Anteprima Galak-Z

Uno scrolling shooter che vuole rileggere le dinamiche del genere trascinandole direttamente nella next-gen

Anteprima Galak-Z
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Disponibile per
  • PSVita
  • PS4
  • Che il mondo dei videogiochi segua regole tutte sue è un fatto ormai assodato da anni, ma che la nuova generazione di console portasse con se un'imprevista impennata nell'interesse verso uno dei generi old-gen per eccellenza, era un'evenienza che nemmeno il più folle dei bookmaker avrebbe potuto prevedere: tra i successi più clamorosi dei primi mesi di vita di PS4 troviamo infatti Resogun, uno shooter dalle dinamiche innovative ma con l'anima immersa nella tradizione più pura. Sulla scia del titolo Housemarque, durante l'ultima GDC tenutasi a San Francisco, abbiamo potuto approfondire meglio la conoscenza di un altro sparatutto spaziale che sembra riuscire a destreggiarsi con abilità tra elementi classici e nuovi, in arrivo entro la fine del 2014 in esclusiva per PS4, PlayStation Vita e PC. Galak-Z: The Dimensional è il nuovo titolo con il quale i ragazzi di 17-BIT (team di sviluppo dietro al già ottimo Skulls of the Shogun) promettono di riportare i giocatori in un era nella quale le giovani menti di intere generazioni venivano plasmate da produzioni animate quali Robotech, Star Blazers ed altri capolavori provenienti dal Paese del Sol Levante, distribuiti attraverso i tubi catodici di tutto il mondo.

    LA GALASSIA CI ASPETTA

    Sin dalla prima occhiata al logo che campeggia nella schermata principale, le influenze di questi colossi dell'animazione giapponese sono infatti palesi, e basterà entrare all'interno dei menù di selezione delle missioni e delle modalità di gioco per fugare ogni dubbio: tanto nel character design quanto nelle palette di colori utilizzate, Galak-Z è un viaggio nell'immaginario di ogni otaku cresciuto dall'inizio degli anni '70 in poi, con missioni strutturate in modo da ricordare da vicino gli episodi delle nostre serie animate preferite, con tanto di sigla iniziale e credits finali accompagnati da effetti volutamente retrò. Non appena selezionata una delle tre missioni disponibili all'interno della demo, le cose inizieranno a farsi più familiari, anche se solo per un attimo: dietro a quello che a prima vista potrebbe sembrare l'ennesimo dual stick shooter si cela infatti una struttura di gioco, sì dominata dalla fisica come tanti altri congeneri, ma in cui l'IA nemica spicca per iniziativa e filo da torcere dato al giocatore. Per questo particolare aspetto del gioco, le influenze alle quali Jake Kazdal (CEO e Creative/Art Director di 17-BIT) ammette di aver ceduto, sono alcune delle più insospettabili, e scomodano nomi altisonanti come Far Cry 3 o la serie Halo, ma una volta entrati in azione non è difficile scoprire in quale modo tali titoli abbiano influenzato un progetto apparentemente distante anni luce da essi come Galak-Z. Innanzitutto è possibile notare come, oltre alla propria, ben tre altri gruppi parteciperanno alla guerra in atto nell'universo creato da 17-BIT, e risponderanno agli standard piuttosto classici di 'impero-dal-pugno-di-ferro', 'razza-di-insetti-giganti-alieni' e pirati spaziali.

