Dust

Sulla scia di Popolus, un nuovo God Game sbarca su PSN e XBLA: presentato a Colonia

Anteprima From Dust
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Uno dei progetti più particolari visti all’E3 è sicuramente Project Dust; il video mostrato a Los Angeles, però, era abbastanza misterioso e non aveva rivelato molto sulla natura del progetto. Al gamescom di Colonia Ubisoft ha presentato ufficialmente il gioco, operando anche un cambio del titolo: ora il gioco si chiama ufficialmente From Dust.
    Ad una prima occhiata si potrebbe catalogare From Dust come un semplice god game ma in realtà c’è molto di più, a partire dalla tecnologia che lo rende possibile, fino ad arrivare allo scopo del gioco, ben diverso da quello a cui titoli come Populous e Powermonger ci hanno abituato in un lontano passato.

    Il potere è sferico

    Alla base di From Dust c’è un’ idea: fornire al giocatori tutti gli strumenti per poter interagire con il mondo dal punto di vista della natura, modificando il terreno, le aree d’acqua e la vegetazione a piacimento.
    La fonte d’ispirazione principale è rappresentata dai bambini che giocano sulla spiaggia: fanno un castello, lo distruggono, formano una zona rialzata di sabbia per proteggerlo dall’acqua e così via.
    Grazie al motore implementato internamente dal team di sviluppo l’interazione con il mondo di gioco è completamente in real time e ogni elemento reagisce come nella realtà agli agenti esterni: erodendo l’argine di un fiume l’acqua inizierà a defluire; scavando il terreno sottostante, invece, si formerà rapidamente un lago.
    La modellazione dell’ambiente è fluida, rapida e adatta anche al gioco con il pad, visti i pochi tasti previsti dal sistema di controllo.
    L’acqua, fra tutti, è l’elemento più impressionante e duttile e affascina vedere come si adatta a grandi modifiche nel mondo di gioco in modo del tutto naturale.
    Per interagire basta posizionare il cursore, premere un tasto e il materiale sottostante si unirà formando una sfera volante. Terra, acqua, lava, non c’è differenza: una volta aggregato in sfera ogni elemento può essere spostato e rilasciato a comando.

    I nativi e la vita

    In ogni god game non può mancare un popolo da gestire. In questo caso, però, le cose vanno in modo diverso: nella maggior parte dei titoli del genere si può essere benevoli, aiutando la popolazione a prosperare, o maligni, sterminandola senza pietà sfruttando i propri poteri. In From Dust, invece, i nativi sono la vita e perderli significa pagare il prezzo più grande. Dovremo quindi proteggere la popolazione, aiutarla nei momenti di bisogno, per ottenere in cambio nuovo potere. Il mondo di gioco nasconde numerose statue nelle quali gli antichi hanno nascosto forze ancestrali. Una volta individuata una locazione potremo inviare uno dei cittadini del villaggio a pregare per sbloccare il potere. Durante il viaggio il nostro supporto sarà fondamentale e potremo modificare l’ambiente per permettere all’uomo di compiere la propria missione. Superare montagne, zone d’acqua e vulcani sarà possibile solo con il nostro aiuto e il gioco disegnerà il tracciato che l’uomo seguirà per arrivare a destinazione: verde se il cammino è percorribile e rosso se non è possibile proseguire.

    La forza della natura

    La minaccia mostrata nella demo è tra le più temibili: un’inarrestabile tsunami. Il gioco segnala che lo sciamano del villaggio ha previsto l’arrivo della gigantesca onda che investirà il villaggio facendolo semplicemente scomparire. Il potere di controllare l’acqua potrebbe salvarlo e quindi è necessario inviare un cittadino per ottenerlo. Il viaggio inizia superando una montagna che viene livellata in tempo reale, l’attraversamento di un fiume è più complesso ed è necessario variarne il lento scorrere. Raggiunta la statua una preghiera basterà per liberare la forza al suo interno, fornendoci la possibilità di controllare l’elemento liquido alla base della vita.
    L’arrivo dello tsunami è scandito da una timeline posta nella parte bassa dello schermo: allo scadere del tempo un’immensa montagna di acqua svetta sullo sfondo del continente conosciuto. I nativi si prodigano immediatamente in una danza tribale, con la quale riescono a sfruttare il potere di controllo dell’acqua. Quando la minaccia raggiunge il villaggio ecco il miracolo: l’acqua devia verso i lati con un effetto decisamente impressionante. I nativi sono salvi e con loro anche il dio che venerano. La scena è davvero suggestiva ed è perfettamente supportata dalla musica a base di percussioni che cresce in intensità e volume man mano che l’onda si avvicina all’area abitata.

    Le vie sono infinite

    I poteri, ovviamente, saranno molteplici e quello mostrato è solo uno di quelli che compariranno nel gioco completo. Anche la loro efficacia potrà essere innalzata, fornendo l’opportunità di controllare gli elementi e di modificare più rapidamente lo scenario. La complessità, giocando, crescerà progressivamente con l’opportunità di fondare nuovi villaggi esplorando le varie isole che compongono il globo.
    Il gioco, molto probabilmente, non avrà una trama o almeno non nel senso classico del termine: nessun intermezzo filmato o menu testuale ma probabilmente del parlato che spingerà verso nuovi obiettivi e conquiste.
    In realtà la trama si formerà giocando, in base alle azioni del giocatore che interviene sull’ambiente stesso, in continua evoluzione, obbligando a correzioni, interventi e valutazioni progressive per raggiungere nuovi obiettivi, sempre con un occhio di riguardo per il proprio amato popolo.

    La scelta del digital delivery

    From Dust verrà pubblicato nel solo formato scaricabile per PC, su Steam, e per Playstation 3 e Xbox 360, sui rispettivi canali di acquisto, PSN e Xbox Live Arcade.
    E’ una scelta interessante per un titolo del genere che forse, in quanto atipico, potrebbe soffrire se collocato nel mercato retail.

    From Dust From Dust è un progetto coraggioso, diverso, che inverte in qualche modo la filosofia classica dei god game per proporre qualcosa di originale. L’atmosfera proposta è particolare: si respira un’aria rilassata anche se la minaccia sembra sempre in agguato. Il gioco si fonda su radici solide e particolari, con l’obiettivo primario di fornire soddisfazione dall’interazione con il mondo in modo semplice e diretto, scegliendo di agire a livello micro, modificando il minimo indispensabile, o macro, rivoluzionandone completamente la struttura. Un titolo da tenere d’occhio che si discosta di parecchie lunghezze da quasi tutta l’offerta attuale in ambito di videogiochi.

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