Frostpunk: il nuovo gioco degli autori di This War of Mine

Dopo This War of Mine, il team polacco 11 Bit Studios torna con Frostpunk, strategico con elementi survival ambientato tra i ghiacci...

Frostpunk: il nuovo gioco degli autori di This War of Mine
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • This War of Mine ci ha raccontato gli orrori della guerra dal punto di vista dei civili, di chi è investito da un brutale conflitto contro la sua volontà e ne subisce le atroci conseguenze. Little Ones ha scavato ancora più nel profondo, parlandoci di un'infanzia che sfiorisce tra le casupole bombardate e i morsi del gelo, tra i cadaveri rinsecchiti e la fame.
    Ci ha raccontato il conflitto vissuto dal punto di vista dei bambini, ci ha narrato della loro radiosità che cozza contro l'oscurità di una terra vessata da morte e battaglie.
    È così che un "semplice" survival game diventa un'opera in grado di commuovere, dove ogni presa di posizione è dolorosa, dove non c'è una vera e propria vittoria, ma solo un triste compromesso che garantisce la sopravvivenza di alcuni e non impedisce la morte di altri. Tutto è immerso in una scala di grigi, ogni decisione cela mestizia, l'etica e la morale si scontrano con la vita: i sopravvissuti di This War of Mine non imbracceranno un fucile, ma la loro guerra è di sicuro la più dura mai combattuta.?11 bit studios è evidentemente interessata a mettere il giocatore in difficoltà, a costringerlo a scegliere e a non permettergli di crogiolarsi nell'ignavia. Frostpunk, infatti, prende da This War of Mine tantissimi elementi, pur inserendoli in una struttura ludica molto differente.
    Ci troviamo alla fine dell'800, un cataclisma di proporzioni bibliche ha imprigionato il mondo in una gelida era glaciale, solo pochi sopravvissuti sono riusciti a scampare alle intemperie e a fondare un rifugio di fortuna.

    Gli ultimi scampoli dell'umanità trovano un modo per sfruttare la potenza del vapore ed innalzano, all'interno di un cratere riparato dalle folate di vento gelido, un'enorme ciminiera sbuffante. Di lì a poco altre persone si raccolgono intorno a quel simbolo di civiltà e salvezza: iniziano ad erigere baracche, a lavorare per migliorare le condizioni di vita e ad esplorare gli anfratti ghiacciati del mondo per trovare beni di prima necessità.
    Pian piano l'insediamento cresce, si espande come una muffa nerastra su una bianchissima lastra di ghiaccio. La tecnologia migliora, migliorano i modi per sopravvivere, ma aumenta la quantità di lavoro richiesta per tenere in piedi quella fumosa arca della speranza. E così bisognerà scegliere come gestire i ruoli dei cittadini: ad esempio se assegnare il lavoro anche ai bambini, una manodopera più debole ma numerosa e poco esosa in termini di stipendio. Potremo ergerci come regnanti assoluti dell'ultimo frammento d'umanità conosciuto, sfruttare fino all'ultima goccia il sudore dei nostri sottoposti, oppure rifiutare di sprofondare nella barbarie più assoluta per garantire la felicità di tutti.
    Ogni nostra decisione avrà delle pesanti conseguenze e avvenimenti particolari saranno sempre pronti a metterci i bastoni tra le ruote, costringendoci a cambiare i nostri piani all'ultimo minuto.?Frostpunk ci spedisce in un contesto meno vicino alla realtà rispetto a This War of Mine, eppure lo stile profondamente steampunk ci ricorda molto una versione più sporca e problematica della Londra vittoriana. Le storie legate ai bambini, anche loro protagonisti (stavolta fin da subito) dell'avventura, hanno portato i nostri pensieri ai romanzi di Dickens, in particolare ad Oliver Twist.
    Ci ha colpito, in particolare, come la sopravvivenza dell'insediamento sia in qualche modo legata ad un indicatore di speranza, che si abbassa e si alza in base ad una serie di motivi, tra cui la costruzione di edifici specifici quali i rifugi per i sopravvissuti. Si potrà, scegliendo dei nodi di una sorta di albero delle abilità, persino decidere di fornire agli sventurati abitanti delle occasioni per svagarsi, in modo che riescano a convivere al meglio con un destino nefasto.

    Anche con Frostpunk, 11 bit studios vuole lanciarci un guanto di sfida: una sfida non tanto ludica (che presumibilmente potrà essere affrontata senza problemi dagli appassionati di gestionali e city builder), quanto emotiva. Proprio con This War of Mine, infatti, il giocatore potrà avere la soddisfazione di aver costruito una piccola enclave felice, un luogo meraviglioso dove l'umanità potrà continuare a vivere finché il mondo non guarirà. Tuttavia sarà consapevole dei sacrifici che avrà dovuto compiere, delle morti che avrà causato, delle ossa sepolte sotto la fuliggine ed il metallo. D'altronde come diceva Battiato: "si muore un po' per poter vivere".

    Frostpunk Di Frostpunk non abbiamo tantissimi dettagli, se non qualche video e una manciata di immagini, nonostante ciò il nuovo progetto di 11 bit studios è già riuscito a far breccia nei nostri cuori. Ci intriga l’idea di poter sviluppare un insediamento in un mondo desolato, di poter gestire le vite di un manipolo di disperati che trasudano emozioni da ogni pixel. Adoriamo il fatto che saremo costretti a sacrificare qualcosa o a fallire miseramente illudendoci di poter “vincere” senza offrire un tributo di sangue ad una natura assetata. In Frostpunk, insomma, bisognerà diventare gelidi ed insensibili come il ghiaccio che ci circonda oppure morire nella disperazione e nel rimorso. Non ci sarà nessun lieto fine: solo il compromesso. O la morte.

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