    La presenza di molteplici fazioni sul campo di battaglia permette, in alcuni casi, l'utilizzo di quelle sadiche strategie (già viste nelle suddette saghe Ubisoft e Bungie) di sfoltimento della resistenza nemica tramite la semplice attesa di un vincitore tra le altre parti in campo, seguita dall'utilizzo di tutto il nostro arsenale sui malcapitati superstiti. Altra idea presa in prestito dalle avventure di Master Chief è quella di fornire alla nostra navicella una serie di scudi ricaricabili che ne proteggeranno l'energia vitale fino al loro esaurimento; caratteristica peculiare di Galak-Z, in questo caso, è il fatto che gli onnipresenti frammenti di asteroidi presenti all'interno degli scenari, così come i bordi rocciosi nelle profondità dei cavernosi pianeti che saremo chiamati ad esplorare, non andranno ad intaccare nessuno dei due indicatori di resistenza del nostro mezzo, permettendoci semplicemente di 'rimbalzare' nuovamente all'interno della battaglia. Vista la dinamicità, e l'alto numero di proiettili su schermo, durante gli scontri più concitati tale scelta appare sicuramente adatta a mantenere il tutto all'interno di un livello di difficoltà che non sfoci nella frustrazione. Questo, ovviamente, non significa che portare a termine le varie missioni sarà semplice come fare una scampagnata spaziale a bordo della nostra astronave, in quanto gli scenari non saranno comunque poveri di elementi come lava, coralli e piante aliene che concorreranno a danneggiare il nostro mezzo o a rallentarne i movimenti: essenziale, in questo caso, sarà quindi imparare a sfruttare tali elementi a nostro favore, per riversarne gli effetti sulle flotte nemiche. A questo proposito sarà importante conoscere i livelli di gioco attraverso un altro elemento fondamentale del gameplay come l'esplorazione: per quanto i vari scenari siano creati proceduralmente, effettuare una ricognizione degli stessi per sfruttare a proprio favore le dinamiche sopra descritte sembra essere una parte essenziale per impostare una strategia di sopravvivenza funzionante. L'IA nemica è infatti in possesso di classici 'coni' di visuale con i quali scandaglierà l'ambiente e, in caso di nostro avvistamento, si lancerà in un inseguimento spietato fino a che non avremo fatto perdere ogni traccia della nostra presenza, nascondendoci in un anfratto delle mappe di gioco o dietro un asteroide: tramite questa tattica di 'nascondino spaziale' sarà quindi possibile portare un gruppo di nemici nella posizione più adatta a farli scontrare con altre fazioni avversarie o semplicemente sfruttare a nostro favore elementi dello scenario precedentemente incontrati sul nostro cammino. L'esplorazione sarà tra l'altro resa più piacevole da un sistema di controllo 'old-school' che prevede, al posto del classico movimento direttamente legato agli stick direzionali, un apposito tasto di accelerazione, al quale dovremo poi abbinare la direzione desiderata tramite l'utilizzo delle manopole analogiche.

    Ottimo sembra anche il lavoro effettuato sul ritmo degli scontri e sulla frequenza degli incontri nemici che, senza concedere tregue troppo prolungate al giocatore, permette comunque lo studio di tattiche efficaci con le quali affrontare le diverse battaglie. Gli sviluppatori, infine, sembrano aver riposto molta importanza anche nel background narrativo che seguirà il giocatore di missione in missione, nonostante la natura di 'roguelike shooter' che 17-BIT intende infondere al titolo. Poco, purtroppo, è stato rivelato da parte degli sviluppatori riguardo a questo particolare aspetto del gioco, che necessiterà quindi una più approfondita prova con mano per poter essere meglio analizzato.

    Galak-Z Con un design che sembra trasportato di peso dall'epoca d'oro degli anime 'spaziali' degli anni '70 e '80 ed una struttura di gioco frenetica ma nella quale strategia e tattica sembrano trovare un spazio più che significativo, Galak-Z si presenta come uno dei più interessanti titoli della nuova generazione di shooter che in questo periodo sembra vivere una seconda giovinezza. Se la varietà degli obiettivi all'interno delle missioni e la ricchezza delle ambientazioni attendono di essere messe alla prova su una versione demo di Galak-Z più estesa, il gameplay appare già abbastanza dinamico e imprevedibile per trascinarvi in una pericolosa spirale di partite. Previsto per una non meglio precisata data del 2014, Galak-Z è sicuramente un titolo che ogni appassionato di sparatutto ed anime dovrebbe tenere entro i propri radar nei mesi a venire; i più distratti non abbiano comunque paura: gli basterà gravitare regolarmente dalle parti di Everyeye.

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