Anteprima Full Spectrum Warrior

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Anteprima Full Spectrum Warrior
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Pc
  • Quando il gioco si fa duro...

    Se
    siete amanti dei giochi bellici orientati ad un certo livello di realismo e di
    strategia, potete iniziare a sperare nell'avvento di un titolo che promette
    faville. Qui siamo su un altro livello, dimenticatevi ogni tipo di compromesso a
    favore di un'accessibilità che avrebbe reso troppo “videogioco” un prodotto del
    genere. Stiamo parlando di Full Spectrum Warrior, un progetto creato,
    inizialmente, da Pandemic Studios per essere usufruito solamente dall'esercito
    americano come prodotto per l'addestramento dei soldati. Già da queste poche
    affermazioni possiamo intuire di non trovarci di fronte ad un prodotto
    convenzionale e, a dir la verità, fa tornare alla mente un certo America's Army
    di qualche anno fa. Ma qui le cose stanno decisamente in modo diverso, per tutta
    una serie di caratteristiche che andremo ad analizzare e che hanno convinto
    anche le alte sfere di THQ ad accordarsi con Pandemic Studios per creare una
    versione casalinga del gioco.

    Dietroooooooo,
    front!

    La differenza sostanziale tra Full Spectrum
    Warrior e la maggioranza dei suoi titoli concorrenti sta nel fatto che non
    controlleremo “fisicamente” un soldato specifico o un intero gruppo (come in
    Conflict Desert Storm), ma agiremo solo ed esclusivamente tramite ordini
    impartiti. Quindi il nostro compito è quello di dirigere tutto il gruppo (o un
    singolo soldato) attraverso comandi e scelte strategiche. Questo aspetto rende
    il gioco un vero e proprio simulatore tattico piuttosto che uno sparatutto.
    Perciò scordatevi di mirare un nemico e farlo fuori, qui ogni azione dipende da
    un ordine impartito ai propri soldati. Naturalmente i soldati avranno
    caratteristiche precise, quindi troveremo l'esperto in armi pesanti, fucilieri,
    capisquadra, ecc. tutti pronti ad entrare in azione una volta scelta la mossa da
    fargli compiere e quale zona colpire. Tutto questo avviene attraverso un sistema
    di puntatori e di comandi ottimizzati al fine di rendere l'utilizzo del joypad
    il più intuitivo possibile. Quindi, per esempio, potremo ordinare a dei soldati
    di coprire le spalle agli altri che, invece, avanzeranno verso l'obiettivo,
    creando situazioni dall'elevato impatto scenografico. In totale ci saranno una
    ventina di personaggi tra cui scegliere per formare la nostra squadra, composta
    da otto uomini, e addentrarci lungo le ventiquattro missioni disponibili (tutte
    esclusivamente ambientate all'interno di una guerriglia urbana). Una
    caratteristica di fondamentale importanza in un gioco del genere è rappresentata
    dall'intelligenza artificiale, senza la quale (come ormai abbiamo imparato)
    tutti gli sforzi fatti da qualsiasi gruppo di programmatori andrebbe perduto. In
    questo caso sembra che potremo godere di una IA fuori parametro, facendo
    sbiadire qualsiasi produzione attuale. Ogni personaggio sarà soggetto ad una
    serie di variabili, come la fatica, lo stress, il panico e lo shock, mentre ogni
    nemico reagirà indipendentemente in base all'evolversi delle varie situazioni
    che si verranno a creare. E' ovvio che un progetto di tale portata comporti
    delle innovazioni in questo senso, soprattutto se si pensa che l'IA in
    questione è stata programmata per esercitare dei soldati veri. Non si sa fino a
    quanto verrà mantenuto inalterato questo aspetto nella versione casalinga del
    gioco, ma converrete con noi nel pensare che le basi per qualcosa di grosso ci
    sono tutte.

    Tecniche di guerra

    Tecnicamente il titolo rappresenta una buona dimostrazione delle
    capacità tecniche del team di sviluppo (e di Xbox, of course!). Tutto è
    realizzato in maniera piuttosto realistica, sia tecnicamente che a livello
    coreografico, con esplosioni, fumo, vento e una riproduzione degli ambienti
    molto convincente. La fisica degli elementi è riprodotta piuttosto bene, con
    esplosioni che fanno letteralmente volare via schegge, porte e macerie. Inoltre,
    al fine di rendere ancora più realistica l'esperienza di gioco, i nostri
    soldati saranno pronti ad agire solo in base a quello che vedono all'interno
    del loro campo visivo, quindi se dovesse verificarsi qualche pericolo in una
    zona che non rientra nel loro campo visivo, non saremo in grado di prevenirlo.
    Questo perché, nonostante la visuale sia esterna, quello che noi vediamo è
    esattamente quello che vedono i soldati, il resto ci è tenuto “nascosto” tramite
    un sapiente uso di sfocature. Anche l'aspetto Live non è stato sottovalutato,
    per cui preparatevi ad impersonare uno specifico soldato della squadra insieme
    ad altri utenti, con la possibilità di scegliere se fare la parte dei buoni o
    quella dei nemici.

    Concludendo

    E' innegabile che ci troviamo di fronte ad un potenziale
    “pezzo da novanta”, sulla base di quanto visto finora. Full Spectrum Warrior si
    accinge ad invadere le nostre Xbox per dimostrare come deve essere fatto un vero
    gioco di guerra e, badate, non si tratta di mere affermazioni gratuite ma di
    impressioni positive per un titolo che si è visto assegnare una valanga di
    riconoscimenti, sia all'E3 di Los Angeles che all'X03 di Nizza. L'uscita nei
    negozi dovrebbe avvenire intorno ad Aprile
    2004.

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